LUINO A scuola di giornalismo

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    In occasione del 7º Convegno della stampa alpina svoltosi a Gardone lo scorso aprile, il caporedattore de L’Alpino Giangaspare Basile si disse disponibile a collaborare con i direttori delle testate e i loro redattori.
    L’idea è piaciuta ai due delegati del ‘5 Valli’, organo informativo della sezione di Luino che hanno organizzato addirittura una giornata di studio, un mini corso di giornalismo al quale hanno ben volentieri aderito numerosi addetti ai lavori delle testate del secondo raggruppamento e anche di alcune sezioni piemontesi vicine.
    Al corso, curato in ogni particolare organizzativo dagli alpini del gruppo di Brezzo di Bedero, hanno partecipato più di trenta ‘studenti’ di dodici sezioni, oltre ovviamente i redattori del 5 Valli.
    Le bandiere disseminate lungo l’ultima parte del percorso e il servizio di assistenza dei volontari della Protezione civile della sezione hanno facilitato l’arrivo senza inconvenienti a Bevero, un paese con pregevolissime testimonianze medievali e un panorama incantevole. Aprono i lavori parole di benvenuto del presidente sezionale Sergio Bottinelli e del sindaco Daniele Boldrini, molto interessato all’iniziativa. Basile entra subito nell’aspetto tecnico del giornalismo.
    Spiega come impostare un giornale, quanto possa essere utile l’uso del computer in redazione, la necessità di un timone per avere sempre una visione generale delle pagine e dei servizi che contengono, la grafica, la qualità e la disposizione delle foto, l’importanza della prima pagina, la ‘scaletta’ che facilita la stesura di un articolo, il controllo del lavoro del tipografo, la scelta del corpo e dei caratteri, il linguaggio e la composizione di un articolo.
    Suona la ‘campanella’, si è fatta l’ora di pranzo. Semplici ma gustosi piatti dello chef Gianmario Piazza mitigano gli appetiti dei commensali che, dopo il ‘grappino d’onore’, riprendono diligentemente la lezione pomeridiana, completando le argomentazioni del mattino.
    La curva d’attenzione è sempre elevata, così come pure la curiosità di conoscere cose nuove. Benché qualcuno abbia qualche ora di viaggio in programma, nessuno ha fretta di concludere. Ma è ormai sera.
    L’entusiasmo e gli arrivederci dimostrano che, se a vent’anni gli alpini con la ‘penna nera’ sul cappello sono abili alpinisti, a sessant’anni possono diventare con la ‘penna stilografica’ dei validi collaboratori di una testata alpina.


    Andrea Bossi