A Ornello Capannolo il Premio bont

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    Da diversi anni La Sesia , giornale della provincia di Vercelli, si fa promotore di una di quelle iniziative che aiutano ad affrontare la vita spesso superficialmente ritenuta solo ed inesorabilmente negativa con quel po’ di speranza e di fiducia che si dimostrano essere indispensabile carburante per la quotidianità: nei giorni precedenti il Natale, il giornale organizza la consegna di alcuni Premi della bontà offerti, in ricordo di benemeriti cittadini scomparsi, a chi si è reso protagonista di azioni e comportamenti meritori. Ben al di là della giusta ricompensa per chi ha bene operato, questa manifestazione si concretizza in un’importante testimonianza pubblica del fatto che in Italia continuano ad esistere molte persone che pensano ed agiscono non sulla base di tornaconti ed egoismi personali, bensì nell’interesse della collettività.

    In questo ambito, martedì 8 dicembre si è svolta la 36ª edizione del premio intitolato a Francesco Malinverni (tenente alpino, Medaglia d’Argento alla memoria, in Russia), che è stato assegnato ad Ornello Capannolo, consigliere nazionale ed anima dell’intervento associativo in Abruzzo, proprio per il suo operato in questa circostanza. Non è la prima volta che questo prestigioso riconoscimento viene assegnato ad un alpino: basti ricordare la concessione alla Sezione di Biella per il recupero della cascina Carrubi, struttura realizzata in favore dei portatori di handicap.

    La premiazione di quest’anno è stata suggerita dalle grandi sensibilità e spirito solidaristico di Capannolo che, pur colpito personalmente dal sisma del 6 aprile, senza risparmiarsi si è prodigato per ottimizzare gli interventi associativi e per alleviare i disagi delle popolazioni terremotate. La sua serenità e la sua disponibilità lo hanno portato ad essere una figura nota a tutti, soccorritori e sinistrati, ed essenziale per la nostra fattiva presenza in Abruzzo. Nella motivazione del premio si legge, fra l altro: Pur colpito personalmente nell’abitazione e nelle cose, non ha badato ad interessi ed esigenze personali e, sistematosi con la moglie in una tenda come tutti gli altri sinistrati, non ha dato alcuna soluzione di continuità al suo impegno di coordinamento e collegamento.

    Per tutta l’estate e l’autunno ha accolto i diversi turni di volontari alpini destinati ai diversi campi, fornendo loro assistenza e guida per un veloce ambientamento ed una più efficace azione di soccorso. Conosciuto in tutte le tendopoli e nei paesi dell’hinterland aquilano, è stata presenza fondamentale per una corretta individuazione delle priorità ed una oculata scelta degli interventi. In questa sua attività, assolta dando prova di notevoli lucidità e calma, non si è mai risparmiato né fisicamente né economicamente ‘.

    Il meritato premio a Ornello, di fatto, gratifica tutta l’Associazione per questa ennesima prova di concreta solidarietà associativa. Alla significativa cerimonia, tenutasi nel teatro comunale di Vercelli davanti ad un folto pubblico, erano presenti i principali componenti della giuria del premio: il vescovo mons. Enrico Masseroni, il prefetto Pasquale Minunni, il sindaco Andrea Corsaro, oltre alla proprietà ed alla direzione del giornale La Sesia. L’Associazione era rappresentata, al massimo livello, dal presidente nazionale Corrado Perona, accompagnato dal vice presidente vicario Marco Valditara, dal consigliere Alfredo Nebiolo, dal presidente della sezione di Vercelli Gian Domenico Ciocchetti e da numerosi alpini fra i quali il già vice presidente nazionale Fabio Radovani.

    Pubblicato sul numero di febbraio 2010 de L’Alpino.