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domenica, 4 Maggio 2025

Il cappello è chi lo porta

Ho letto con piacere il fraterno saluto che il nostro nuovo presidente Favero ha inviato a tutti gli alpini. Ho apprezzato molto il modo con cui si pone al servizio dell’ANA e di tutti gli alpini con umiltà e tanto coraggio. Forza presidente, avanti con la morale che l’alpinità richiede, fatta di fatica, sudore e tanta fratellanza, e a tale proposito dedico a lei e a tutti gli alpini un breve scritto. Come si riconosce un alpino? Chi identifica l’alpino è il suo cappello.

SAVONA – Nuova sede alle Albisole

Il gruppo delle Albisole ha inaugurato la sua nuova sede (nella foto), dopo un impegno durato quasi dieci anni. Il giorno dell’inaugurazione è stata festa grande con Corrado Perona, i consiglieri nazionali Cesare Lavizzari e Massimo Curasì, il sindaco d’Albissola Marina Nicolò Vicenzi, il vice sindaco d’Albisola Superiore Maurizio Garbarini e numerose autorità militari e civili. La cerimonia è stata aperta dall’alzabandiera con il Tricolore issato dall’alpino in armi Ottavio Bruzzone; a seguire l’onore ai Caduti e il “Silenzio”.

SVIZZERA – Il gruppo di Ginevra a “INTER 13”

Sul sito militare di Epesses nel cantone di Ginevra è stato simulato lo scenario di una catastrofe provocata dal deragliamento di un treno carico di gas liquido, con incendi e crollo di un intero centro abitato. Oltre 650 le simulazioni di intervenenti, tra forze armate di terra e aria, polizia, pompieri, protezione civile, appartenenti all’esercito svizzero e francese e ai corpi di soccorso e pompieri dei due Paesi.

Rispetto per i regolamenti

Carissimo don Bruno, di ritorno dal 30° raduno nazionale al rifugio Contrin, mi preme farti presente un fatto, anche se so che certamente tu l'hai notato. Regolamento-cerimoniale ANA alla mano: capitolo “atti della cerimonia o manifestazione – punto F: ‘Santa Messa celebrata...’, penultimo capoverso: “Si rammenta che anche il personale di servizio al momento di ricevere l'Eucarestia deve comunque togliersi il cappello alpino”.

UDINE – Gradiscutta: 20 anni di solidarietà

“Serata di beneficenza” è un appuntamento speciale, giunto alla 21ª edizione, nato da un’idea degli alpini di Gradiscutta di Varmo (Udine) e del capogruppo Roberto Calligaro, per sostenere, attraverso il ricavato di una cena solidale, diverse realtà territoriali. Nel corso degli anni sono state molte le collaborazioni e la condivisione di progetti con la comunità locale, in primis con il gruppo femminile Wulfenia.

Adamello, ovvero Alpini

Incute timore la Nord dell’Adamello, seppure imbiancata o azzurrata dal sole. Sembra non vi sia accesso, sembra non vi sia neppure una via capace di condurre alla sua sommità. Oltre i tremila. E la sensazione è la stessa, che la si guardi standole poco sotto o che la si ammiri da lontano. Siamo in una regione incantevole delle Alpi Retiche, nella conca del Venerocolo, ai piedi dell’omonimo passo e dell’omonima punta posta lì accanto. Dinnanzi l’Adamello e la più piccola cima Plem, così simili per aspetto che l’una pare la miniatura dell’altro

CIVIDALE – I 40 anni del gruppo di Primulacco

Quarant’anni fa, su impulso dell’allora presidente sezionale Aldo Specogna, nacque il gruppo di Primulacco, frazione del comune di Povoletto, oggi guidato con impegno e passione da Mario Crast che ha saputo, senza clamori, custodire i valori alpini particolarmente preziosi nel momento che stiamo vivendo. Il traguardo del 40° è stato celebrato con una due giorni - il 27-28 aprile - durante la quale si sono avuti momenti solenni e altri di festa e allegria. Sabato sera è stato allietato dal coro alpino di Passon, dal coro sezionale Monte Nero e dalla fanfara dei congedati della Julia hanno permesso di assaporare le più belle melodie e cante della tradizione alpina.

Addormentàti, con tanti perché

Perché alcuni alpini non si iscrivono all’Associazione? Chiedersi chi sono i giovani dormienti non è solo aprire una finestra sul futuro, vuol dire anche interrogarsi sull’efficacia delle iniziative prese fino ad ora in loro favore. Gli ultimi figli della naja, che ricordiamo essere terminata nel 2005, sono quelli nati nel 1985 e sfiorano quindi la trentina. Nell’ANA un giovane è considerato tale fino al compimento del 40esimo anno d’età. Evitando le intricate pieghe del libero arbitrio si può però dire che il luogo in cui si vive e le differenze di età sono essenziali nell’approccio all’Associazione. Chi vive in un piccolo borgo, e ancor di più dove c’è un Gruppo alpino, ha più possibilità di venire a contatto con la vita associativa di quanti vivono in una grande città dove gli individui sono più soggetti alla spersonalizzazione.

PARMA – Felino festeggia i novant’anni

Il gruppo di Felino ha compiuto novant’anni, festeggiati con due importanti momenti. La sera del sabato presso il cinema-teatro comunale, alla presenza di un folto pubblico e di tante penne nere, si sono esibiti, con un vasto repertorio di canti, i cori alpini “Colliculum” di Collecchio e “Cantafabula” di Felino.

Dentro una rivoluzione epocale

È un dato di fatto che siamo nel bel mezzo di una rivoluzione epocale. Parlo della rivoluzione digitale, ovviamente. Paragonabile a quella avvenuta con la scoperta della scrittura, poi a quella legata all’avvento del libro, infine a quella del 1450 con la scoperta della stampa. Tappe dell’evoluzione del comunicare che hanno segnato profondamente la cultura del loro tempo, creando entusiasmo ma anche grandi paure. Pensando a quanto scriveva Platone nei suoi Dialoghi – siamo quattro secoli prima di Cristo – non è difficile sentire l’eco di quanto si dice anche oggi parlando dei media: “ti fanno il lavaggio del cervello”, “non si usa più la memoria”, “qualcuno pensa per te”… Da allora sono passati 2.400 anni.

Vivi le Forze Armate, o no?

Vorrei esprimere la mia opinione in merito all'articolo apparso sul numero 6 di giugno de L'Alpino, “Vivi le Forze armate” rappresenta davvero uno spreco di soldi, per 3 settimane di un qualcosa che non è neppure paragonabile lontanamente alla vera esperienza che si fa nell'esercito o in qualunque altra forza armata!

Favero in visita al Comando Truppe alpine

Il presidente nazionale Favero ha fatto visita al generale Primicerj, al Comando delle Truppe alpine. Fra i vari argomenti del cordiale colloquio i rapporti fra l’Associazione e i reparti alpini. Nella foto il presidente Favero firma il libro d’onore degli ospiti. Alle sue spalle il consigliere nazionale Angelo Pandolfo, il gen. Fausto Macor, il gen. Primicerj e il col. Andrea Mulciri, sottocapo di Stato Maggiore operativo del Comando Truppe alpine.

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