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domenica, 4 Maggio 2025

L’Alpino piace

Questa volta ti scrivo con il numero di Marzo 2016 ancora fra le mani per complimentarmi con tutta la redazione per la nuova veste...

La macchina e il cuore

Occupandomi da sempre di comunicazione, cerco di aggiornarmi su ciò che sta accadendo intorno a me e su quali potranno essere gli esiti di...

I fucilati di Cercivento

Ho letto dei fatti che mi hanno colpito e che riguardano le fucilazioni dei soldati che si rifiutavano di combattere. Fra questi figurano quattro alpini del btg. Monte Avernis, 109ª compagnia: alp. Ortis Gaetano Silvio di Naunina, alp. Matiz Basilio di Timau, alp. Cordazzi Giovanni Battista da Forni di Sopra, alp. Massaro Angelo Primo da Maniago, fucilati ingiustamente il 1º luglio 1916 davanti al muretto del cimitero di Cercivento (Udine), colpevoli d’aver suggerito una via alternativa (cosa che avvenne dopo la loro fucilazione) al progettato primo d’attacco alla cima orientale del Cellon per sorprendere gli austriaci. 

Gorizia, storia e tradizione

Gorizia si appresta ad ospitare dal 17 al 19 giugno l’Adunata nazionale della Julia e il Raduno del 3º Raggruppamento, che comprende le 25 Sezioni di Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino Alto Adige e le Sezioni all’estero: Belgio, Germania, Lussemburgo e Nordica. Per oltre vent’anni, tra le due guerre mondiali, Gorizia e la Valle dell’Isonzo, oggi territorio della vicina Slovenia, hanno ospitato reparti appartenenti alle Truppe Alpine che sono diventati leggendari come il 9º Alpini e il 3º artiglieria alpina, inquadrati nella Divisione Julia.

Sul Maggiore Sora

Le scrivo queste poche e sincere righe per esprimere il mio parere in merito alle presunte responsabilità del maggiore Sora, che tanto eco hanno ultimamente sulla stampa alpina. Non voglio assolutamente polemizzare con nessuno, ma il maggiore Sora era sì un comandante di battaglione, ma era solo un Maggiore, che doveva rispondere ad ordini impartiti da ben altri comandi, non il suo! Ciò in merito ai fatti accaduti in Africa che ben tutti conoscono.

VARESE – Un anno… per non dimenticare

In tutto il Paese si ricorda il centenario della Prima Guerra Mondiale che si concluderà nel 2018 quando ripenseremo alla Vittoria finale e ai sacrifici ad essa legati. Gli alpini di Porto Ceresio hanno voluto ricordare quei momenti in cui tantissimi uomini sacrificarono la loro vita per la Patria, con l’allestimento di una mostra storica sulla Grande Guerra curata nei minimi particolari da Salvatore Ferrara. In evidenza documenti, libri, reperti di battaglia e armi usate. 

Difendere la Patria

L’art. 52 della nostra Costituzione afferma che “la difesa della Patria è sacro dovere del cittadino”. E la Patria si difende non solo ma certamente anche con le armi, che sono dunque uno strumento per adempiere quel dovere che la carta costituzionale definisce “sacro”.

LA SPEZIA – Il segreto dei Marò

«Le prove a favore dell’innocenza dei marinai Massimilano Latorre e Salvatore Girone sono schiaccianti e l’impianto accusatorio indiano è molto fragile». Il giornalista Toni Capuozzo ha ribadito questa sua convinzione, convinzione non ideologica, ma dettata da quella “religione dei fatti” che l’etica gli impone, anche presso la sede della Sezione di La Spezia davanti a un pubblico numeroso e appassionato (nella foto), accorso per seguire la presentazione de “Il segreto dei marò”, fortunato volume del reporter friulano, edito da Mursia. L’appuntamento, organizzato da Fabio Pini e sostenuto dal Centro Studi Ana sezionale, è inziato con una telefonata tra il Presidente della Sezione Alfredo Ponticelli e il marò Latorre (che è a Taranto da quando è stato colpito da ictus).

Amici degli alpini

Recentemente il nostro Capo Settore ha esposto al nostro Gruppo per la discussione, le proposte di modifica al regolamento dello Statuto che riguardano gli aggregati e gli amici degli alpini. Il nostro Gruppo, pur riconoscendo con gratitudine ed affetto il valido e concreto aiuto che i suddetti offrono volontariamente ai Gruppi, ha votato no all’unanimità a tale proposta. 

Realizzare un sogno

Come si passa da un’idea a un progetto condiviso? Come lo si realizza? Per gli alpini la risposta a queste domande è semplice: abbiamo una grande storia alle spalle da poter raccontare, una grande passione verso il presente da poter testimoniare e una grande visione del futuro al servizio della nostra Patria e di chi ha più bisogno. Questi sono i semplici ingredienti che conditi con la nostra innata capacità di stare insieme in modo conviviale, ci rendono riconoscibili e capaci di affrontare e vincere qualsiasi sfida. Così è nata un’idea. Attorno a un tavolo, una sera a cena in una trattoria di Torino, alla vigilia della prima Conferenza sul Centenario della Grande Guerra organizzata dall’Ana lo scorso ottobre.

Orgoglio alpino

Buongiorno, sono un giovane amico degli alpini, figlio di un alpino e cresciuto in una famiglia a pane e alpini. Con questa e-mail voglio solo far conoscere una mia delusione che mi farà prendere di sicuro la decisione di togliermi dal gruppo amici alpini del paese dopo dieci anni. 

Viareggio: sfratto per gli alpini e i marinai

Dall’articolo di fondo del direttore Belpietro, apparso sul quotidiano “Libero” del 21 febbraio scorso: “A Viareggio, il sindaco del Pd ha sfrattato le associazioni dei marinai e degli alpini, per fare posto agli extracomunitari.

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