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giovedì, 22 Maggio 2025

Il coraggio non trema

A cavallo fra Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche, sta la parte nascosta dell’Italia più colpita dal sisma del 24 agosto 2016. Amatrice, Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto e le loro tantissime frazioni hanno subito danni gravi, risultando in gran parte rase al suolo. Una notte tragica nel racconto di un testimone. «Siamo stati svegliati in piena notte da quella terribile, singola scossa, e siamo vivi per miracolo», mi racconta Stefano Piergiovanni che era ad Arquata del Tronto con sua moglie Lidia e le sue figlie Monica e Ludovica.

BRESCIA – Sul Maniva per fare memoria

L’operazione Maniva è nata per “fare memoria”, missione assunta dall’Ana a tutela del patrimonio storico del nostro Paese, a vantaggio soprattutto delle nuove generazioni. Si tratta del restauro dei manufatti della Grande Guerra nella zona dell’omonimo Passo, in Alta Valle Trompia. L’iniziativa è della Sezione di Brescia, in collaborazione con quella di Salò (sul territorio della quale si trovano alcuni dei siti interessati), a cui hanno aderito direttamente o come patrocinatori, il Dipartimento di Ingegneria dell’Università di Brescia, il Sistema dei Beni culturali e ambientali, la Comunità montana della Valle Trompia, l’Ateneo, la Provincia e la Prefettura di Brescia, il Comitato provinciale di coordinamento per il Centenario della Grande Guerra e i Comuni di Collio, Bovegno e Bagolino.

Alla ricerca dello zio Giovanni

Tutti lo chiamano Gianni, ma il suo vero nome è Giovanni, in memoria dello zio alpino caduto sull’Ortigara. Ed è proprio qui, sulle pendici del Monte simbolo degli alpini che Gianni si trova il 15 maggio del 2006. Da un poggio vicino alla chiesetta del Lozze il suo sguardo scruta le pietraie della montagna, intento a cercare un punto che tante volte aveva immaginato, ma mai trovato: il luogo dove riposano i resti di suo zio. 

Si può fare di più

La scuola, luogo educativo per eccellenza, rappresenta da sempre il terreno naturale per trasmettere alle nuove generazioni i nostri valori. Questa consapevolezza unita al progressivo e crescente impegno di molti di noi nell’interagire con ragazzi e insegnanti in maniera sempre più organica, hanno contribuito a considerare il rapporto scuola-alpini come un obiettivo prioritario per il nostro futuro associativo.

CANADA – Un ricordo del mio papà alpino

Mio padre Silvestro Di Donato, classe 1882, reduce della Grande Guerra, all’età di 22 anni si trovava in America quando ricevette la notizia della morte di suo padre per un incidente sul lavoro. Venne quindi esonerato alla leva perché orfano e dichiarato capo famiglia di altri due fratelli e tre sorelle. Per quasi dieci anni dovette lavorare per aiutare mia mamma e i fratellini più piccoli.

NOVARA – Gioia e orgoglio per la nuova baita

Dopo settimane di intenso lavoro è finalmente arrivato il gran giorno dell’inaugurazione della nuova baita. Abbiamo avuto il piacere di salutare, uno dopo l’altro, tutti gli ospiti intervenuti tra i quali, oltre alle vicine Sezioni di Biella, Acqui Terme e Casale Monferrato, anche quelle dell’Australia e del Sud Africa, i Gruppi della nostra Sezione e quello gemello di Paspardo, la Protezione Civile della Sezione di Novara, il Gruppo cinofilo di Soccorso Laika e i ragazzi che hanno partecipato al campo scuola “Anch’io sono la Protezione Civile”. Tutti gli alpini, gli amici e i loro familiari. 

TORINO – Longarone e Nichelino, amicizia alpina

In occasione dell’inaugurazione della nuova sede del Gruppo di Longarone si è formalizzato il gemellaggio con il gruppo alpini di Nichelino, Sezione di Torino (nella foto). Un percorso di crescita dei comuni valori alpini e il ricordo della terribile tragedia del 1963, sono alla base dei rapporti di amicizia, solidarietà e fratellanza tra le due realtà; inoltre la sede di un gruppo alpini rappresenta un’oasi di serenità e amicizia per l’intera comunità. La Messa e la deposizione di una corona al monumento ai Caduti, alla presenza dei gagliardetti di tutta la zona, le note dell’Inno di Mameli, del Piave e del Silenzio hanno reso emozionante la cerimonia. Il taglio del nastro per inaugurare la nuova sede, alla presenza delle autorità locali, ha dato il via alla festa alpina che è proseguita fino a sera. Una giornata carica di emozioni, ricordi e buoni propositi. 

Senza barriere

I volontari della Protezione Civile dell’Ana sono particolarmente soddisfatti per il riconoscimento arrivato, alla fine di novembre, dal sindaco di Asti per quanto compiuto durante la recente Adunata nazionale nella città piemontese. Per tradizione, i volontari di Pc dimostrano il loro spiccato senso di solidarietà realizzando, ogni anno, interventi di natura ambientale e sociale da donare alla città che ospita l’Adunata.

CANADA – Cuore di nonno e di alpino

La festa canadese dei nonni è stata l’occasione per gli alpini del Gruppo Centro di Toronto, capeggiato dal Capogruppo Danilo Cal, di organizzare un ritrovo a cui hanno partecipato 200 nonni e 50 nipoti. Durante il pranzo si sono svolte le premiazioni per il nonno e la nonna più anziani e più giovani: il nonno più anziano è ancora una volta il nostro socio alpino reduce Rinaldo Bartolini, il più giovane Arturo Magnaguagno.

La storia a fumetti

Da molti gli anni gli alpini della Protezione Civile della Sezione di Treviso, coordinati da Sergio Furlanetto, curano il ripristino e la manutenzione del museo all’aperto sul Lagazuoi. Dapprima le gallerie del Lagazuoi collaborando con il Comitato Cengia Martini-Lagazuoi e successivamente i manufatti sul Sasso di Stria, il contrafforte che sosteneva la linea difensiva austriaca al Passo di Valparola. Nei tanti anni trascorsi, è stato possibile recuperare e ripristinare le postazioni italiane e austriache realizzate durante la Grande Guerra.

Riuniti per crescere

L’opportunità di formare e informare i volontari sulle numerose tematiche di Protezione Civile, in primis la gestione del sisma che ha interessato l’Italia Centrale e che continua a tenerci operativi, ha suggerito un nuovo incontro a Casale Monferrato (Alessandria). Aver scelto la città di un territorio appartenente al 1º Raggruppamento è il frutto di una decisione ponderata che mira a bilanciare le diverse riunioni che si sono tenute a Motta di Livenza (Treviso) nel 2015.

Inizia la ricostruzione

«Questa costruzione è la prima in assoluto che viene realizzata nella comunità di Arquata dopo il sisma del 24 Agosto 2016», afferma commosso il sindaco Aleandro Petrucci mentre ricevere le chiavi della nuova scuola. L’evento ha naturalmente un significato particolare, quale forte auspicio per nuove iniziative che si svilupperanno. Ha ringraziato la Fondazione Rava che ha contribuito a sostenere l’iniziativa dal punto di vista economico e in particolare gli alpini che «hanno accettato l’impegno di realizzare tutte le infrastrutture e non ci hanno mai abbandonato: non c’è stato vento o pioggia che li abbia fermati». 

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