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mercoledì, 14 Maggio 2025

Il colonnello Silvio Zagli nuovo Capo di Stato Maggiore del Comando Truppe alpine

Il colonnello Silvio Zagli è il nuovo capo di Stato Maggiore del Comando Truppe alpine. È subentrato al gen. B. Antonio Maggi, che ha assunto il comando del Centro Addestramento alpino di Aosta.

A Costalovara un’esercitazione dei vigili del fuoco

La sera del 7 settembre scorso gli ospiti estivi del Soggiorno alpino ANA hanno potuto assistere ad un programma veramente insolito. Cinquanta uomini del Corpo dei Vigili del Fuoco volontari (Freiwillege Feuerwehr) di Soprabolzano e di Auna di Sotto, coadiuvati dai componenti del 118 della Sezione di Renon e da alcuni specialisti del Soccorso Alpino, hanno dato vita ad una A Costalovara un’esercitazione dei vigili del fuoco spettacolare operazione congiunta.

Tiro a segno: sul podio Isola e Fait

Il maltempo ha cercato in tutti i modi di interferire con la disputa dei Campionati Nazionali ANA di Tiro a segno mettendo a dura prova i tiratori e l’organizzazione, ma la capacità sportiva dei concorrenti e la generosa ed efficientissima Sezione di Tiro a Segno della Città della Vittoria, hanno saputo far superare gli impedimenti e permettere il suo regolare svolgimento.

Al Bernadia per ricordare ai vivi la riconoscenza

A pochi chilometri da Tarcento, nel cuore della terra friulana si erge, per volontà degli alpini dei Gruppi friulani, un monumento a ricordo dei Caduti della Julia che, oggi triveneta, affonda le sue radici nella tradizione friulana. Chi lo costruì 54 anni fa volle che le due ali d’aquila stilizzate su un faro a guisa di lunghissima lancia alta venti metri ricordassero chi dedicò la vita alla Patria: alpini protagonisti della Grande Guerra e della ritirata di Russia, del fronte greco-albanese e delle innumerevoli altre battaglie del secondo conflitto.

Con austriaci e sloveni in Ortigara

Erano più di novant’anni che le vette dell’Ortigara e del monte Chiesa non sentivano le voci di soldati dell’imperial regio esercito. Eredi del 17° Infanterie K.u.K. Regiment di Lubjana e del 59° Infanterie Regiment “Rainer” di Salisburgo calcano ancora le linee che, dal 1916 al 1917, i loro nonni avevano costruito, rafforzato, difeso nel corso di terribili scontri culminati con la battaglia dell’Ortigara del 1917… Ma andiamo con ordine.

Ritorno a Rossosch

Dal 17 al 22 agosto una delegazione composta da 3 membri della ricostituita Commissione per Rossosch si è recata in Russia per verificare la situazione dell’Asilo Sorriso, per allacciare i rapporti con i nuovi amministratori della città di Rossosch ed incontrare a Mosca il vice ambasciatore Giovanni Iannuzzi e l’addetto militare gen. D. Vincenzo Iannuccelli. Il tutto allo scopo di valutare la possibilità di poter organizzare a settembre del 2013 in occasione del 70° della Campagna di Russia e del 20° della costruzione dell’asilo, una manifestazione congiunta a Rossosch a ricordo degli eventi accaduti e a ulteriore suggello dei rapporti di amicizia fra gli alpini e le popolazioni delle terre del Don.

Cuneo: il col. Cristiano Chiti al 2° Alpini

Venerdì 16 settembre presso la caserma Ignazio Vian di Cuneo il colonnello Cristiano Chiti ha assunto il comando del 2° reggimento Alpini della Taurinense, ricevendo la Bandiera di guerra dalle mani del colonnello Massimo Biagini, suo predecessore.

A Tonezza italiani e austriaci nel segno della concordia

A 93 anni dalla fine della Grande Guerra i fanti sono tornati a Tonezza del Cimone, al cimitero di guerra dove riposano i Caduti dell’Austria- Ungheria nella Grande Guerra. È un cimitero, in località Crosati, che i fanti della sezione di Tonezza hanno recuperato all’incuria e che considerano un grande quanto singolare monumento alla Concordia e alla Pace.

L’Alto Adige nella Storia

L’Alto Adige, terra di confine, ma al contempo terra di unione tra Nord e Sud, riassume nella sua storia le vicende che interessarono l’intera Europa sin dalla notte dei tempi ad oggi. I primi insediamenti umani si ebbero già nella preistoria quando pastori e cacciatori si avventurarono sulle montagne varcando la displuviale alpina. Ad essi subentrarono popolazioni socialmente organizzate come i Reti, tuttavia incapaci di opporsi alle incursioni celtiche rivolte verso la ricca pianura veneta, tanto da indurre l’imperatore Augusto ad affidare, al figlio Druso, nel 15 a.C., il comando di sei legioni con lo scopo di rendere sicure tutte le vie al di là dello spartiacque alpino. La battaglia principale si svolse sulla piana alla confluenza tra l’Isarco ed il Talvera con la vittoria romana e la costruzione di un ponte, il “Pons Drusi” fondamento dell’odierna Bolzano.

Nuovo addetto stampa al Comando Truppe alpine

Il ten. colonnello Camillo della Nebbia (nella foto) è il nuovo ufficiale addetto alla Pubblica Informazione del Comando Truppe alpine. Ha sostituito il col. Maurizio Paissan che passa ad altro incarico. Il col. Paissan è stato sempre un preciso punto di riferimento; sulla sua collaborazione abbiamo potuto contare non solo noi della redazione de L’Alpino ma anche i colleghi dei tanti giornali associativi, di Sezione e di Gruppo.

Abruzzesi, sprint vincente all’85°

Grande successo del campionato nazionale alpini svoltosi a Teramo il 25 e 26 giugno scorso. La prima giornata di gara è iniziata con il triangolare di semifinale tra le rappresentative alpine del Piemonte, del Veneto e dell’Abruzzo. Ad inaugurare il campionato il “Veneto team” contro i padroni di casa, gli “Abruzzi”, che vengono sconfitti di misura per 1-0. In gara due, i vincenti del “Veneto team” hanno affrontato il “Piemonte” in una match serratissimo, risolto solo ai rigori con la vittoria dei piemontesi per 6-4 che frutta in base al regolamento due punti in classifica generale per il “Piemonte” e un punto per i veneti.

In Adamello, per onorare gli arditi eroi della Grande Guerra

Penne nere in alta montagna, per gli alpini non c’è connubio migliore del pellegrinaggio in Adamello. In più di mille dalla Valcamonica e dal Trentino hanno marciato sulle antiche vie, aperte un secolo fa da arditi montanari, per incontrarsi dopo ore - e in qualche caso giorni - alla conca del Lagoscuro, un luogo che all’inizio della Grande Guerra rimase indissolubilmente legato alle penne nere.

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