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giovedì, 15 Maggio 2025

Valori? Se “alpini” valgono di più

Il 15° Convegno Itinerante della Stampa Alpina (CISA) svoltosi all’hotel Candiani di Casale Monferrato il 2 e 3 aprile, ottimamente organizzato dalla sezione guidata da Gian Luigi Ravera, si è concluso con un successo di partecipazione e di interventi sul tema proposto dal Comitato di Direzione presieduto dal consigliere nazionale Adriano Crugnola: “Nel 150° dell’Unità d’Italia riflettiamo sui valori della solidarietà e della linea associativa”. Ai lavori ha partecipato sabato pomeriggio il gen. Gianfranco Rossi, vice comandante delle Truppe alpine e, la domenica mattina, lo stesso comandante gen. C.A. Alberto Primicerj. Le conclusioni del dibattito sono state tratte dal presidente nazionale Corrado Perona, che nel corso del suo appassionato intervento ha risposto anche ai numerosi quesiti posti dai rappresentanti dei giornali associativi, confermando infine la volontà di continuare le sue visite alle Sezioni per ascoltare le proposte della base sul futuro della nostra Associazione. Erano rappresentate ben 59 testate di Sezione e 11 di Gruppo, con oltre centocinquanta partecipanti. Nella mattinata di sabato si sono riuniti i referenti del Centro Studi, che nel pomeriggio, in due sezioni diverse, hanno discusso il “Piano scuole” e il “Piano Musei”.

Coro “Azzurri Monti”

Il coro "Azzurri Monti" di Tonezza del Cimone (legato agli alpini del Gruppo, sezione di Vicenza), pur di recente formazione - è nato nell’autunno 2005 - ha alle spalle un vastissimo e collaudato repertorio di canti popolari e degli alpini, grazie alla passione e all'impegno profusi sia dal maestro Armando Colombo, con ventennale esperienza di direzione corale e figlio di un alpino reduce di Russia, sia dai coristi, uniti da solidi valori alpini.

Bartolomeo Discorbite, da Ponzone a Tambov

Gli alpini del gruppo “G. Garbero” (sezione di Acqui Terme) con i marinai della sottosezione si sono raccolti nel ricordo di un Caduto, il ponzonese Bartolomeo Discorbite, classe 1911, 104° rgt. Alpini di marcia, caduto in Russia il 22 marzo del 1943. La sua piastrina di riconoscimento, trovata da un alpino, Antonio Respighi di Abbiategrasso, durante un viaggio nelle terre del Don, è stata consegnata ai figli Michele e Clara nel corso di una commovente cerimonia.

Slalom tutto d’oro per Francesco Santus

Un’Aprica vestita a festa ha accolto le penne nere provenienti da tutta Italia. “La manifestazione, seppur di carattere sportivo, sarà un’occasione per rinverdire e rinvigorire lo spirito alpino”: era stata questa la promessa della sezione di Tirano e del gruppo alpini di Aprica a Peschiera del Garda, quando la Commissione sportiva dell’ANA aveva assegnato all’Aprica il 45° Campionato nazionale ANA di slalom gigante. Promessa pienamente mantenuta il 2 e 3 aprile scorsi: gli alpini si sono ritrovati nella stazione orobica con numeri da record, sia per la partecipazione di concorrenti, oltre 400 iscritti, sia per la presenza di ben 42 Sezioni, oltre a due squadre di alpini in armi.

Costalovara: apre a giugno il soggiorno alpino

Il 15 aprile scorso si sono tenute al Soggiorno Alpino di Costalovara la prima Assemblea dei Soci della Cooperativa che lo gestisce, presieduta da Silvano Spiller, e la riunione della Commissione Grandi Opere, presieduta dal vice presidente nazionale Sebastiano Favero, per l'analisi dei lavori in corso di ultimazione.

Onorcaduti e i piastrini dei Caduti in Russia

Sul ritrovamento di piastrini di nostri Caduti in terra di Russia il commissario generale di Onorcaduti, gen. di C.A. dei Carabinieri Vittorio Barbato, ha inviato al nostro presidente nazionale la lettera che riportiamo.

