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venerdì, 23 Maggio 2025

“Como è coi forti…”

I campionati di tiro sono approdati quest’anno nella storica città di Como, sul ramo occidentale del Lario, accolti con la consueta ospitalità. Ancora in crescita il numero dei tiratori giunti a contendersi i titoli in palio, con grande soddisfazione della Commissione sportiva nazionale: 101 gli iscritti per la carabina e 117 per la pistola, a dimostrazione che anche questa specialità, come tutto lo sport Ana, non conosce crisi.

Il bocia del Val Cismon

Il 26 giugno 1916, il sergente novarese Carlo Balelli, fotografo nella vita civile e all’epoca aggregato alla “squadra telefotografica da montagna” della 4ª Armata, si trovava a forcella Magna (2.117 metri) sul massiccio di Cima d’Asta. Presso il villaggio di baracche che sotto la forcella ospitava il presidio composto da alpini, fanti e artiglieri, il graduato ebbe modo di immortalare un gruppo d’ufficiali, probabilmente del battaglione Valbrenta, 6º Alpini, intento ad ascoltare la lettura pubblica d’un comunicato del generale Cadorna. 

Orizzonti nuovi

Quali sono le parole in grado di lenire una sofferenza immensa, che deriva dalla perdita violenta ed improvvisa degli affetti più cari e dalla disintegrazione della propria casa, dalla cancellazione del proprio paese? Forse non esistono. Allora contano i fatti, la presenza, la vicinanza; la testimonianza che sei lì accanto e che, sicuramente, ci sarai ancora, anche dopo l’emergenza. Un ruolo, questo, che pare ritagliato su misura per gli alpini. 

Inaugurata l’Area della Memoria

Nella caserma “Renato Arpaia”, sede del Comando per la Formazione, Specializzazione e Dottrina dell’Esercito, è stata inaugurata l’Area della Memoria, dedicata ai Caduti in servizio in Italia e all’estero. 

Ad Ascoli per ricominciare

L’idea di ospitare il raduno del 4º Raggruppamento si è concretizzata durante la riunione del Consiglio Direttivo Nazionale al rifugio Ana “M.O. Giovanni Giacomini” di Forca di Presta, occasione in cui veniva definitivamente accontonata l’ambizione di poter concorrere per ospitare un’Adunata nazionale. Quale migliore opportunità, dunque, per esprimere le attitudini alpine marchigiane, se non quella di tuffarsi subito nell’organizzazione di un raduno di Raggruppamento e caratterizzarlo con contenuti e iniziative nuove, tali da impressionare positivamente tutti? E così è stato!

Grazie alpini!

Niente succede per caso: il primo ottobre, ero ad Ascoli Piceno per il raduno degli alpini del 4º Raggruppamento. Per visitare la città eravamo andati fuori dal giro turistico del centro storico. Ero con Marco Di Silvestro e Panfilo Faccia, naturalmente con il cappello alpino, e mentre attraversavamo una piazza, una donna è uscita da un negozio, prima ci ha salutato timidamente con una mano e poi si è messa ad applaudire dicendo: bravi alpini.

L’esercito dei dispersi

Il tragico epilogo dei soldati dell’Armir riaffiora in Russia grazie ai ricercatori Alexey Ivakin e Andrey Ogoljuk dell’Associazione Pubblica Regionale Giovanile Ricognitori di Kirov “Dolg” che nel giugno scorso, in un campo nei pressi di Shikhovo (cittadina che sorge a pochi chilometri dal capoluogo Kirov), hanno rinvenuto una enorme fossa comune con i resti di soldati italiani, tedeschi, ungheresi e rumeni, combattenti sul fronte russo durante la Seconda Guerra Mondiale. 

In volo per il soccorso in montagna

In occasione di una giornata dedicata all’addestramento alla ricerca e al soccorso in ambiente montano il 4º Altair ha ospitato nella base di Bolzano, gli elicotteri delle altre Forze Armate e le squadre di soccorso del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino e Speleologico, del Bergrettungsdienst (Brd), delle Truppe Alpine e dei Carabinieri. 

Per la Patria e la pace

Al pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti d’Oltremare hanno partecipato, anche quest’anno, diverse associazioni combattentistiche e d’Arma della città di Bari, come quella dei Marinai, dei Bersaglieri, dei Paracadutisti e l’Associazione Carabinieri. Particolare risalto ha avuto il vessillo della Sezione Lagunari di Roma scortata da Paolo Pellegrini. 

Fratelli… al fronte

«Mio padre, Francesco Anelli, professore di liceo, umanista e saggista, volontario nella Grande Guerra nell’arma dei Bombardieri, classe 1898, fiero di avere in me un figlio ufficiale di Artiglieria da Montagna (63º Corso Auc, 1971/1972), mi affidò prima di morire, tutto quello che atteneva al “pensiero militare” e la fitta corrispondenza, dal dopoguerra agli anni ’80, con i compagni d’arme. Persone semplici ma di elevato senso civile e militare.

La Bulgaria nell’Ifms

Dal 7 al 10 settembre scorso Innsbruck (Austria) ha ospitato il 31º Congresso della Federazione Internazionale Soldati di Montagna (Ifms), con la presenza di dieci delegazioni: assente giustificato solo il Montenegro, attualmente in fase di riorganizzazione della sua Associazione. I lavori del Comitato esecutivo e dell’Assemblea generale, sotto la guida del segretario Renato Genovese, sono stati intensi. 

Dopo le lacrime, guardare al futuro

Quaranta. Tanti sono gli anni che separano due storie. Storie di morte, distruzione, lacrime e voglia di rinascere. Quarant’anni che vanno dal Friuli all’Italia Centrale, passando per L’Aquila e l’Emilia, impastati di dolore ma anche di solidarietà e di quella spinta creativa che appartiene al genio italiano.

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