Per ricordare Selenyj Jar

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    Nemmeno le fosche previsioni meteo ed un freddo pungente hanno fermato gli oltre diecimila alpini provenienti dall’Abruzzo e da gran parte d’Italia per la ventunesima edizione della commemorazione di Selenyj Jar svoltasi ad Isola del Gran Sasso (Teramo) il 9 e 10 febbraio.

     

    Sabato 9 tutto è iniziato con la cerimonia dell’alzabandiera presso il monumento ai Caduti della seconda guerra mondiale per proseguire nella frazione Casale San Nicola dove è stato proiettato il film “1942: Natale in Russia” dei registi Anna Cavasinni e Fabrizio Franceschelli sulle testimonianze degli alpini abruzzesi del glorioso battaglione “L’Aquila” in terra di Russia. Nel pomeriggio di sabato, deposte le corone ai monumenti ai Caduti della prima e della seconda guerra mondiale, ci si è trasferiti al “Palaisola” dove, alla presenza di centinaia di persone si è svolta la commemorazione.

    Il vice presidente nazionale Fabrizio Balleri ha portato il saluto del presidente Perona e ricordato un episodio del padre, alpino della Cuneense, uscito dalla sacca di Nikolajewka grazie anche al sacrificio dei tanti alpini che permisero di sfondare l’accerchiamento. Ha infine consegnato al presidente sezionale Giovanni Natale un guidoncino del Consiglio Direttivo Nazionale perché lo doni “a un alpino meritevole”.

    Padre Angelo Arrighini dell’ordine dei Devoniani ha ricordato la splendida figura di padre Giovanni Brevi, cappellano del 9° Alpini, battaglione Val Cismon, Medaglia d’Oro al Valor Militare. Fatto prigioniero nel gennaio 1943, venne trattenuto nei lager sovietici fino al 1954 e, nonostante fosse stato sottoposto ad un trattamento feroce da parte dei suoi carcerieri, rimase sempre fedele ai suoi ideali di italiano e alla missione di sacerdote. L’alpino Manuel Grotto con foto e filmati storici ha rievocato l’epopea del 9° reggimento Alpini.

    Ha concluso l’incontro Gianni Periz, il cui intervento si è incentrato prevalentemente sul dramma dei tanti soldati italiani dispersi in terra russa dei quali non si conosce la sorte e sulla necessità di continuare ad impegnarsi per cercare di portarne a casa i resti. Periz ha infine consegnato al capogruppo degli alpini di Isola del Gran Sasso il piastrino, trovato nei pressi di Rossosch, del soldato della Divisione “Vicenza” Nicola Fosuè di Monaciglioni (Campobasso), disperso in Russia. Il coro ANA “Col di Lana” di Vittorio Veneto diretto dalla maestra Sabrina Carrara ha allietato i presenti eseguendo brani del suo ricco repertorio.

    Domenica mattina, dopo gli onori al Gonfalone del comune di Isola del Gran Sasso ed al vessillo della sezione ANA Abruzzi scortato dal vice presidente nazionale Balleri con il presidente Natale e il consiglio sezionale, un lungo serpentone di alpini ha sfilato per quasi due ore verso il Santuario di San Gabriele dell’Addolorata dove, sul palco, c’erano autorità militari, civili e religiose: il senatore alpino Franco Marini, i reduci Carlo Vicentini, sottotenente del battaglione “Monte Cervino”, Valentino Di Franco di Isola del Gran Sasso, Giovanni Rosati di Cappelle dei Marsi (L’Aquila) e Giustino D’Orazio di Bisenti (Teramo), reduci del battaglione “L’Aquila”, e Lino Gobbi di Arco (Trento), alpino della “Julia”.

    Hanno sfilato i vessilli delle sezioni di Bassano del Grappa, Conegliano, Cuneo, Latina, Marche, Milano, Molise, Napoli, Novara, Padova, Reggio Emilia, Roma, Trento, Treviso, Vallecamonica, Vercelli, Verona, Vicenza, Vittorio Veneto e gli addetti militari delle Ambasciate di Russia, Stati Uniti, Polonia, Romania e Ungheria. Nella splendida basilica di San Gabriele dell’Addolorata, colma all’inverosimile, padre Natale Panetta, rettore del Santuario, ha celebrato la Messa in ricordo dei Caduti di tutte le guerre. Al termine, il vice presidente nazionale Balleri si è congedato con brevi parole ricordando una delle virtù principali degli alpini: la solidarietà.

    Giulio Ciarelli