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sabato, 3 Maggio 2025

Cantano una terra fiera

Il coro alpino Monte Nero della sezione di Cividale del Friuli conserva e tramanda attraverso il suo repertorio, frutto di ricerche che riprendono i brani originali, ciò che gli alpini e la gente di montagna in generale hanno dato all’Italia in maniera esemplare, in silenzio, con spirito di sacrificio, in guerra e in pace.

Sabato 30 novembre la raccolta del Banco alimentare

Si svolgerà sabato 30 novembre la giornata nazionale della colletta del Banco alimentare alla quale aderisce anche la nostra Associazione. L’anno scorso sono state raccolte da 130mila volontari in 90mila supermercati di tutt’Italia ben 9.622 tonnellate di prodotti alimentari non deperibili, 22 tonnellate in più rispetto all’anno precedente nonostante la crisi economica.

Il cappello nel manifesto

Signor direttore, posso solo essere contento e congratularmi con Lei per la bella e sensata lettera e per l’altrettanto bella e misurata risposta.

Cima Vallona

Caro direttore, rimango sconcertato e sgomento nell’apprendere che recentemente in alcuni paesi dell’Alto Adige è stato distribuito ed affisso da parte del partito Südtiroler Freiheit (di Eva Klotz&Co.) un manifesto bilingue (si può trovarlo in internet) che prospetta una rilettura di parte della storia legata alla strage di Cima Vallona, “chiedendo alla giustizia italiana di riaprire il processo di Firenze del 1971, e che siano pubblicamente riabilitate le persone tacciate di colpevolezza, nonostante l’assoluzione (a Vienna)”.

Se lo Stato non arriva

Piegati sotto il peso dei mattoni o con le braccia intente a spalare, la solidarietà degli alpini non è propaganda o belle parole, è l’impegno di chi non ha paura di far fatica. Per fortuna non ci si può far nulla, è la montagna che li ha creati così: altruisti, fieri e operosi. Sono caratteristiche che li proclamano artefici perfetti per intervenire dove sempre più spesso enti e istituzioni non arrivano, perché dispersi nei meandri della burocrazia o dell’inattendibilità.

Una fiammella dal Don

“Un giorno la donna, di corsa come al solito, non tirò diritto ma si fermò davanti al “pope” dalla penna nera sul cappello: “Non so - gli disse sottovoce quasi temesse di farsi sentire - come mostrarti la mia riconoscenza per tutto il bene che fai alla nostra gente.

BELGIO – Marcinelle, 57 anni fa

In Belgio l’8 agosto ricorre l’anniversario della tragedia mineraria di Marcinelle, in ricordo delle vittime di quel tragico evento del 1956 in cui morirono 262 minatori, di cui 136 italiani. Ogni anno al “Bois du Cazier” la campana “Maria Mater Orphanorum” suona con lentezza 262 colpi che si alternano alla lettura del nome di ciascun minatore deceduto nella tragedia.

Tre giorni di “Cadore”

Correva l’anno 1953 e, dopo ripetuti solleciti dell’intera comunità provinciale, Belluno poteva vedere coronato il sogno di una Unità alpina nelle sue caserme, ovvero la nascita della brigata “Cadore”, che sarebbe poi stata sciolta nel 1997.

Capitano Quaquaraqua

Caro direttore, sono un alpino in congedo da 45 anni della provincia di Cuneo. Sono iscritto all’ANA da molti decenni per cui, con interesse ed affetto, leggo sempre la rivista L’Alpino.

Bentornata, Julia!

C’era il pubblico delle grandi occasioni ad attendere la Julia che venerdì 4 ottobre ha salutato il Friuli e le sue genti al rientro dalla sua terza missione in Afghanistan. Tre volte, dal 2008, la Julia e i suoi alpini come i colleghi della Taurinense, hanno svolto la loro missione di pace in quella terra lontana, sconvolta da una guerriglia insidiosa, che tanto è costata in termini di impegno e di sacrificio. Ad attendere in piazza i reparti che hanno sfilato lungo le vie della città il gen. B. Ignazio Gamba che quegli uomini ha comandato in sei mesi di intenso lavoro. Un comandante soddisfatto, contento, sicuro di aver dimostrato ancora una volta il valore, la dedizione e l’umanità che gli alpini sanno porre nelle attività che svolgono.

PARMA – Concerto per un angelo dorato

Nella notte del 22 ottobre 2009 un fulmine si abbatté sulla torre campanaria della Cattedrale di Parma danneggiandone seriamente la cuspide e le stesse strutture sommitali e provocando un incendio. Anche l’Angiolén, l’angioletto della cuspide, è una copia posata lassù al posto dell’originale vecchio di otto secoli, corroso dalle intemperie e colpito dalle pallottole di un mitragliamento durante la seconda guerra mondiale. Inutile dire che per i parmigiani i danni al loro campanile storico hanno avuto l’effetto di un pugno nello stomaco.

A difesa del territorio

Per armonizzare l'organizzazione associativa e creare aggregazione tra i volontari, l'ANA promuove e stimola eventi come quello che si è svolto a Palazzolo sull'Oglio. Chiamarla "esercitazione" è un modo riduttivo d'interpretare le molteplici attività perché è una parte del nostro modo di essere alpini e di operare in modo capillare sul territorio.

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