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sabato, 3 Maggio 2025

LA GRANDE GUERRA SULLA MARMOLADA

Il mistero dei 15 fanti di Forcella V Sulla Marmolada, a quota 3.000 metri, si nasconde uno degli ultimi segreti della Grande Guerra combattuta sulle Dolomiti. Nelle prime ore del 26 settembre 1917, a Forcella Vu, gli austriaci fecero esplodere una potente mina che travolse il ten. Flavio Rosso ed altri 14 fanti della brigata Alpi (51º e 52º reggimento). La loro sorte resta tutt’oggi avvolta nel mistero, sepolti lassù o altrove, non fecero ritorno a casa.

TRA LE PIEGHE DI UNA VITA

La vita del tenente Ubaldo Ingravalle, nonno materno dell’autore Sergio Boem (classe 1964, 5° Alpini) appassionato di storia, alpinismo e ambiente. L’autore racconta la storia dei dimenticati uomini del btg. Valcamonica attraverso documenti d’archivio e familiari, trovati tra le carte di casa e combinati a testimonianze, ricerche e visite nei luoghi della memoria. Una vicenda personale che si intreccia con i grandi avvenimenti nazionali e internazionali, una piccola storia capace di raccontare il Novecento, le due guerre, la repubblica di Salò, le foibe e l’esodo giuliano dalmata.

LA STORIA (QUASI VERA) DEL MILITE IGNOTO

Raccontata come un’autobiografia Storico per mestiere, narratore per passione, Emilio Franzina cammina in equilibrio tra storia e letteratura. Attingendo a una miriade di documenti del periodo 1914-18, ricostruisce a modo suo - di certo non arbitrario - la biografia di un soldato morto nella grande guerra e mai identificato. Dall’unione dei frammenti di vita vissuta, disseminati in una sconfinata mole di lettere, autobiografie e resoconti ufficiali raccolti in anni di ricerche, compone come in un puzzle la storia verosimile di un combattente, raccontata attraversando tutte le fasi dello sforzo bellico compiuto dall’Italia. Dopo aver portato più volte a casa la pelle da valoroso, due volte decorato, il suo soldato sconosciuto muore da ignoto non in battaglia, ma fuggendo il 23 ottobre 1918 da una casa di piacere del Montello per salvare da un bombardamento nemico una ragazza che si era innamorata di lui.

GRANDE GUERRA GRANDE FAME

Da sempre, nelle guerre, la fame è stata una potente arma. Napoleone, che di battaglie e di Campagne di guerra ne sapeva qualcosa, scrisse: “Per gli stomaci vuoti non esistono né obbedienza, né timore”. Il conflitto mondiale 1914-1918 non fece eccezione. Per tutti i paesi belligeranti divenne chiaro che le condizioni di vita generali sarebbero peggiorate: vennero introdotti i razionamenti alimentari, le tessere, i bollini, le requisizioni, gli ammassi. Soffrirono i soldati al fronte, ma patirono soprattutto i civili, i più deboli.

DIARIO E MEMORIE DI UN COMBATTENTE DELLA GUERRA 1915-1918 DELLA CLASSE 1899

Nelle pagine di questo diario sono narrati i fatti d’arme del soldato Emilio. Il racconto è esposto con semplicità e ripercorre i sentimenti e le angosce della vita in trincea, il tutto alleggerito da “quadretti” di deliziosa fattura. Ci sono certo delle imprecisioni grammaticali, ma lo stesso Emilio, nella prima pagina del suo diario, chiede ai lettori di essere indulgenti, perché “…a scuola ci sono andato poco”. Lo dedica ai figli e ai nipoti, per meditare e trarne insegnamento.

CRISTALLI DI MEMORIA

Incontri di vite nei riflessi del tempo Una coppia di alpinisti alle prime armi ripercorrono le montagne teatro della Grande Guerra. Ritrovano un diario perduto tra i ghiacci del San Matteo durante l’omonima battaglia, un documento che rievoca una vicenda d’amicizia, di sofferenza, di giovinezza, di morte... Attraverso l’intreccio tra passato e presente, tra storia e finzione letteraria, la straordinaria figura di Arnaldo Berni – “il capitano sepolto nei ghiacci” del San Matteo – torna a parlarci, a distanza di un secolo. Lo fa per aiutarci a non dimenticare, al di là di ogni personale o collettiva sconfitta, il senso ultimo del nostro essere uomini.

