I luoghi della Grande Guerra
Sabato 23 maggio ci siamo diretti a Redipuglia per visitare il museo dei cimeli storici della Grande Guerra, il Monte Sei Busi, il...
Quegli anni di O.P, in Alto Adige
Della risposta data allo scritto di Carlo Schito, apparsa su L'Alpino n. 6, ho molto apprezzato la tua citazione quelli che per parecchi anni...
Un coro per gli alpini in missione
Anche il prossimo Natale, come tutti gli anni, sacro e profano si mischieranno in un turbine di cose belle, serie, sciocche, frivole, inutili. Comodamente...
Sch tzen e Kaisersch tzen
In tema Sch tzen la confusione continua e gli alpini devono ancora fare chiarezza. Come associazione d'Arma i nostri veri e soli interlocutori...
L'Adunata pi bella
L'Adunata di Latina è stata per me una delle più belle delle 10 cui ho partecipato. Il tempo è stato molto bello, ho...
Col cappello, nel ricordo di mio figlio alpino
Gli alpini stanno sfilando a Latina. Vorresti essere là anche tu, ma non sei un alpino. Sei solo il padre di Andrea, un...
Teniamo il passo!
Attento e sempre consenziente lettore delle tue risposte ai nostri scritti, sono rimasto per una volta perplesso leggendo quella da te data a...
Duri…!
Ricevo tanti periodici dalle sezioni e dai gruppi, forse per la mia privilegiata posizione di cantore alpino. Pur nella diversità, sono tutti improntati...
Carabiniere… un po' alpino
Sono un membro dell'Associazione Nazionale Carabinieri, nucleo Protezione civile di Roma. Sono stato chiamato per il terremoto de L'Aquila ed ho operato sia...
CIVIDALE Onori al primo Caduto della Grande Guerra
Anche quest' anno si è tenuto a Casoni Solarie (una località al confine con la Slovenia) l'annuale raduno per onorare l'alpino Riccardo Di...
Povoletto: gli alpini costruiscono un ospedale a Maigaro (Africa)
L'idea era di finanziare la realizzazione di un pozzo per attingere l'acqua, poi è diventato un dispensario sanitario e alla fine abbiamo artcostruito un...
24 agosto 1919: esce a Udine il primo giornale degli alpini
Il 4 novembre del 1918 segnò per l'Italia la fine della Grande Guerra e con essa l'opera di smobilitazione del proprio esercito. Dei 61 battaglioni alpini esistenti nel novembre 1918 ne furono disciolti 38 e ne rimasero 23, poi passati a 26. La smobilitazione procedette a rilento, poiché bisognava coordinare il ritorno alla vita civile di circa tre milioni di ex militari, per molti dei quali il futuro si presentava tutt'altro che roseo.