Il col. Romanin al 2º Alpini
Il colonnello Paolo Romanin è subentrato al colonnello Fabrizio Recchi al comando del 2º Alpini. Alla cerimonia, svolta presso la caserma Vian, era presente il generale Franco Federici, comandante della Taurinense e le autorità civili e militari della città e della provincia di Cuneo.
Trasmissione generazionale
Semplificando, potremmo definire il 19º Convegno Itinerante della Stampa Alpina come il trionfo del contenuto sulle informazioni tecniche. «Il far pensare è fondamentale per una stampa alpina che oggi supera abbondantemente il milione di lettori », sottolinea il direttore de L’Alpino Bruno Fasani in apertura dei lavori del congresso, organizzato dalla Sezione di Como nella bella sede dell’Associazione Costruttori. «Siamo abituati ai mass media che ci propongono un’informazione aggressiva ma non dobbiamo sentirci una stampa minore - ammonisce - perché c’è un’opinione comune della gente che ha bisogno di alimentarsi di cose serie e credibili».
Arrivano i droni
Nel processo di miglioramento e sviluppo della propria capacità operativa in risposta alle emergenze, la Protezione Civile Ana non può interrompere il collegamento con l’evoluzione della tecnica. La ricerca di strumenti che possano accrescere l’operatività e la protezione dei volontari è un processo che ci vede quotidianamente impegnati.
Innamorati della nostra Preghiera
Egregio direttore, ho l’impressione che alcuni ecclesiastici, e non solo, abbiano un concetto della “Preghiera dell’Alpino” piuttosto personale. Si vuole a tutti i costi cercare degli spunti per ridurla ad un mero simbolo di discussione, e non a considerarla per quel grande valore che ricopre, dovuto anche al periodo in cui è stata scritta pur avendone, negli anni, apportate alcune modifiche.
Ana e Truppe Alpine
È sempre più frequente che componenti dell’Esercito Italiano partecipino alle numerose emergenze ambientali che in Italia, purtroppo, avvengono in modo ricorrente. In funzione di questo presupposto la Protezione Civile Ana ha interloquito con le Truppe Alpine per comprendere le modalità d’intervento di ciascun soggetto e sviluppare una migliore collaborazione.
Quel Fior di Roccia
Ordini precisi, riecheggiati dalle pareti rocciose e scoscese. Passi scanditi. Picchetto e alzabandiera. Sotto un cielo azzurro intenso e terso, il cortile della “Fior di Roccia” in Val Veny (Valle d’Aosta) è tornato, seppure per un giorno, agli antichi splendori. Un’atmosfera che, siamo certi, ha suscitato commozione in più d’uno dei presenti.
Cantare ancora, cantare sempre
Canti degli alpini, sugli alpini o canti di montagna? E tra questi quali privilegiare? E come definire un coro alpino? Fatto di soli alpini o con… puntelli di supporto? E quale destino per i nostri Cori, quasi sempre sostenuti da persone con una anagrafe importante? Una specie di interrogativo sul dopo di noi, giusto per vedere come mettere al sicuro un patrimonio importante, che domanda d’essere custodito, ma anche di trovare nuova linfa e creatività. È da tempo che l’Ana indugia su questi interrogativi, per non trovarsi nella condizione di quelle aziende poco avvedute che si limitano a spartire gli utili, in questo caso il consenso popolare, senza investire guardando avanti. Ecco perché l’Ana, attraverso il Centro Studi ha deciso che era tempo di muoversi anche in questa direzione. Una iniziativa che ha trovato entusiastica sponda nella Sezione di Vicenza, capitanata dal suo vulcanico Presidente, la quale s’è resa disponibile ad ospitare un grande convegno nel prossimo mese di giugno. Tanto più che da quelle parti ci sta un Maestro inossidabile, tal Bepi De Marzi, che alla pari di altri illuminati e storici Maestri, ci metterà del suo per far partire l’iniziativa. Noi, per ora cominciamo a parlarne, in una marcia di avvicinamento. Una seminagione se volete, in attesa dei frutti.
William, una nuova stella
Egregio direttore, sono la moglie dell’alpino William Faccini. A nome mio e delle mie tre figlie vorrei ringraziarla per lo spazio riservato nel suo giornale alla memoria di mio marito.
Sempre avanti , mai indietro!
Caro direttore, la “Preghiera dell’Alpino” che tutti gli alpini recitano o ascoltano, non si discosta da ogni altra preghiera che con devozione si recita e tutte le preghiere sono rivolte alla divinità, al buon Dio.
VERONA – Per la lotta alla distrofia muscolare
Il Gruppo alpini di Chievo, in collaborazione con l’Avoos (anziani protagonisti nel quartiere), in occasione della festa annuale, ha devoluto all’Unione Italiana Lotta alla Distrofia Muscolare di Verona, una quota del ricavato di una sottoscrizione a premi. L’assegno è stato consegnato al presidente Davide Tamellini per aiutare finanziariamente l’Associazione.
Sante Brentegani
COLICO – Nuova baita a Musso
Gli alpini di Musso, comune della sponda occidentale del lago di Como, hanno una nuova baita alpina. All’inaugurazione c’erano il Presidente della Sezione di Colico Luigi Bernardi, il Capogruppo di Musso, nonché vice Presidente sezionale Nedo Toffalori e il sindaco Marco Pozzi.
Esercitazione Anxanum
“Anxanum 2015”, pronunciarlo è quasi uno scioglilingua e potrebbe benissimo essere il nome di una nuova specialità medicinale. In realtà è tutto più semplice: si tratta della denominazione latina della città di Lanciano (Chieti), in cui a inizio ottobre si è svolta l’esercitazione di Protezione Civile del 4º Raggruppamento.