DIARIO DI BORDO

Il capitano e alpino Luciano Premoso da Udine ci parla in modo avvincente del suo giro del mondo in barca a vela con il due alberi “Jancris”. Questo è il suo “libro di bordo”, il diario della sua avventura durata sei anni, dal 1985 al 1991. C’è tutto: i suoi sogni, Capo Horn, i pericoli, la buona fortuna, ma anche le delusioni e gli insuccessi. Nel suo peregrinare sugli oceani non sono mancati gli incontri con gli alpini d’oltremare.

IL MONUMENTO ALLA BATTERIA MASOTTO E ALLE BATTERIE SICILIANE

Adua 1° marzo 1896 Il monumento alla Batteria Masotto, realizzato nel 1899, è il ricordo che la città di Messina volle erigere – grazie a una grande raccolta fondi cui partecipò anche la città di Catania - per non dimenticare quei siciliani che, a causa della politica colonialista dell’allora Governo Crispi, partirono da Messina per andare a morire ad Adua il 1° marzo 1896. Scopo di questo volume, realizzato sotto l’egida dell’ANA, è riscoprire il contesto storico e le motivazioni che spinsero un’intera città a mobilitarsi per conservare la memoria di questa tragedia. Grande merito ai luoghi della memoria, perché chi ha visto la guerra non può che amare la pace.

VALDOBBIADENE – LA GRANDE GUERRA Il diario di Maria Egizia Pivetta

È la stampa del diario di una bambina di nove anni, profuga con la sua famiglia durante l’invasione austro-tedesca del 1917- 1918. Un libriccino, trovato tra le cose di famiglia di Bellini, che ha rinnovato ricordi e avvenimenti della fanciullezza. Leggere le sensazioni ed i pensieri di una bimba che è vissuta in una tragica situazione e che ha dovuto crescere in fretta è qualcosa che induce a riflettere sul dramma della guerra. Il testo è arricchito da fotografie d’epoca che testimoniano la distruzione di Valdobbiadene e il grande impegno profuso dalla popolazione per la ricostruzione nell’immediato dopoguerra. Completano l’opera cenni storici e testimonianze.

ALPINI

I celebri canti degli alpini rivisitati in chiave jazzistica «…Senza scalfire il modo di cantare la montagna, le sue tradizioni e la sensibilità alpina, in questo CD i canti vengono proposti con uno spirito mai espresso prima: lo spirito del jazz. Qui si propone un’evoluzione che dovrebbe incantare le giovani generazioni con i temi che hanno commosso i nostri Padri e che giorno per giorno vengono dimenticati. Ben venga dunque l’ebbrezza di questa proposta che rompe la monotonia dei giorni, che intona la speranza». Bepi De Marzi

ALPINI IN COPERTINA

È la storia delle Penne Nere nella “Domenica del Corriere”, dal 1899 - anno di nascita del periodico - al 1971. Le belle illustrazioni di Achille Beltrame e di Walter Molino, pubblicate sul popolarissimo periodico, hanno contribuito a veicolare nel Paese l’immagine positiva degli alpini, rendendo visibili, con grande efficacia comunicativa, la suggestione della montagna, l’ardimento delle scalate, gli eroismi delle conquiste, la tenacia nelle battaglie. Il lavoro è stato reso possibile da Paolo Scavarda, artigliere alpino di Mazzè (Torino) che per anni ha ricercato tutte le 113 tavole dedicate agli alpini. La raccolta è a disposizione delle sezioni ANA interessate scrivendo a paolo.scavarda@virgilio.it

BOZZETTI Manifesto – Medaglia – Annullo Adunata di Pordenone 2014

Renato Valentini (“alpino editore”, come lui ama definirsi) ha confezionato il volume che raccoglie tutti i bozzetti che hanno partecipato al concorso per la scelta del manifesto e della medaglia dell’87ª Adunata di Pordenone. La seconda parte del volume è dedicata alle medaglie e ai manifesti ufficiali di tutte le Adunate a partire dal 1920, con qualche notizia storica sulla nostra Associazione – regolamento e statuto compresi – e alcune curiosità. Non mancano delle belle foto scattate in occasione del 20° dell’Asilo Sorriso a Rossosch.

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