I papà del "Trentatrè"
Il nostro inno è stata una delle prime canzoni che ho imparato. Mio papà lo intonava di ritorno dalle gite in montagna, mia mamma e noi fratelli, tutti assieme, davamo il nostro contributo. Era l’inno degli alpini, lo cantavamo con orgoglio e questo bastava. La curiosità di saperne di più è nata in seguito, ma le notizie sono sempre state poche e contraddittorie finché lo scorso anno un alpino di Vercelli chiede un incontro, dice di avere notizie sul Trentatré e per una di quelle coincidenze inspiegabili, vengo incaricato di ascoltarlo.
MONZA – Il piastrino ritrovato
Nel 2013 due alpini motociclisti, Aldo Bergoglio, capogruppo di Brozolo-Robella (sez. di Torino) e Massimo Rubeo della sezione di Biella, nel 70° dalla Campagna di Russia, decidono di viaggiare, a cavallo delle loro due ruote, ripercorrendo le tappe dell’epopea alpina: Rossosch, Nikolajewka, Nowo Kalitwa. Durante il viaggio incontrano il prof. Morozov che consegna loro un piastrino appartenuto ad un alpino. Al ritorno in Italia inizia la ricerca dei parenti e si scopre ben presto che il proprietario del piastrino è ancora vivo! È l’alpino Giovanni Polli, classe 1920. Durante la Campagna di Russia era con il 9° Alpini, btg. Val Cismon.
Con l’Esercito a Padova
L’esercitazione di protezione civile “Galileo 2014” è stata la prima grande esercitazione che si svolge a Padova e che vede l’attivazione in forma congiunta del sistema di protezione civile territoriale e degli assetti militari dell’Esercito italiano su un articolato scenario operativo. Dal brillamento di ordigni bellici, all’allagamento di vaste zone abitate, squadre di volontari e strutture civili e militari si sono messi alla prova dal 19 al 21 giugno scorso, simulando una grave emergenza.
Incontrare la montagna
Sono trentacinque i giovani bergamaschi che hanno accettato di mettersi in gioco per un periodo di due settimane alla caserma Cantore del 6° reggimento Alpini di stanza a San Candido. Il primo giorno è iniziato con una lezione, quasi un ritorno in classe, utile per affrontare i giorni successivi. L'attività fisica è iniziata l'indomani, con una bella scarpinata sopra Braies, al rifugio Vallandro, a quota 2.040, dove ad attendere i giovani bergamaschi c’erano gli alpini della compagnia comando del 6° reggimento. Hanno predisposto un campo base per le attività del reparto che ha ingrossato le proprie fila con altri alpini rientrati dal monte Specie: erano lassù in occasione della festa del Reggimento, accompagnati dal loro comandante, il colonnello Luigi Rossi e dal comandante delle Truppe alpine, gen. C.A. Alberto Primicerj.
Cengia Martini: uomini d’oro
Il verde è ormai padrone delle alture che circondano i centri abitati. Sfumature smeraldine si inseguono, s’accendono nei toni in un continuo alternarsi tra pascoli e larici e cembri profumati. Sul fitto tappeto d’erba, piccoli capolavori miniati, saturi di colore. Sono i fiori di montagna. E poi, loro: giganteschi monoliti di dolomia che affiorano dai prati, bianchi nella luce delle ore centrali, grigi e cupi addirittura spettrali durante i temporali estivi. Arancioni quasi rossi, come coralli marini all’imbrunire. Questa terra appartiene alla Ladinia e al Cadore, è la conca ampezzana incorniciata dal Cristallo, dal Sorapis, dalla Croda del Lago e dal Nuvolao.
Raduno sezioni ANA in Australia
Si terrà al Fraternity club di Wollongong, il 4 e 5 ottobre, il 29° raduno degli alpini d’Australia. Questo il programma dei soli due giorni del raduno, poiché nei giorni precedenti non sono previste escursioni organizzate.
