Non facciamo parte di quelli che mollano . Siamo un solo corpo e una sola anima, non abituati ad abbandonare i propri compagni, ci proviamo in tutti i modi, e ci adeguiamo anche all’avanzare della tecnologia. Se anche i reparti salmerie sono stati dismessi, i nostri muli, compagni nella buona e cattiva sorte di alpini e artiglieri, sono rimasti nel nostro cuore. A Vittorio Veneto e a Foresto Sparso (Bergamo) i muli se li sono portati a casa e quando passano alle sfilate fanno luccicare molti occhi. C’è chi come me, invece, crea un gruppo su Facebook i muli nelle truppe alpine dove inserire aneddoti, fotografie, esperienze. Se a Bergamo avessimo chiesto chi volesse almeno un reparto in servizio nelle Truppe alpine avremmo avuto un plebiscito.
Stefano Camplani
Le signore leggendo questa lettera scrolleranno desolatamente la testa sui nostri innamoramenti. Ma è così. I muli sono per gli alpini animali sacri e sacramentati, quindi parenti stretti dell’anima scarpona. Ottima l’idea di Facebook. Ne potrebbe nascere un libro, unico.
Pubblicato sul numero di luglio agosto 2010 de L’Alpino.