Il rastrellamento nazi-fascista sul Grappa del settembre 1944 ha segnato una delle pagine più tragiche della storia italiana perché ha visto figli della stessa Patria gli uni contro gli altri in una spietata guerra fratricida. Si concluse con più di 500 Caduti e 400 deportati. Culminò il 26 settembre 1944 con 31 impiccagioni, compiute da fascisti italiani con allucinante modalità a Bassano, agli ordini del vicebrigadiere delle SS Karl Franz Tausch, un criminale sfuggito alla giustizia che ha vissuto, impunito, in Assia.
Il gruppo di Romano d’Ezzelino della sezione di Bassano del Grappa, in collaborazione con le Associazioni Combattentistiche e d’Arma ha voluto ricordare questi martiri con una Messa celebrata da don Giuseppe Benacchio, nativo di San Nazario, che in gioventù ha vissuto gli orrori del rastrellamento e che ancora oggi ne conserva il ricordo indelebile.
Presenti anche il sindaco Rossella Olivo con altre autorità civili e militari, nonché molti famigliari dei Caduti ognuno dei quali ha pregato per il padre, il fratello, lo zio o l’amico che quel 24 settembre è stato impiccato, o fucilato o deportato nei campi di concentramento e mai più tornato. Alcune drammatiche testimonianze hanno contribuito a rendere la cerimonia ancora più commovente e partecipata.