Se l’estero di moda

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    Se ne parla…

    Siamo o non siamo europei?Extracomunitari, perfino?E allora non dobbiamo stupirci se qualcuno trae le dovute conseguenze.
    Prendiamo, per esempio, i soldati di leva: non ce ne sono quasi più. O meglio, poiché la leva obbligatoria è in via di estinzione e finirà del tutto alla fine dell’anno prossimo, ecco la bella pensata: siccome gli immigrati numericamente parlando danno abbondanti garanzie, perché non costituire un reggimento, ma che dico!, una brigata fatta tutta da loro?
    Non importa se non conoscono la lingua italiana, e neppure se hanno il permesso di soggiorno. Quisquilie. L’importante si dice è che parlino arabo e siano rigidamente musulmani.
    (Ovviamente, un discorso a parte merita la decisione di consentire ai parenti di italiani che vivono all’estero di poter acquisire la cittadinanza italiana ed arruolarsi nelle nostre Forze Armate. È un riconoscimento che va di pari passo al diritto di voto agli emigrati, per il quale l’ANA è stata la prima ad avviare l’iter di una legge ad iniziativa popolare, nel 1976).

     

     

     

    Ma tornando all’ipotetica brigata di extracomunitari, voi direte: che pensata è?La pensata è che siccome mancheranno non meno di 25mila militari di truppa, l’esercito italiano del futuro potrebbe comprendere giovani venuti dall’estero, in special modo dai paesi musulmani: sarebbero utilissimi nelle missioni multinazionali in territori abitati da correligionari.
    Questi reparti sarebbero ovviamente composti da soli maschietti (le ragazze avrebbero qualche problema) e i cappellani, così fuori tempo col loro Crocifisso, anch’esso in via di estinzione, sarebbero sostituiti dai mullah, che per la par condicio avrebbero a disposizione un bel minareto. Insomma, bisognerebbe tenere conto delle tradizioni e delle abitudini dei nuovi arruolati, perché l’esercito moderno dev’essere democratico, multietnico e progressista.
    Che sia anche dotato di armamenti, apparecchiature, strumenti e strutture logistiche moderni è un’altra cosa. Che ci siano nei giovani delle motivazioni di fondo, fatte di valori e tradizioni (parliamo della truppa, ovviamente, non certo degli ufficiali e sottufficiali) è un’altra cosa ancora.

     

     

     

    Oggi va di moda l’estero.
    E allora potremmo fare anche noi qualche pensata: perché non arruoliamo, all’estero, qualche politico o magari anche qualche ministro?Dicono che la diversità sia una ricchezza. Una fortuna, perfino