È la prima volta che scrivo a un giornale. Il motivo che mi ha spinto a tale decisione è che vorrei comunicare con l’alpino Federico Valle (lettera al direttore, Val Susa, mese di settembre) per porgli un quesito che da tempo mi pongo. Premesso che da tanto non seguo le beghe nazionali perché è sempre difficile sapere dove sta la ragione e dove iniziano i vari interessi di bottega, la mia domanda è: le varie decisioni che lo Stato, le Regioni, le Province o i Comuni prendono, possono essere giuste, sbagliate, condivise o no, comunque sia è più che giusto che non tutti siano d’accordo con le decisioni prese e dire perché. Questa è democrazia. Quando la gente spacca tutto, fa danni enormi, strumentalizza bambini nei cortei e vuole imporre le decisioni con la forza, dove sta la democrazia?
A. Tosato
Manifestare la propria opinione pro o contro una scelta, una decisione dei nostri rappresentanti nelle varie istituzioni è non solo lecito, ma doveroso. Altro discorso è la modalità. Chi vuole sovvertire con comportamenti violenti, e quindi contrari alla legge, decisioni legittimamente prese da chi ha il compito di governare commette un reato. Sul termine democrazia, meglio non avventurarsi in analisi complicate. Se chi ci rappresenta esercita la sua funzione con senso di responsabilità, dignità e per il bene comune siamo sulla strada buona; se prevalgono, come dici, “i vari interessi di bottega”, il termine democrazia diventa un paravento di comodo per spregiudicati affaristi.