Un grande evento come l’Adunata nazionale ha comportato anche misure eccezionali per assicurare il pronto intervento sanitario alle centinaia di migliaia di persone confluite in città e provincia. Questo servizio sanitario è stato coordinato dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza (AREU) e in particolare dal 118 provinciale.
Nei punti critici della città sono stati dislocati sette posti medici avanzati, dei quali due forniti dall’ospedale da campo ANA. L’ospedale, che ha avuto un ruolo di rilievo nella risposta sanitaria all’emergenza, era dotato di più ambulatori e specialisti, medici ed infermieri nelle discipline di anestesia e rianimazione, medicina interna e cardiologia, chirurgia generale e ortopedia traumatologia, pediatria, oculistica, oltre ai servizi energetici, acqua corrente e scarichi.
Ha avuto un ruolo importantissimo di supporto agli Ospedali Riuniti di Bergamo, in particolare per la dotazione di shelter tecnici di radiologia, ecografia, analisi e farmacia. Tutto questo ha consentito non solo le cure urgenti e la stabilizzazione dei pazienti, ma anche la possibilità di predisporre un pacchetto diagnostico per i casi di maggiore interesse clinico che ha accompagnato i pazienti nei trasferimenti all’ospedale provinciale.
Sono stati ben 127 gli operatori dell’ospedale da campo impiegati nei giorni dell’Adunata, dei quali 26 medici, 37 infermieri, sei tecnici di laboratorio e altrettanti della farmacia campale, quattro tecnici di radiologia, sei della segreteria e 43 logisti. Centinaia le prestazioni compiute, fra le quali 35 radiologiche, 5 ecografiche e 114 di analisi di laboratorio.
Di rilievo anche una mostra fotografica storica del nostro ospedale che era schierato in piazza della Libertà visitata da diecimila persone. Quanto mai significativa dell’opera svolta dal nostro ospedale è la lettera inviata dal dottor Oliviero Valoti, responsabile dall’Agenzia Regionale Emergenza Urgenza, al prof. Lucio Losapio, direttore dell’ospedale da campo a conclusione dell’Adunata:
Mai prima d’ora il sistema di soccorso di Bergamo e probabilmente, di tutta la Lombardia, ha dovuto affrontare un’attività cosi intensa ed impegnativa. Più di cinquecentomila persone hanno impegnato la città e la provincia, ciò nonostante abbiamo potuto sostenere senza alcuna lacuna e ritardo tutte le richieste di soccorso pervenute, inoltre le strutture ospedaliere hanno potuto svolgere con estrema regolarità la propria attività senza risentire in modo significativo dello svolgersi della manifestazione.
Con la presente voglio esternare a Te e a tutto il Tuo eccellente Gruppo, con grande soddisfazione che, dai dati rilevati dalla nostra Centrale Operativa, è possibile confermare il completo raggiungimento degli obiettivi che tutti insieme ci eravamo posti. Tutto ciò è stato possibile anche grazie al grande impegno profuso con passione, professionalità, serietà ed entusiasmo che da sempre contraddistingue Vs. Personale che nei giorni dell’Adunata ha garantito ogni attività e prestazione richiesta. Ti prego pertanto di estendere questi semplici ma sentiti ringraziamenti a tutti i Tuoi Collaboratori. Con riconoscenza .
Pubblicato sul numero di giugno 2010 de L’Alpino.