“Regole, responsabilità e cuore”
Ci sono state tante novità, quest'anno, alla riunione dei presidenti di Sezione, novità accolte positivamente dai 65 presidenti presenti. Ci sono stati due momenti: sabato pomeriggio la relazione del presidente nazionale e domenica mattina gli interventi e il dibattito. Ma quello che ha decretato il grande successo è stata la scelta della sede: non più Milano ma Costalovara, al Soggiorno alpino ANA che dopo il lungo restauro è diventato una struttura molto accogliente. La riunione dei presidenti ha di fatto inaugurato il Soggiorno.
L’Ospedale da Campo ANA: 25 anni tra calamità ed emergenze
L’ospedale da campo ANA ha festeggiato i 25 anni di costituzione. La ricorrenza è caduta nei giorni dell’Adunata sezionale, che ha dato lo spunto per schierare ancora una volta l’ospedale, in Piazza della Libertà a Bergamo ed allestire una mostra con documenti e foto degli interventi più significativi che hanno segnato la storia del nostro ospedale. Una mostra visitata da migliaia di alpini, e semplici cittadini. L’idea dell’ospedale da campo venne nei giorni del terremoto del Friuli, nel ’76, quando non esisteva ancora la Protezione civile.
CANADA – Toronto: festa per il 150° dell’Unità d’Italia
Il “Centro Veneto” di Toronto ha organizzato una importante manifestazione chiamata “The land in between” (La terra di mezzo) per festeggiare il 150° anniversario dell'Unità d'Italia. Il tema era l’arte, il patrimonio culturale, la nostra terra, la nostra gente, la natura e l’ambiente.
Siamo ancora attuali?
Ho letto l’editoriale da te scritto su L’Alpino di settembre, volevo dirti che condivido le tue parole sulla società italiana di oggi, una società che si confronta non più fra paesi o regioni ma con la totalità del mondo stesso. E di fronte ad una società che cambia così rapidamente, dirigendosi spesso dalla parte opposta a quella dei valori dell’alpinità, noi alpini ci sentiamo sempre più spesso disorientati e ci chiediamo se siamo ancora “attuali” o siamo un po’ fuori del tempo.
Remigio Marcazzan, Verona
A Palazzolo: tricolori e salve di cannone
A Palazzolo sull’Oglio gli alpini sono di casa. Lo sono da ottantacinque anni, da quando il Gruppo nacque. Negli ultimi 25 anni è stato guidato da Mario Simoni, conta l’invidiabile numero di 360 iscritti ed è un costante punto di riferimento per una comunità che sabato 15 e domenica 16 ottobre l’ha festeggiato insieme alle migliaia di alpini della Lombardia e dell’Emilia Romagna, convenuti in città per partecipare al raduno del 2° Raggruppamento.
Sacrario dei Caduti d’Oltremare, per non dimenticare
Il Sacrario dei Caduti d’Oltremare di Bari è, dopo quello di Redipuglia, il più grande d’Italia: raccoglie i resti di 74.850 Caduti nella seconda guerra mondiale, su diversi fronti, Nordafrica compresa. Di questi, meno della metà sono stati identificati. Ci sono 192 Medaglie d’Oro al V.M. e 334 d’Argento. Ogni anno vi si svolge una cerimonia organizzata dalla sezione ANA di Bari.
PISA-LUCCA-LIVORNO – Barga: raduno e tre giorni di festa
Barga è stata teatro della tre giorni organizzata dal Gruppo locale per il raduno sezionale e il 75° di fondazione. Le celebrazioni hanno avuto inizio il venerdì quando, alla presenza delle scolaresche, è stato reso omaggio al monumento ai Caduti alpini e deposta una corona alla targa che ricorda la Medaglia d’Argento al V.M. ten. Leo Lombardini, caduto sul fronte russo, a cui è intitolato il Gruppo.
A sorpresa vince il trio carnico
Si è concluso quasi sul filo di lana il 35° campionato nazionale ANA di corsa in montagna a staffetta svolto l’1 e 2 ottobre 2011 a Pederobba, sulla pendici del Grappa, tra il monte Tomba e il Monfenera. La competizione è stata organizzata dalla sezione di Treviso grazie ai gruppi alpini di Pederobba, Onigo, Monfumo e Catelli, per festeggiare il 90° della Sezione. Primi, a sorpresa, gli atleti del terzetto di Carnica A, che ha avuto la meglio sui bergamaschi, pluricampioni delle passate edizioni.
Alpini all’estero: sempre tenaci testimoni di valori
Uno sguardo al futuro, forti del grande passato e delle grandi tradizioni di sacrificio e solidarietà: potrebbe essere questo il tema di fondo del sedicesimo congresso intersezionale degli alpini del Canada e del Nord America svoltosi a New York dall’8 al 10 ottobre scorso. Un congresso che ha visto la partecipazione di dodici dei tredici presidenti delle Sezioni nordamericane con relative delegazioni, una rappresentativa nazionale giunta dall’Italia guidata dal presidente Corrado Perona accompagnato dal vice presidente vicario Sebastiano Favero, dal consigliere nazionale delegato ai contatti con le sezioni all’estero Ferruccio Minelli e una quarantina fra presidenti di Sezione e alpini, molti accompagnati dalle mogli. È stato un incontro festoso, lo dimostrano i 400 partecipanti al pranzo di gala nella fastosa cornice del Leonard’s of Great Neck, a Long Island – dove si erano svolti i lavori del congresso – e la successiva partecipazione alla grande sfilata sulla Quinta Strada.
Il generale Claudio Graziano nuovo capo di SME
Il calendario dell’ANA 2012
Atteso da moltissimi alpini, amici e collezionisti è in pubblicazione il calendario storico dell’ANA 2012 dedicato al 140° compleanno delle Truppe alpine. Nelle 24 pagine di grande formato di questa quarta monografia, edita annualmente, ci sono oltre 120 immagini che documentano la storia e le attività delle Truppe alpine e dell’ANA nei diversi periodi.
Quel Tricolore 95 anni fa al Passo della Sentinella
"Durante la notte tra il 15 e il 16 aprile 1916, Italo Lunelli e i suoi uomini si avvicinano al Passo fino ad attestarsi sul pianoro che domina la baracca e la caverna-rifugio degli austriaci ed anche il sottostante canalone dal quale potrebbero giungere i rinforzi per il nemico; anche sulla Croda Rossa, sovrastante gli alpini, sono in difesa gli austriaci. Un razzo rosso lanciato all’alba dà il segnale dell’attacco: mitraglie ed artiglierie sparano dal crestone del Popera, da Forcella della Tenda e da Sasso di Fuoco, colpendo le due posizioni nemiche; gli alpini di Lunelli (decorato per tale impresa con la Medaglia d’Oro) impediscono agli austriaci di uscire dai rifugi per approntare una valida difesa e ributtano tre reparti di rinforzo che tentano la salita attraverso il nevaio. Alle ore 14,30 sul Passo della Sentinella sventola un asciugamano austriaco di resa e il tricolore italiano di vittoria".