TREVISO – Incontro a sorpresa
Il gruppo di Zero Branco ha organizzato un sorprendente, quanto inaspettato, incontro tra due commilitoni che non si vedevano dal lontano 1976. Una sorpresa per il socio Amedeo Sottana, classe ’54, che ha fatto la naja a Gemona proprio nel 1976. Si tratta di uno dei sopravvissuti del terremoto del Friuli, rimasto sotto le macerie della caserma “Goi-Pantanali”. Uno dei suoi salvatori, il ten. Angelo Del Bianco, lo ha cercato e, dopo tanti anni, è riuscito a raggiungere il suo capogruppo Adriano Barbazza e a chiedere informazioni su Amedeo.
BASSANO DEL GRAPPA – Note di solidarietà
Nel 1991, in occasione dell’Adunata nazionale di Vicenza, venne organizzata a Bassano del Grappa la 1ª rassegna di cori alpini e il teatro Astra fu letteralmente preso d’assalto. Da allora la rassegna viene riproposta ogni anno ed è curata dal coro sezionale “Edelweiss ANA Monte Grappa”, diretto da Massimo Squizzato, a nome della sezione di Bassano e dell’amministrazione comunale. I cori che partecipano non sono mai gli stessi, in tal modo il pubblico ha la possibilità di ascoltare generi musicali diversi, fedeli alle tradizioni alpine. Ma l’elemento più importante rimane lo spirito della rassegna, da sempre rivolto alla solidarietà.
Parola di reduce
Occhi azzurri, sguardo fiero, sorriso franco. Appena lo si incontra si capisce tutto. Il peso dei 97 anni lo frena nel fisico ma la lucidità, lo spirito e l’eleganza d’un uomo d’altri tempi, quelle l’età non le ha scalfite. Il tenente Luigi Morena, oggi generale di Corpo d’Armata, a Monte Marrone c’era e con i suoi alpini del battaglione “Piemonte” ha concorso a scrivere una delle più importanti pagine della Guerra di Liberazione e della nostra storia. Il corso degli eventi, degno di uno splendido romanzo, inizia quasi un secolo fa in un piccolo borgo di montagna in provincia di Cuneo.
Monumenti viventi
“Gesù dov’eri? Dov’eri settant’anni fa? Dov’eri quando i reduci erano in Russia a 19, 20 anni?”. Con queste parole don Alberto Casella, cappellano della sezione di Imperia, ha aperto l’omelia, alla Messa celebrata in occasione del 65° raduno nazionale al Colle di Nava, il 6 luglio scorso. “Non ho risposte – ha continuato don Casella – ma vi leggo le parole di chi ha vissuto sulla propria carne quei momenti”.
Esempio perpetuo
Le toccanti parole del Signore delle cime, intonate dagli alpini alla Colonna Mozza, si spandono per le trincee, i camminamenti e lo splendido vallone dell’Agnellizza, luoghi che un secolo fa odoravano di morte e in cui dominava il cupo suono del “ta pum”. Alpini, bersaglieri, fanti, in migliaia, ragazzi di nemmeno vent’anni affrontavano i loro coetanei, un po’ più biondi, gli occhi un po’ più azzurri, ma con le stesse speranze e aspettative. Uguali nell’onore e nella dignità con i quali hanno affrontato l’estremo sacrificio.
TORINO – Buon compleanno “Veja”!
Si sono svolte a Lanzo Torinese le celebrazioni per il 94° di fondazione della sezione ANA di Torino - chiamata “La Veja” perché è la prima nata - e il 90° di fondazione del locale Gruppo alpini. La giornata uggiosa non ha scoraggiato i numerosi partecipanti, che hanno invaso il capoluogo delle Valli di Lanzo. Le cerimonie hanno preso avvio con gli onori al pluridecorato vessillo della sezione di Torino, scortato dal presidente Gianfranco Revello e dal consiglio sezionale. L’alzabandiera e la deposizione della corona al monumento dei Caduti di tutte le guerre hanno preceduto la sfilata per le vie del centro cittadino, aperta dalla fanfara sezionale “Montenero”.