STORIA SEZIONI ESTERO I fortissimi 51 di Thunder Bay

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    Thunder Bay, importante centro commerciale della provincia dell’Ontario che conta oggi 110.000 abitanti, è nata nel 1970 dalla fusione di due città, Fort William e Port Arthur e dai paesi di Neebing e McIntyre. Prende il nome dalla grande baia del Lago Superiore, sulla quale si affaccia, conosciuta nel XVIII secolo come Baie du Tonnerre (Baia del tuono, n.d.r.). Anche qui ci sono gli alpini, e dove ci sono gli alpini c’è anche, inevitabilmente, un Gruppo o una Sezione.

    La città è sede del Gruppo autonomo di Thunder Bay che, alla sua nascita, nel 1969, contava 130 soci ora scesi a 51, ma più attivi che mai. Primo capogruppo è stato Dante Gasparotto, in carica fino al 1979, poi Domenico Romito fino al 1981, Mario Greguoldo fino al 1983 e ultimo, tutt’ora in carica, Giuseppe Sabotig. Il gruppo di Thunder Bay dedicato alla Medaglia d’Oro Olivo Maronese di Pasiano (Pordenone), caduto in Russia il 20 gennaio 1943 è ben inserito nella realtà locale, e si dedica a numerose iniziative sociali e culturali che interessano tutte le famiglie della comunità italo canadese: ricordiamo in particolar modo le due borse di studio per i figli dei soci che tutti gli anni vengono consegnate al banchetto di primavera.

    Il Gruppo fu fondato da 25 alpini guidati dall’artigliere Dante Gasparotto, che si dedicarono con costanza e passione alla ricerca delle ‘penne nere’ residenti nella provincia per costituire il primo nucleo. L’impegno investigativo e l’instancabile opera di proselitismo diedero ottimi risultati, coronati dalle cerimonie indette per la fondazione ufficiale del Gruppo iniziate con la Messa e culminate con la benedizione del primo gagliardetto. Nel 1974 ha inizio la costruzione del Centro Culturale Italiano che sarà chiamato ‘Galileo Galilei’. In una delle sue sale viene ospitata la sede del Gruppo, i cui soci hanno molto lavorato per la sua realizzazione. Tutto qui porta l’impronta italiana: l’idea, la progettazione, il capitale, il buon gusto architettonico.

    Le penne nere di Thunder Bay hanno degli appuntamenti annuali irrinunciabili: la Messa per i defunti seguita da una colazione con la partecipazione di famigliari e amici e il tradizionale picnic, con la cucina curata da Ido Caratti e l’accompagnamento di fisarmonica di Eligio Pauletig. Non poteva mancare il coro, fondato nel 1976 con l’aiuto di Aldo Mascarin. Nel 1990, diretto da Philip Cotton, si esibisce alla cerimonia di inaugurazione della Settimana italiana presso la Italian Centennial Hall , dove ha avuto luogo una cena con ballo alla quale parteciparono oltre 400 persone. E siamo al 1991, anno importante per Thunder Bay, che ha l’onore di ospitare il VI Congresso Intersezionale delle sezioni canadesi.

    Per l’occasione giungono dall’Italia l’allora presidente nazionale Leonardo Caprioli e il delegato per i contatti con le Sezioni all’estero Giovanni Franza. In loro omaggio sul pennone dell’aeroporto vengono issate insieme la bandiera italiana e quella canadese. Prima dell’inizio dei lavori gli ospiti vengono coinvolti in varie e piacevoli iniziative tra cui una due giorni di pesca nei grandi laghi. Sabato 31 agosto si aprono i lavori del congresso. In serata il galà con 600 persone alla presenza delle autorità locali. Prendendo la parola durante la serata Caprioli ha ricordato i sacrifici degli alpini emigrati e delle loro spose che in silenzio hanno saputo essere il loro sostegno.

    Domenica ricevimento presso la società italiana Principe di Piemonte fondata nel 1909 da emigranti piemontesi. C’erano l’ambasciatore d’Italia a Ottawa Balanzini accompagnato dall’addetto militare gen. Zardo. Dopo un momento conviviale l’ambasciatore ha offerto una targa ricordo al capogruppo, ricambiato con un cappello alpino in bronzo montato su pietra locale. Nel 1994 una grande manifestazione celebra i 25 anni del sodalizio. Moltissimi i partecipanti tra cui il presidente intersezionale Gino Vatri e molte rappresentanze di Gruppi e Sezioni canadesi. Momenti di commozione durante il discorso del capogruppo Joe Sabotig che ha ricordato le tappe più importanti della storia del Gruppo ed il grande sogno: realizzare un monumento in onore dei Caduti per la Patria. Gino Vatri ha portato il saluto del presidente nazionale Leonardo Caprioli.