Alpini della Julia, missione compiuta

Un anno di alpini in Afghanistan si è concluso con il rientro della Julia, il 29 aprile, dall’impegnativo teatro afgano. Un anno di alpini perché la Taurinense prima e la Julia poi con la partecipazione, quali addestratori, anche del personale esterno alle due brigate, si sono alternate al comando della provincia occidentale dell’Afghanistan. Alpini che hanno portato il loro modo di operare fatto di concretezza, determinazione ed umanità. Quel connubio di qualità che ha fornito risultati di assoluta eccellenza: uno su tutti, internazionalmente riconosciuto, la scelta della città di Herat (sede del comando italiano) quale area che da giugno entrerà, prima, nel processo di transizione.

Quel mio cappello alpino

A pensarci bene solo oggi mi rendo veramente conto che quel mio grande amore per la montagna, quel desiderio di vivere appena possibile, anche se per breve tempo, tra i suoi grandi silenzi che paiono a volte infinite pause di esistenza dove la parola preferisce lasciare il passo ai fatti, quella tenace aspirazione di riuscire un giorno a scalarne le diritte pareti sino a raggiungere le loro vette, mi erano sorti sin da bambino, quando vivevo con mia madre, allora maestra elementare, in quei villaggi o piccoli gruppi di case persi fra i monti e i boschi dell'Appennino tosco-romagnolo, per raggiungere i quali ci voleva qualche ora di buon cammino montanaro e dove d'inverno la neve era tanto abbondante, che spesso per qualche giorno non si poteva uscire di casa.

Dove nasce la voglia di cantare

I festeggiamenti per i 90 anni della sezione ANA di Como, non potevano concludersi se non alla grande. E così è avvenuto. Il concerto dei Crodaioli, diretti da Bepi De Marzi nell’austera cornice della chiesa di San Fedele ha sbalordito chi non li aveva mai sentiti cantare ed ha ampiamente gratificato quelli che non perdono occasione per riascoltarli. Conoscevo alcune cante scritte da questo grande Maestro, ma non mi era mai capitato di sentirle eseguite dal vivo sotto la sua direzione.

Il memoriale della Cuneense

La sezione di Cuneo ed il Comitato organizzatore dell’80ª Adunata nazionale di Cuneo, continuano nell’opera di raccolta fondi per la costruzione del Memoriale che ricorderà i Caduti della Divisione alpina Cuneense in terra di Russia. Grazie all’interessamento del Comune di Cuneo e delle Ferrovie dello Stato, la stazione ferroviaria dismessa di Borgo Gesso è stata data in comodato alla sezione di Cuneo.

I tamburi alpini di Pacengo

Era il 1976 quando, quasi per gioco, alcuni alpini del gruppo di Pacengo (sezione di Verona) fondato nel 1966 con primo capogruppo Pietro Val, ebbero l’idea di recuperare i tamburi che erano delle majorettes della banda musicale di Pacengo, fusasi con quella di Peschiera del Garda. Ad incoraggiare l'idea del recupero dei tamburi fu l’allora capogruppo Ferruccio Marai. “Decidemmo di utilizzare i tamburi per accompagnare le sfilate alpine all'interno del Comune – spiega Marai – e con il tempo oltre ai tamburi recuperammo il tamburino ed un tamburo grande.

Il 7° Alpini è tornato, con cinque Caduti

Il 7° reggimento Alpini, appena rientrato dall'Afghanistan, è diventato cittadino onorario di Belluno. Questa nuova onorificenza va ad aggiungersi a due ordini militari di Savoia, otto Medaglie d'Argento e tre di Bronzo per eventi bellici (oltre alle 35 d'Oro, 428 d'Argento e 719 di Bronzo individuali), nonché alla Medaglia d'Oro al Valor Civile per gli aiuti ai sinistrati del Vajont. Per la consegna del riconoscimento il Comune ha organizzato una affollata cerimonia pubblica il 18 marzo scorso nella centrale piazza dei Martiri.

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