Gli alpini in Afghanistan

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    Con la morte dei nostri alpini della Taurinense è per me giorno di cordoglio ma anche di riflessione. Gli alpini continuano a fare storia con amor di patria e attaccamento al dovere. Ho 78 anni e senza eufemismi posso dire i nostri ragazzi della Taurinense sono alpini veri, generosi, alpini del Sud del nostro paese. Quanto orgoglio nel mio cuore di ex ufficiale del btg. Saluzzo (ai miei tempi solo nordici cuneesi, piemontesi, veneti, lombardi, liguri, emiliani) nel veder chiudersi il cerchio di una sempre più necessaria completa italianità. Li saluto idealmente con la mano al mio cappello alpino.

    Ermanno Zecchettin Castelleone (CR)

    Stasera ho nostalgia di Boves. Sono le 22,30. Nonostante tutto (razzi talebani permettendo) tutto ok. Sono Mauro Capello, cappellano militare del 3º Alpini e bovesano di nascita. Sono ad Herat da quattro mesi e ho un raggio di competenza di oltre 350 chilometri che percorro la metà in autoblindo Lince e per il resto in elicottero per trovare gli alpini. Incontro varie etnie e l’altro giorno ho consegnato aiuti raccolti con gli alpini di Boves. Grazie per quello che avete fatto.

    Don Mauro Capello Herat, Afghanistan

    Un vecchio soldato e un cappellano militare, il passato e il presente con la stessa passione per un servizio che onora una nobile tradizione nel nome dell’Italia. Al di là e al di sopra di sterili e pretestuose diatribe.

    Pubblicato sul numero di settembre 2010 de L’Alpino.