Un invito dalla Russia
In questi giorni ho ricevuto un messaggio da Tamara Jacusefa Petronna da Rossosch (Russia), dice che ci aspetta al suo paese, lancia un appello e saluta tutti gli alpini che hanno lavorato alla costruzione dell’Asilo “Sorriso”, per l’amicizia creatasi duranti i lavori.
LA SPEZIA – Dalla montagna al mare
La Sezione di La Spezia ha partecipato alla terza edizione del Family Day che si è svolta a Le Grazie di Porto Venere. L’organizzazione è stata curata dalla “Asd vertical bike team Montecroce” con il patrocinio del Comune di Porto Venere. Il nucleo di Protezione Civile Ana è intervenuto con la sua squadra alpinistica oltre a quattro operatori generici.
Il raduno del Cividale
Il 21º raduno del btg. Cividale, promosso dall’Associazione “Fuarce Cividât” unitamente alla Sezione di Cividale, verrà organizzato nella data più prossima alla Festa di Corpo, in memoria delle eroiche giornate dei combattimenti di Quota Cividale, sul fronte del Don, nel gennaio 1943.
Quei post sui social
Carissimo direttore, sono un associato in pensione che passa una mezz’oretta al giorno su Facebook. Purtroppo rilevo che, molto spesso, soci che nell’immagine di profilo si presentano con il cappello alpino in testa, postano commenti poco lusinghieri nei confronti di personaggi politici che ricoprono importanti posizioni istituzionali (Presidente della Camera, primo ministro, ex Presidente della Repubblica, ecc.).
Il Pasubio merita una visita
Con alcuni cari amici alpini decidiamo di trascorrere tre giorni sul Monte Pasubio. È stata una esperienza indimenticabile. Ripercorrere la “Strada delle 52 gallerie”, inoltrarsi lungo le trincee, salire ai Denti, cima Palon dove ogni roccia, ogni sasso raccontano quali grandi sofferenze hanno patito i soldati dei due eserciti.
L’Adunata su Rai Italia
Le scriviamo dalla Sezione Sud Africa con un suggerimento, che potrebbe essere interpretato anche come una gentile richiesta. Non solo in Europa, ma anche in America, in Australia ed in Sud Africa ci sono Sezioni Ana. Questi continenti ricevono Rai Italia, un canale speciale dedicato agli italiani all’estero, ma anche volto a far conoscere l’Italia al mondo.
Primo campionato
Si è svolto in Val Seriana (Bergamo) il primo campionato delle Unità cinofile da soccorso (Ucs) dell’Ana organizzato dal Nucleo Argo della Sezione di Bergamo. Una prima volta che ha messo in evidenza la sintonia tra cane e conduttore, grazie anche alla partecipazione di una cinquantina di unità. Debutto con la prova libera sui vari campi delle unità sezionali e, a seguire, sorteggio per l’assegnazione dei numeri di pettorale consegnati poi ai concorrenti.
Le opportunità di un videogioco
Mi chiamo Marco, ho 27 anni e gioco ai videogiochi da quando ne avevo 5. Vi scrivo in merito alle parole riportare sul corriere.it del Presidente Sebastiano Favero, il quale lamentava la presenza di una mappa del videogioco “Battlefield 1” ambientata sul Monte Grappa. Cito: «Ovvio che sono contrario ad una cosa del genere, non ci sembra affatto il caso di trasformare un luogo sacro in un videogioco. Il Monte Grappa dovrebbe essere ricordato per il sacrificio di chi ha combattuto ed è morto lassù, dall’una e dall’altra parte, e non quindi essere riportato d’attualità in questo modo, con gente che spara e uccide, con sangue ovunque.
REGGIO EMILIA – Un segno indelebile
Il monumento al Beato don Carlo Gnocchi è stato inaugurato a Montecchio Emilia, sotto uno splendido sole, alla presenza di molti alpini e Associazioni d’arma provenienti dall’Emilia, dal Veneto e dalla Lombardia. Numerose le autorità civili e militari e i rappresentanti della fondazione don Gnocchi con alcuni ex allievi. Don Carlo fu cappellano militare degli alpini in Albania e poi in Russia durante la Seconda Guerra Mondiale.
Trafojer: le gesta del fiero bergamasco
Tra i protagonisti della battaglia per la Trafojer, ci piace ricordare Giacomo Pesenti: bergamasco della più bell’acqua, che partì volontario appena diciottenne per arruolarsi negli alpini. Le circostanze e le sue qualità fisiche e morali, fecero sì che “ol Giacumì”, come lo chiamavano gli amici, da semplice operaio che era, diventasse un abile alpinista, un roccioso soldato di montagna capace di affrontarne tutte le insidie e insieme di vincere il piombo nemico.
Un ricordo di naja
Ho appena finito di leggere la missiva di Massimo Marchesotti ricordante don Brupon e i cori alpini, diventati tutti ora celebri e celebrati.
Sotto il cappello alpino
È con orgoglio che voglio portare alla sua attenzione e a quella dei lettori la collaborazione tra il Comune di Schio e gli alpini. Nel mese di ottobre a Schio, a palazzo Fogazzaro, è stata allestita la mostra, dal titolo “Gli Alpini nella Grande Guerra”, con un percorso guidato, illustrato da una serie di pannelli riguardanti le zone di guerra e le montagne dove gli alpini hanno combattuto.