Quindicimila alpini hanno partecipato a Isola del Gran Sasso (Teramo) alla commemorazione di Selenyj Jar, la battaglia “del quadrivio insanguinato” di fine dicembre 1943, dove gli alpini abruzzesi si immolarono per difendere le posizioni conquistate. La ventiduesima edizione della commemorazione è iniziata con l’alzabandiera, nella mattinata di sabato 15 febbraio, seguita dalla Messa, celebrata presso la chiesa madre in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Momento toccante della cerimonia è stata la consegna della piastrina di riconoscimento del carabiniere Giuseppe Grotta di Isola del Gran Sasso, disperso durante la Campagna di Russia.
La piastrina, portata dai reduci del battaglione L’Aquila Valentino Di Franco e Nori Ercole, è stata affidata al comandante Legione Carabinieri Abruzzo gen. Claudio Quarta che l’ha consegnata ad Alberino, nipote del disperso, e ai suoi familiari. Sabato pomeriggio, dopo la deposizione delle corone al monumento ai Caduti della prima e seconda guerra mondiale, sono intervenuti al Palaisola il sindaco di Isola del Gran Sasso Alfredo Di Varano, il presidente della sezione Abruzzi Giovanni Natale e il presidente nazionale Sebastiano Favero. Durante l’incontro c’è stato un toccante ricordo di Peppino Prisco “l’alpino abruzzese”.
Il figlio Luigi ha parlato del padre e del suo attaccamento agli alpini abruzzesi, mentre il consigliere nazionale Cesare Lavizzari ha rievocato la drammatica esperienza del giovanissimo Prisco, sottotenente del battaglione alpini “L’Aquila” in Russia. L’incontro è stato allietato dal coro ANA “Stella del Gran Sasso” che il numeroso pubblico ha accompagnato nell’esecuzione di alcune cante del suo vasto repertorio. Domenica, dopo gli onori al gonfalone del comune di Isola del Gran Sasso e al vessillo della sezione Abruzzi, è iniziata la sfilata, durata più di due ore, lungo la strada che conduce al Santuario di San Gabriele. Sul palco, ad attendere il lungo corteo c’erano i reduci del battaglione “L’Aquila”: Valentino Di Franco ed Ercole Nori di Isola del Gran Sasso, Giovanni Rosati di Cappelle dei Marsi (L’Aquila), Giustino D’Orazio e Alfredo Di Pasquale di Bisenti (Teramo), Angelo Chiarilli di Ortucchio (L’Aquila) e Lino Gobbi di Arco (Trento).
Accanto ai “veci”, i vertici dell’Associazione, con il presidente nazionale Sebastiano Favero, i consiglieri nazionali Di Nardo, Lavizzari e Robustini, il presidente sezionale Giovanni Natale, oltre al comandante del 9° reggimento alpini col. Massimo Iacobucci, agli addetti militari delle ambasciate degli Stati Uniti, della Russia, dell’Ungheria e della Romania, alle altre autorità militari, civili e religiose. La Messa, accompagnata dal coro “Su insieme” della sezione di Firenze, è stata officiata dal cappellano del 9° Alpini don Fausto Amantea. Al termine della funzione il bell’intervento del presidente nazionale Sebastiano Favero ha chiuso la fortunata due giorni di Isola del Gran Sasso.
Giulio Ciarelli