Tra le guglie del Duomo
Lo sguardo degli alpini è rivolto al cielo, tra le guglie del Duomo, ad ammirare la statua di don Carlo. E il Beato, raffigurato nell’atto di accogliere un mutilatino, sembra estendere il suo abbraccio a tutte le penne nere, radunate ai piedi della Cattedrale per rendergli omaggio. È stata una cerimonia semplice, raccolta, accompagnata dal coro ANA di Milano e presieduta dal presidente della Fondazione Don Gnocchi mons. Angelo Bazzari, quella che ha aperto la giornata in suffragio ai Caduti, resa solenne dalla Messa che dal 1956 viene celebrata a dicembre di ogni anno in Duomo.
ALPINI DEL BTG. VAL LEOGRA
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Dal Pasubio al Cimone – Dall’Albania al Montenegro La storia di Manuel Grotto e della sua famiglia è indissolubilmente legata al btg. Val Leogra. L’autore è nato a Schio, in val Leogra, e suo nonno combatté nel btg. omonimo. Per ricordare lui, che dopo mille peripezie tornò a baita e i tanti che non sono tornati, ha pubblicato questo bellissimo volume - ricco di interessante materiale fotografico – patrocinato dall’ANA di Vicenza. Una storia ricostruita grazie a numerosi testi, testimonianze e interviste, dopo aver rintracciato in tutta Italia i famigliari di combattenti del battaglione. |
NEL SILENZIO TUTTO ERA CANTO
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L’autore, alla soglia dei novant’anni, racconta i suoi primi vent’anni di vita, compresi gli eventi bellici vissuti da alpino. Le vicende di guerra sono reali, i personaggi invece rivisitati e in parte romanzati. Un misto di realtà e fantasia per questo romanzo che ha per protagonista il giovane Paul: i tempi dell’adolescenza, la goliardia, le inquietudini e l’epilogo, la disfatta dell’esercito tedesco e la fuga verso la salvezza. |
150° – SOLDATI A TORINO
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Soldati a Torino: come dire un piccolo universo attorno a una Mole piena di storia e di storie. Uno scorcio di vita lungo 150 anni – tanto quanto l’Unità d’Italia - ma che parte necessariamente da più lontano, per lo meno dal castrum del 1° secolo a.C. e indietro ancora fino al terzo secolo quando i Taurini si opposero alle orde di Annibale. Sarà stato per vocazione, per la posizione geografica, per la situazione geo-politica, Torino si è spesso trovata al centro d’un crocevia di eventi, famosa anche per i suoi condottieri. |
LA MONTAGNA PIÚ DIFFICILE
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Un must per tutti quelli che amano l’avventura e per coloro che ammirano la forza di volontà che l’uomo sa dimostrare a contatto con la montagna. “La montagna più difficile” cattura l’essenza e lo spirito dell’alpinismo: leggendo il libro il battito del cuore accelera insieme a quello di Viesturs e del suo compagno di cordata Gustaffson. |
ALPINI IN PIEMONTE – La strana storia
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Un’infarinatura della storia degli alpini piemontesi, partendo dal fatto assodato che è in Piemonte che sono nati gli alpini. Ogni capitolo si apre con una bella foto in b/n inerente il periodo o l’argomento trattato. Si comincia dal 1872 con gli alpini al loro esordio per finire con la missione in Afghanistan del 2013. L’autore è iscritto alla sezione ANA Valsusa ed è direttore del Museo del Forte Brunetta di Susa. |
OCCHIO E MALOCCHIO, GIOCHI E SVAGHI NELLA GRANDE GUERRA
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Le operazioni scaramantiche, gli amuleti, le pipe e i giochi delle trincee Vi sono descritte e illustrate le forme di compensazione e consolazione che sopperivano alla sofferenza e ai rischi delle trincee. Nel libro 350 immagini a colori di santini, pipe, accessori per il fumo, carte da gioco, dadi, dama, scacchi, domino ecc., tutti scacciapensieri spesso costruiti dagli stessi combattenti. |
LA MIA NAIA ALPINA IN TEMPO DI PACE 1960-1995
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L’autore ha iniziato la sua naja nel 1960 come militare di leva e nel 1995 è andato in pensione passando in ausiliaria, dopo una carriera militare trascorsa quasi sempre presso reparti operativi. Il libro contiene i ricordi più significativi di quel periodo oltre a fatti curiosi e divertenti: non mancano le considerazioni sul sistema “naja”. Leggendolo i più veci ricorderanno la gioventù ed i più giovani sapranno com’era il servizio di leva e come, nella vita, con passione, sacrificio e un pizzico di ottimismo si possono superare innumerevoli ostacoli. |
Riportiamoli a casa
“Gli Alpini per i Marò”, e “Sosteniamo i nostri Marò” si leggeva nello striscione portato dagli alpini alla pacifica dimostrazione organizzata a Roma per chiedere la liberazione dei due fucilieri di Marina Salvatore Girone e Massimo Latorre, trattenuti da oltre 20 mesi in India ed accusati di aver ucciso due pescatori scambiati per pirati in acque internazionali. Una sfilata, aperta dalla fanfara della sezione Abruzzi, ha preso le mosse sotto una pioggia battente da piazza della Bocca della Verità per raggiungere piazza Santissimi Apostoli, passando davanti al Campidoglio e all’Altare della Patria.
Quel cappello al rovescio (parte 2)
Caro direttore, vorrei fare una precisazione riguardo la fotografia inviata da Daniele Finzetto (gruppo alpino di San Michele Extra, sezione di Verona) pubblicata sul mensile di ottobre “Quel cappello al rovescio”.
L'uso strumentale del nostro inno
Non riesco a trattenere la mia indignazione per il fazioso utilizzo dell’Inno nazionale che in questi ultimi anni viene spesso attuato da parte di partiti e organizzazioni politiche. Alcuni vorrebbero bandirlo ed affossarlo, sostituendolo con un improbabile “Va Pensiero”; è scandalosamente successo, ad esempio, nella cerimonia ufficiale del 4 Novembre 2013 a Quinzanello di Dello, un paese della bassa bresciana, dove è stato suonato al posto dell’Inno nazionale di fronte al monumento ai Caduti, in presenza dei rappresentanti dell’amministrazione comunale che “non ha fatto una piega”!
MONZA – Arcore: prove generali di raduno
Con l’adunata ad Arcore degli alpini dei 28 gruppi di Monza e Brianza la Sezione presieduta da Mario Penati ha vissuto la prova generale del raduno del 2° Raggruppamento che la città briantea ospiterà l’anno prossimo. È stata una prova perfettamente riuscita grazie alla minuziosa organizzazione della Sezione e del Gruppo guidato da Valerio Viganò.