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giovedì, 29 Maggio 2025

Monumenti eterni

Il più profondo e commovente discorso pronunciato per celebrare i Caduti per la Patria è senza dubbio quello tenuto ad Atene 2.500 anni fa. Nel 430 a.C. lo stratega Pericle si rivolge ai cittadini ateniesi con un epitaffio che passa alla storia e che noi conosciamo perché riportato dallo storico Tucidide ne “La guerra del Peloponneso”. Vale la pena di riprenderne qualche passo. Dice l’eminente politico greco riferendosi ai soldati caduti per la difesa e la grandezza di Atene che essi: «Furono uomini capaci di osare, consapevoli dei loro doveri, animati nel loro agire da un vivo senso dell’onore». 

Al Contrin il 24 giugno

Alla fine di giugno si rinnova l’immancabile appuntamento al rifugio Contrin in Marmolada per il 35º raduno. La cerimonia, accompagnata dalla fanfara alpina Monte Zugna di Lizzana, inizierà alle ore 11,15 con l’alzabandiera, gli onori al Labaro dell’Ana e l’omaggio al cippo del capitano Andreoletti; seguiranno gli interventi delle autorità e la Messa. Alle 12,30 rancio alpino al rifugio. 

Il logo è nostro!

Nella pagina del Secolo del 3 aprile trovo la segnalazione di un’associazione che dichiara di condividere i valori del’Associazione Nazionale Alpini, cui mi onoro di apparte nere. Chiunque condivide i nostri valori è ben visto, e auguro a valori alpini le migliori fortune, che però vanno raggiunte senza usare il nostro logo che è nostra proprietà e non può essere utilizzato da nessun altro. 

Dove si respira alpino

Quando avremo tra le mani questa copia de L’Alpino, gli occhi e il cuore saranno immersi nell’aristocratica bellezza della terra trentina. Ed avremo l’impressione di trovarci a casa, grazie all’operosa ed elegante accoglienza della sua gente. È l’indole tenace, senza i fronzoli delle chiacchiere, di gente abituata a competere con la terra, per procurarsi i mezzi di sostentamento e intenta ogni giorno a domare il territorio per renderlo ospitale.

AOSTA – Natale alpino a Saint-Pierre

Come avviene da diversi anni alpini, alunni, insegnanti, amministratori di Saint-Pierre si incontrano prima di Natale per gli auguri: quest’anno si sono dati appuntamento nell’aula magna della Scuola Primaria “Abbè Cerlogne”. Dapprima un pensiero a chi sta vivendo momenti di difficoltà con la donazione di un guidoncino alla onlus di Pistoia “Dinamo Camp” che segue i ragazzi dai 6 ai 17 anni. Poi un ricordo per il generale Luigi Morena, “andato avanti” nel 2017, tesserato del Gruppo che ogni anno andava nelle scuole e incontrava i ragazzi per spiegare loro perché non si devono fare più guerre.

Il Giorno dimenticato

Egregio direttore, ogni anno il 26 gennaio l’Ana ricorda, commemora e celebra in grande stile la battaglia di Nikolajewka: bene, è cosa buona e giusta! Il caso vuole che il 27 gennaio ricorra la Giorno della Memoria (per commemorare le vittime dell’Olocausto, ndr) e, in questo caso, da parte dell’Ana c’è un silenzio assordante. 

Una vita da film

Molti sanno che Walter Bonatti, leggenda dell'alpinismo e non solo, ha svolto il servizio militare nelle Truppe Alpine, ma pochi che è stato socio dell'Ana per decenni. Iscritto sessant'anni fa, dal 1958 fino al 2011, anno della sua morte, al Gruppo di Semonte, frazione di Vertova (Bergamo). Bonatti nacque a Bergamo nel 1930, si trasferì poi con la famiglia a Monza, ma negli anni della Seconda Guerra Mondiale, per sfuggire ai pericoli conseguenti ai bombardamenti degli stabilimenti siderurgici della zona, traslocò con la mamma a Semonte, presso la casa di una zia. Frequentò le scuole medie presso la Casa del Fanciullo dell'ordine di Malta con sede a Gazzaniga.

Le tre “M…”

Spettabile redazione, alla vigilia di due importanti manifestazioni a Trento, la 91ª Adunata degli Alpini in maggio e il Dolomiti Pride in giugno, un tale che si professa alpino, in seguito ai commenti suscitati dalle motivazioni della scelta del Governatore, ha voluto precisare che è doveroso non confondere la cioccolata con la m.... Al riguardo, mi sono sentito in dovere di inviare il seguente testo ai tre quotidiani trentini: «Chiedo ospitalità per intervenire su alcune espressioni riportate dalla stampa locale in questi giorni, in merito alle due manifestazioni che si terranno a Trento nel maggio e giugno prossimi. 

In partenza per il Libano

Dopo due anni gli alpini tornano in Libano. Nel maggio del 2016 la brigata Taurinense era stata impegnata per sei mesi nel Paese dei Cedri, oggi tocca alla Julia, salutata ufficialmente lo scorso 6 aprile a Udine, nella splendida cornice del chiostro cinquecentesco della caserma Di Prampero, sede del Comando brigata. Gli alpini in congedo, sempre vicini a quelli in armi in queste occasioni, erano presenti con il Presidente nazionale Sebastiano Favero, il suo vice Alfonsino Ercole e alcuni consiglieri nazionali che hanno scortato il Labaro, mentre le penne nere delle Sezioni, presenti con numerosi vessilli, erano schierate accanto ai reparti della Julia. 

CUNEO – Suoni e parole

Al teatro Toselli di Cuneo, la fanfara della brigata Taurinense ha presentato “Ta-pum, suoni e parole dalla Grande Guerra”. La fanfara, magistralmente diretta dal maresciallo maggiore Marco Calandri, anche autore di pregevoli arrangiamenti, è stata accompagnata dalla voce narrante di Luca Occelli, attore cuneese che ha frequentato l’accademia teatrale Toselli di Cuneo e la scuola del teatro Stabile di Torino, diretta da Luca Ronconi.

Giornali che passione

Cosa c’è dentro i nostri giornali? La domanda potrebbe quasi apparire banale, tanto da chiedersi se valesse la pena di dedicarle la ventiduesima edizione del Cisa (il Convegno itinerante della Stampa alpina), che si è tenuta a Trieste. Ma nelle nostre testate (sono 175 quelle sezionali e di Gruppo, oltre, naturalmente a L’Alpino) c’è davvero tutto il mondo delle penne nere, con la sua passione, la sua lunga storia, la voglia di modernizzarsi e, perché no, con qualche eccesso di ingenuità. Un universo che merita di essere esplorato e conosciuto nella sua pienezza, dalle origini.

Un bel Cisa

Caro don Bruno, rientrato alla base dopo le belle giornate di Trieste, lieto dopo Biella di aver partecipato per la seconda volta al Cisa, desidero innanzitutto congratularmi con te per la professionalità e decisione con cui hai condotto il convegno. Complimenti!

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