Alpini della Julia, in alto i cuori

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    La cerimonia di saluto della brigata alpina ‘Julia’ in partenza per l’Afghanistan, si è svolta il 16 settembre alla caserma ‘Pio Spaccamela’ di Udine. Erano presenti, accanto alle Bandiere di guerra dei reggimenti, il Capo di Stato Maggiore dell’Esercito, il generale di C.A. Giuseppe Valotto e numerose autorità civili. L’ANA ha partecipato con il Labaro, scortato dal presidente Corrado Perona con il vice presidente vicario Valditara e i consiglieri Arnoldi, Chiofalo, Geronazzo e Miotto. Folto il pubblico presente, tra cui spiccavano gli alunni delle quinte classi della scuola primaria Boschetti Alberti di Udine, che agitavano le bandierine tricolori gridando: Viva l’Italia, viva gli alpini .

    Massiccia la presenza dei vessilli e dei gagliardetti, a dimostrazione della vicinanza degli alpini delle nostre Sezioni e Gruppi agli alpini in servizio, in special modo quando sono all’estero nelle loro impegnative e difficili operazioni di pace in una terra tormentata da decenni. Nell’ampio piazzale, agli ordini del col. Piovera era schierata una rappresentanza dei reparti con le bandiere di guerra del 3º reggimento Artiglieria da montagna, del 5º reggimento Alpini, del reparto Comando e supporti tattici, dell’8º Alpini, del 2º reggimento Genio e del reggimento Lagunari Serenissima.

    Mancava alla cerimonia il 7º Alpini, già dislocato in terra afgana. Dal generale Bellacicco dipenderanno circa 7.000 militari provenienti da 11 nazioni; di cui oltre 3.500 saranno italiani, appartenenti anche alle diverse armi e specialità delle Forze Armate. Dapprima sono stati resi gli onori al nostro Labaro e a quello dei Lagunari, quindi il capo di SME gen. C.A. Giuseppe Valotto ha passato in rassegna la brigata accompagnato dal comandante del Comando Forze Terrestri gen. C.A. Armando Novelli e dal gen. B. Bellacicco.

    In tribuna d’onore, il gen. Alberto Primicerj, che aveva accolto le autorità. Rivolgendosi ai suoi alpini, il gen. Bellacicco li ha elogiati per i risultati ottenuti nei lunghi mesi di preparazione che consentirà di svolgere al meglio la loro missione, in serenità e sicurezza. Ha poi rivolto un ringraziamento alle associazioni d’arma, in maniera particolare all’Associazione Alpini, per quanto dimostrano giornalmente. Noi li sentiamo vicini ha detto il comandante della Julia e questo per noi è di fondamentale importanza . Ed ha concluso dicendo: Cercheremo di essere all’altezza della vostra e della nostra storia .

    Dopo il saluto e l’augurio del sindaco di Udine Furio Honsell è stata la volta del capo di Stato Maggiore dell’Esercito. Non è un caso ha detto il gen. Valotto che siano alpine la Julia e la Taurinense, le due brigate che si alternano ormai da anni nel più sensibile ed impegnativo tra i teatri operativi, in una missione che richiede una spiccata capacità di trasformazione e adattamento alle sempre nuove minacce, coniugando al meglio il miglioramento dei materiali e degli equipaggiamenti con l’affinamento della tecnica e delle procedure d’impiego .

    Il generale ha avuto quindi parole di elogio per gli alpini come aveva avuto modo di sottolineare al termine dell’esercitazione al Falzarego a conclusione dell’addestramento in vista dell’Afghanistan e per i lagunari, punta di diamante del nostro Esercito. Al termine del discorso ha decorato con la Croce di Bronzo al Merito dell’Esercito il ten. col. Fregona ed il ten. col. Zenobio. Auguri, alpini della Julia. Aspettiamo il vostro ritorno in aprile, per festeggiarvi. In alto i cuori! .

    Luigi Renzo Rovaris

    Pubblicato sul numero di ottobre 2010 de L’Alpino.