    Grande festa anche nel 2008 per il 39º anniversario dove, durante una indimenticabile serata, è stata stanziata la somma di mille dollari a favore del coro alpino di Thunder Bay diretto da Ernie Slongo e presieduto da Tony Buttazzoni. Con l’occasione sono stati ricordati i veci che hanno compiuto 80 anni: Rinaldo Belgrano, Antonio Buttazzoni, Beppina Rassat e Alfredo Rassat. Lo spirito di iniziativa, l’attaccamento al lavoro, la serietà nell’operare hanno sempre permesso ai soci di raggiungere buone posizioni sociali, restando fortemente legati alle tradizioni di famiglia e all’amore per la Patria lontana. Ma è per la celebrazione dei 40 anni che tutti hanno dato il meglio. È stata una festa pianificata con cura i preparativi sono iniziati già nel 2008 da un comitato appositamente costituito, che ha lavorato affinchè ogni dettaglio fosse perfetto. Dopo un primo evento chiamato The night of remembrance , organizzato il 19 settembre 2008, durante il quale sono stati ricordati i soci deceduti, ecco nel luglio 2009 la grande serata del 40º.

    Chi dorme non piglia pesci , e così già dal mattino presto gli alpini sono al lavoro per rendere la serata impeccabile. Il comitato esecutivo si dà appuntamento presso il salone Michelangelo del Leonardo da Vinci Centre per preparare la serata, con il conforto di un buon bicchiere di vino abruzzese portato da Bruno Di Gregorio e del frico (piatto friulano di formaggio montasio e patate, o cipolle, n.d.r.) preparato da Beppina Rassat. Ma è Rita Pradissitto a coordinare i preparativi. Da tanti anni la signora non risparmia le sue energie per aiutare il gruppo di Thunder Bay. Bellissima la serata con la cena, e l’esibizione del coro: si balla fino all’una dopo mezzanotte.

    Buonissima la porchetta offerta da Bruno Di Gregorio, uomo d’affari e socio del Gruppo. C’era anche una rappresentanza degli alpini di Winnipeg e, naturalmente, la mascotte del Gruppo, la statua del mulo che compare in tutte le feste alpine. Nei visi degli alpini si poteva leggere l’orgoglio e la commozione, a cominciare dal capogruppo Sabotig, dal vice capogruppo Mario Greguoldo, e dagli altri membri del comitato organizzatore: Ido Caratti, Mattia Fragnoli, Mario Margarit, Aldo Mascarin, Livio Nadin, Nello Pradissitto, Alfredo Rassat, Alfredo Tomasini, e Franco Topatigh. Da rimarcare la presenza di tre veterani della seconda guerra mondiale: Bruno Bergamo, Domenico Romito e Armando Simeoni. Gino Vatri nel suo intervento ha ricordato il fondatore e primo capogruppo Dante Gasparotto e Ugo Frattolin, entrambi andati avanti, e ha detto: Ritrovarsi tra alpini significa rinnovare la propria fratellanza negli ideali comuni, ravvivare la fiamma dell’amicizia e dell’amore per l’Italia lontana, mantenere lo spirito di collaborazione e l’altruismo; dovunque ci sono Gruppi e Sezioni alpine si notano questi sentimenti .

    Ha concluso potando il saluto del rappresentante per le sezioni all’estero Ornello Capannolo e del presidente nazionale Corrado Perona. Ed ha proseguito con un pensiero ai fratelli abruzzesi, colpiti dal terremoto. Una serata fatta di voglia di ricordi, di amicizia, di fratellanza: su uno schermo è stato proiettato un DVD che ha raccontato i primi 40 anni di vita del Gruppo. Questo video, dal titolo 40º anniversary celebration è stato realizzato da Loredana Bene ed Elaine Dudar ed è costato un lungo lavoro di ricerca. Una mostra organizzata per l’occasione ha proposto una retrospettiva degli alpini dalla lor
    o nascita nel 1872 ad oggi. È volata via la serata di festa, tra buon cibo, canti, discorsi, ballo e tante chiacchiere tra amici. In fondo ogni festa degli alpini è anche una festa dell’amicizia, amicizia che una volta nata può solo diventare più forte.

    a cura di Giuliana Marra

    Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.