Mi chiedo perché L’Alpino non abbia dato notizia della Commemorazione per i 90 anni dalla fine della Grande Guerra, pur essendo l’ANA compartecipe. Così al Sacrario di Pocol, il 5 luglio scorso, per gli onori ai Caduti erano presenti solo tre vessilli ed un modesto numero di gagliardetti. La cerimonia avrebbe richiesto una ben più nutrita partecipazione di alpini, consona alla presenza del presidente nazionale e Labaro ANA, delle autorità militari del comando Truppe alpine, di un reparto armato, della fanfara della Julia,che hanno dato forte carica di alpinità. Tralascio ogni commento sull’assenza delle autorità civili.
Renato Caloi Verona
La redazione de L’Alpino è chiusa nel mese di agosto e quindi gli avvenimenti di luglio finiscono per essere pubblicati in settembre. Nonostante si stia facendo uno sforzo notevole per non lasciare invecchiare le notizie, purtroppo è difficile essere più veloci con i tempi di un mensile. La bella cerimonia del Pocol non è stata quindi trascurata, anzi. La scarsità di presenze che giustamente lamenti può essere in parte giustificata dalla contemporaneità di altre quattro analoghe cerimonie in zona (Pordoi, Pian di Salesei, S. Stefano di Cadore e al Cimitero Autro ungarico di Monte Piana), egualmente riportate sul nostro giornale, pag. 13 del n. 8. È da sottolineare che l’ANA nel 90º dalla fine della guerra ha organizzato nove grandi manifestazioni, con presenza del Labaro Nazionale, che partendo dal monte Grappa si concluderanno la sera del 3 novembre a Trento. Alla stessa ora tutti i gruppi accenderanno un lume e reciteranno una preghiera davanti ai monumenti ai Caduti in Italia e all’estero. Non si fa mai abbastanza per onorare chi ha patito gli orrori della guerra, ma la nostra Associazione ha cercato di fare la sua parte.
Pubblicato sul numero di ottobre 2008 de L’Alpino.