La Messa in Duomo a Milano

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    In Duomo, a Milano, domenica 14 dicembre è stata celebrata una S. Messa in suffragio di tutti i Caduti: questa la cronaca della giornata  

     

    È un rito che si svolge ormai ogni anno, ma è sempre qualcosa di più, e di diverso, del rispetto d’una tradizione alpina.
    È un sacro momento della memoria per sentirsi vicini ai nostri Caduti, a coloro che onoriamo e che sono i nostri punti di riferimento.
    Il rito, accompagnato dalle cante del coro della sezione ANA di Milano, è stato celebrato da monsignor Gaetano Bonicelli, già cappellano alpino e arcivescovo di Siena, avendo accanto all’altare il nostro Labaro e ai primi banchi il presidente Beppe Parazzini con i consiglieri nazionali, il comandante delle Truppe alpine ten. generale Bruno Iob, il presidente della sezione di Milano, Tullio Tona, cui spetta l’onore onere di organizzare ogni anno la celebrazione, il vice presidente del Consiglio regionale Pier Gianni Prosperini, il vice sindaco di Milano De Corato.
    C’erano non meno di 2.500 alpini, con 37 vessilli e 140 gagliardetti e i gonfaloni di ben 28 Comuni della Provincia di Milano. Al termine della S. Messa, sono stati resi gli onori al Labaro da parte di una compagnia del 9º reggimento di stanza a L’Aquila e la fanfara della brigata alpina Taurinense.
    Quindi è stata deposta una corona al monumento al Carabiniere, in piazza Diaz per onorare i Caduti di Nassiriya.
    Poi gli interventi oratori: del presidente sezionale Tona, di Prosperini, di De Corato e dell’oratore ufficiale, l’avvocato Alessandro Vincenti. Impossibile non elevare un pensiero alla memoria di Peppino Prisco: era suo, tradizionalmente, l’intervento in questa circostanza.
    Ma questo momento era così solenne e intenso, che sembrava proprio che Peppino ci fosse ancora.
     
    Il sagrato di piazza Duomo gremito.
     
    Il Labaro e i vessilli delle sezioni.
     
    L’interno del duomo durante la Messa.
     
     

     

     

    L’ingresso del Labaro al sacrario dei Caduti di Piazza S.Ambrogio. L’alfiere è Gigi Rodeghiero, capogruppo di Magenta, a fianco del presidente dell’Associazione Beppe Parazzini; scorta il labaro il ten. gen. Bruno Iob, comandante delle Truppe alpine.