Sono figlia e moglie di alpini che con fierezza hanno svolto il loro servizio per la patria. Da tanti anni leggo la vostra rivista e nel mensile n. 1 del 2013 ho letto con attenzione la lettera riguardante la tematica delle donne nella vita militare e in particolare mi ha colpito la frase scritta da Franco Amadigi: “Concordo che il genio femminile, oltre che tra le mura domestiche, possa esplicarsi anche in altri campi, anche se quello rimane per loro più congeniale”.
Io sono madre di 4 figli, da più di 20 anni lavoro presso il Comando di Polizia Locale di Bergamo e quindi indosso una divisa e sono armata, frequento costantemente corsi di difesa personale, suono da 35 anni nella banda del mio paese che è anche fanfara alpina, per cui ho partecipato suonando e marciando a innumerevoli Adunate nazionali e non aggiungo altro per non sembrare eccessiva agli occhi di alcuni uomini! Mi si potrebbe obiettare che il mio genio femminile non si è espresso nella vita militare, ma sono convinta che l’andamento della vita odierna chiede alle donne di andare oltre alcuni vecchi stereotipi.
Angela Gotti
Quanto lei sostiene è un’evidenza che si impone da sola. Tutto il resto sono chiacchiere da salotto.