BERGAMO – I 20 anni del gruppo di Cividino Quintano
Giornata indimenticabile per le penne nere di Cividino guidate da Angelo Gondola che in occasione del 20° anniversario di fondazione hanno inaugurato il monumento agli alpini Caduti in guerra e in pace, innalzato vicino alla sede del Gruppo. Durante le celebrazioni è stato benedetto il nuovo gagliardetto donato dalla cittadinanza.
"Onestà e solidarietà: queste le nostre regole"
Come ogni anno in preparazione dell’Adunata nazionale, il CDN definisce il motto che funge da filo conduttore per l’avvenimento. Il motto vuole quindi essere un elemento ispiratore di quelle componenti che caratterizzano l’adunata stessa ad iniziare dalle manifestazioni di introduzione e di preparazione al grande evento annuale dell’Associazione per concretizzarsi anche nella preparazione degli striscioni che vengono portati in sfilata.
SVIZZERA – Mon Repos
La delegazione degli alpini davanti al monumento ai Caduti. Con loro, le bandiere delle Associazioni svizzere. Marcello Ferronato, socio del gruppo di Fellette, sezione di Bassano del Grappa, durante un viaggio in Canada ha fatto visita alla sezione di Vancouver.
VICENZA – Arzignano: la Julia cittadina onoraria
Ci sono rimandi storici che calati nel quotidiano superano qualsiasi retorica; come chiamare gli alpini gens Julia, per esempio. Lo ha fatto, a ragione, il generale Ignazio Gamba, comandante della brigata Julia in occasione del conferimento della cittadinanza onoraria che Arzignano ha concesso al reparto alpino presenti, nella sala del Consiglio comunale, il consigliere nazionale Antonio Munari, i vice presidenti della sezione Spiller e Simonelli. “Il richiamo alla “gens” è molto più che una simpatica assonanza, è un richiamo a un’appartenenza, allo spirito di Corpo, a una storia comune, a una famiglia.
I due marò… Com’è andata davvero?
Caro direttore, sul numero di dicembre de L'Alpino hai scritto "che ti risulta del tutto incomprensibile la detenzione in India dei due militari italiani". L'affermazione è condivisibile se si guardano gli avvenimenti sotto un profilo strettamente giuridico; però se "gli alpini incarnano lo spirito cristiano" come tu confermi, allora risulta poco comprensibile come un episodio che è costato la vita a due incolpevoli pescatori, non debba suscitare quella pietas che sempre viene richiamata in analoghe luttuose circostanze.
A Kabul il comando di Corpo d’Armata NATO
Dal 14 gennaio il comando del Corpo d’Armata di reazione rapida della NATO di stanza a Solbiate Olona e comandato dal gen. C.A. Giorgio Battisti, alpino, è a Kabul, sede del comando della Forza multinazionale impegnata in Afghanistan, del quale il gen. Battisti ricopre l’incarico di Capo di Stato Maggiore. In Afghanistan il contingente multinazionale ISAF è costituito da reparti di ben 50 diversi Paesi, della NATO e non, impegnati nel controllo del territorio e nell’assistenza alla popolazione.
Quel giorno da alpino
Con riferimento all’encomiabile iniziativa alpina di “Quel giorno da alpino che non potrò mai dimenticare”, volevo sottoporre alla sua cortese attenzione la possibilità di raccogliere in un numero unico (o più numeri) tutti i racconti arrivati in sede.
In breve – febbraio 2013
Notizie in breve.
SE RIESSO ANDAR CASA
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Livio Rappo, il figlio di Ottorino, ha lavorato tre anni per portare a termine il diario del padre. I figli avevano cercato invano di convincerlo a scrivere le sue memorie, ma solo in occasione di una controversia legata alla mancata erogazione della pensione di guerra, Ottorino prese carta e penna ed elencò ogni singolo dato e avvenimento della sua vita militare, per dare la prova che in guerra c’era stato. Dopo la sua morte, utilizzando quegli appunti, il figlio è riuscito a dar corpo al volume, inizialmente realizzato in sei copie artigianali da donare ai fratelli. Il libro è stato presentato a Bosco di Nanto (Vicenza) da Manuel Grotto - sua la prefazione - che ha illustrato nei dettagli la Campagna di Russia. |
VICENZA – Alla Val del Guà “Avanti Savoia!”
La 2ª adunata alpina della Val del Guà si è svolta con un ricco programma, pensato dagli alpini della zona, ben sostenuti dalla sezione di Vicenza e con l’apporto dello storico Gianni Periz, organizzatore di un interessante convegno al cinema Eliseo di Lonigo. C’è stata una grande affluenza di scolaresche, presenti non solo al convegno, ma anche per l’apertura della Villa Bedeschi-Bonetti di Bagnolo, dove il locale gruppo ANA per tutto il giorno ha accolto con simpatia amici, alpini e turisti, organizzando delle visite guidate.
Rinuncia alla vita per regalarla a un altro
Walter aveva sessantotto anni, faceva il pastore in Val Divedro, in terra di confine con la Svizzera. Un mestiere appreso dal nonno. Vita semplice e dura, sentimenti di cristallo, purezza montagnina. Alpino. Un uomo di sobrietà antica, mai nulla da chiedere, sempre molto da dare. Abitudinario, contemplativo, disponibile. A chi capitava d'incontrarlo sugli alpeggi, e di chiedergli incuriosite notizie sul suo insolito travaglio, rispondeva esaustivo, con la paziente lentezza della cultura contadina. Parole sagge, spicce, utili. Walter viveva da solo, ma senza patire la solitudine. Amici, benevolenza, riconoscimenti.
UDINE – Buttrio: di corsa, per solidarietà
Una solidarietà continua. La stanno praticando gli alpini del gruppo di Buttrio guidato da Ennio Dal Bo, con impegno, fantasia e tanta voglia di aiutare. Si sono inventati una corsa e hanno contattato diversi sponsor. Hanno aggiunto il ricavato di manifestazioni più o meno gastronomico-ricreative ed hanno raccolto complessivamente qualcosa come 95mila euro da sette anni a questa parte, da quando, cioè, è iniziata l’operazione “Solidarietà”.