È stata inaugurata su un terreno concesso in uso novantennale dal Comune, la nuova sede della sezione di Parma, alla presenza del presidente nazionale Perona, del past president Beppe Parazzini, dell’allora vice presidente nazionale Cesare Lavizzari, del tesoriere Michele Casini e del consigliere Corrado Bassi. Presenti anche il presidente della Provincia Bernazzoli, l’assessore Marini in rappresentanza del sindaco della città, l’ex sindaco di Parma Ubaldi, diversi assessori dell’attuale amministrazione comunale e provinciale ed i generali alpini Ferrari e Perelli. Madrina dell’inaugurazione la signora Maria Molinari Schreiber, vedova di un indimenticato presidente della Sezione.
Dopo la Messa nella vicina chiesa dello Spirito Santo officiata dal vescovo di Parma mons. Enrico Solmi, figlio di un artigliere da montagna modenese ed una breve sfilata per le vie del quartiere, il presidente Perona, esprimendo l’apprezzamento per la sede e per il monumento che rappresenta un’aquila bronzea che atterra su una colonna mozza simbolo dell’Ortigara ha rilevato come sia un segnale in controtendenza di vitalità e di capacità di crescita la realizzazione di una struttura dove gli alpini continueranno a lavorare, com’è loro costume, per far conoscere la storia e le attività di oggi del loro Corpo leggendario.
Non si occuperanno però soltanto di cose militari, ma anche di cultura della montagna e difesa dell’ambiente, protezione civile e sport alpino, beneficenza, canto corale. La Sezione nata nel ’21, con i suoi 48 Gruppi, in particolare quello di Parma città, avrà l’onere di gestire la nuova struttura. Le penne nere parmensi hanno da anni adottato il motto che il loro compianto indimenticato vescovo emerito Cesare Bonicelli, alpino bergamasco mutuò dal 5º reggimento della Tridentina: Nec videar dum sim. Non hanno cioè bisogno di farsi vedere, per essere se stessi.
Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.