No ai politici
Approvo quello che è stato scritto da Perforato nel numero di giugno e da Moglia, nel numero di luglio, nelle pagine delle “Lettere al direttore”: no ai politici attorno al Labaro dell’ANA.
UDINE – Alpini in rock
Quale legame c’è tra gli alpini e la musica rock? Apparentemente nessuno, ma se il rock serve ad aiutare gli altri, incarna perfettamente lo spirito alpino. Questo è il pensiero del gruppo di Udine Sud che da tre anni organizza una kermesse musicale, animando il tranquillo quartiere Baldasseria. Nel 2014 la beneficiaria dei proventi raccolti è stata l’Associazione “Luca” onlus che offre sostegno economico, psicologico e logistico alle famiglie con bambini malati di tumore.
Il Papa in copertina
Bella la foto in copertina del nostro caro giornale. C’è il Papa sorridente, c’è il cappello alpineggiante, quello adatto per il carnevale, ma non è ritratto il cervello del proprietario del cappello, del fotografo e di chi ha pensato di mettere la foto in copertina. Tre cervelli in sintonia. Bella l’idea del batuffolo pronto a testimoniare il dileggio, ma utile in casi di emergenza. Ad esempio nel caso di un attacco di emorroidi.
BELLUNO – Una manciata di terra per ricordare
Furono oltre novantamila i soldati italiani morti e dispersi nella Campagna di Russia tra il 1941 e il ’43. Con una toccante cerimonia a Canale d’Agordo (Belluno), quei ragazzi, idealmente, sono tornati in Patria. Una teca con sette barattoli contenenti la terra proveniente da alcune località della Russia - raccolta dai soci del gruppo di Castiglione d’Adda - è stata collocata nel “Giardino della Memoria” di Canale d’Agordo, realizzato da Giovanni Fontanive a ricordo dei soldati agordini morti e dispersi nella Campagna di Russia.
In breve – nov 2014
Notizie in breve.
AOSTA – Addio alla Testafochi
Il gen. Antonio Maggi, comandante del Centro Addestramento Alpino, ha consegnato le chiavi della caserma Testafochi al presidente della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Augusto Rollandin. L’atto simbolico ha segnato il passaggio di proprietà della struttura destinata ad accogliere l’Università della Valle d’Aosta, e ha sancito la fine della storica caserma di Aosta che ebbe inizio nel lontano 1887 con la costruzione della “caserma alpina” al Plot, l’antica piazza d’armi cittadina.
Che spettacolo a Monza
Verrà da dire che i raduni, come le Adunate e le feste di gruppo siano tutti uguali. Vero. Poi ogni volta c’è qualcosa in grado di stupirti, di emozionarti ancora. Come l’incanto di Villa Reale a Monza che guarda ai suoi giardini stracolmi di penne nere delle terre di Lombardia ed Emilia Romagna, insieme per il raduno del 2° raggruppamento. Domenica 19 ottobre è stata la giornata culmine, il gran finale di un programma iniziato mesi prima intessuto di conferenze e spettacoli capaci di coinvolgere personalità illustri dell’Associazione, delle Forze Armate e del giornalismo italiano oltre ai giovani delle scuole premiati in un concorso che parla di storia, del mito e dell’eroismo alpino. E non è stato un caso se, davanti a quel prato dove migliaia di penne tagliavano l’aria per incontrarsi, abbracciarsi, ritrovarsi, le autorità che si sono susseguite nei discorsi ufficiali, alzando lo sguardo, abbiano indugiato qualche istante davanti a quella vista straordinaria. Per primo il Mario Penati, presidente dell’ANA di Monza.
CANADA – MONTREAL – Nuovo Gruppo per il 60°
Una giornata memorabile quella del 60° della sezione di Montreal. Duecento persone, tra cui diverse delegazioni dall’Italia e dalle altre Sezioni canadesi hanno sfilato per le vie cittadine e si sono date appuntamento alla chiesa dedicata alla Madonna di Pompei dove è stata celebrata la Messa, durante la quale è avvenuta la benedizione e consegna del gagliardetto a Bruno Negrello, capogruppo del neonato gruppo di Montreal.
TRENTO – Festa grande a Nago
Il gruppo di Nago, intitolato al sottotenente alpino Arturo de Bonetti, Medaglia d’Argento al V.M., ha festeggiato i suoi primi sessant’anni. De Bonetti fu un legionario ed irredentista trentino di Nago, caduto nel 1915 a malga Zures sulle pendici del monte Baldo, luogo in cui il Gruppo ha scelto di celebrare la ricorrenza. La cerimonia si è svolta alla chiesetta di malga Casina, costruita nel corso della Grande Guerra, suggestivo e tradizionale luogo di incontro degli alpini di Nago.
Fait e Ranzi fanno centro
Sono state due giornate all’insegna dello sport alpino, piene di soddisfazione per gli organizzatori e per i responsabili nazionali dello sport. Questo, in sintesi, il risultato del 45° campionato nazionale di tiro a segno di carabina libera e del 31° campionato nazionale di tiro a segno di pistola standard che si sono svolti a Treviso. La partecipazione ha avuto numeri da record: 103 tiratori nella specialità di carabina e 110 in quella di pistola, in rappresentanza di 24 Sezioni ANA provenienti principalmente dal Nord Italia. Verona è stata la sezione più numerosa con 29 atleti, mentre 15 sono stati quelli della Sezione ospitante. Menzione speciale per gli alpini abruzzesi - giunti da più lontano - presenti con 6 tiratori.
Segnali che inquietano
Decani (si legge Deciàni) è una piccola città del Kosovo, incuneata tra i monti del Montenegro e dell’Albania. Qui opera la Kfor, ossia la forza Nato, comandata da un generale degli alpini, mandata lì a far da cuscinetto per evitare gli strascichi di una guerra mai dimenticata, che ha visto lo scontro tra le etnie albanese e serba, ancora pronte a misurarsi con le armi del rancore. Alla periferia di Decani, appena fuori dalla città, c’è un monastero serbo-ortodosso, il Visoki Decani, antico monumento medievale del 1300, dichiarato dall’Unesco, nel 2004, patrimonio dell’umanità.
VERCELLI – Novanta candeline
Gli “alpin dla bassa” hanno spento 90 candeline. La festa ha avuto inizio con il locale nucleo di Protezione Civile ANA - la cui colonna mobile conta 74 volontari - che ha allestito a scopo dimostrativo un campo di prima accoglienza, completo di tende, cucina mobile e tensostruttura per la distribuzione dei pasti.