Bergamo riscopre tre luoghi della citt grazie ai volontari della Protezione civile

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    In occasione dell’83ª Adunata nazionale a Bergamo 120 volontari della Protezione civile ANA hanno contribuito a recuperare tre luoghi della Città: il parco del torrente Morla, una parte delle Mura Venete e il sentiero naturalistico del Parco dell’Allegrezza. È un’iniziativa che si compie ogni anno per lasciare alla città che ospita l’Adunata un segno tangibile di solidarietà. Le opere sono state inaugurate nel pomeriggio di sabato 8 maggio iniziando dal nuovo parco del Torrente Morla, alla presenza delle autorità locali, dei vertici dell’ANA e del coordinatore nazionale di Protezione civile ANA Giuseppe Bonaldi che ha ringraziato i volontari per l’impegno e per l’impareggiabile entusiasmo nell’aiutare manifestato in ogni occasione.

    La nostra Protezione civile è stata un collante eccezionale per l’Associazione ha evidenziato il vice presidente dell’ANA Silvano Spiller, portando il saluto del presidente Perona ed essendo noi alpini cittadini onorari di Bergamo vogliamo rispettare ancor di più questo impegno . Entusiasta l’assessore all’ambiente Massimo Bandera: Grazie alpini, soprattutto perché con tutto quello che avevate da fare a Bergamo per organizzare la vostra festa vi siete dedicati anima e corpo a questi progetti che permetteranno ai cittadini di riscoprire i luoghi della città, alcuni dei quali erano degradati .

    Fausto Carrara, assessore alla Protezione civile della Provincia, ha sottolineato che gli alpini sono a fianco dell’amministrazione e dei cittadini non solo durante questi giorni di festa, ma lavorano tutto l’anno per il territorio . E anche durante i giorni dell’Adunata se n’è avuta la prova: le forti piogge hanno causato due frane in Valle Brembana, vicino a Brembilla, e gli alpini della Protezione civile sono intervenuti per 48 ore nelle zone disagiate.

    Gli interventi a Bergamo hanno interessato il torrente Morla, dove 40 volontari hanno lavorato lungo la sponda orografica destra, tagliando alberi e arbusti infestanti, sistemando i prati e recintandone una parte per destinarla ad area riservata ai cani. Lungo il percorso della pista ciclabile, una delle più frequentate dai cittadini, hanno inoltre installato panchine e piantato decine di alberi.

    Al parco dell’Allegrezza (indicato come Stato di Interesse Comunitario) è stato ripristinato il sentiero che dalla chiesa della Madonna del Bosco sale all’omonimo colle e prosegue al Castello dell’Allegrezza, una costruzione del 1500, ormai rudere, che versava in uno stato di completo abbandono. Sono state tagliate piante e arbusti e installate barriere protettive. Il sentiero giunge poi al monastero di Val d’Astino, in un ambiente di particolare pregio storico e naturalistico.

    L’intervento sulle Mura Venete (così chiamate perché costruite dalla Repubblica di Venezia nella seconda parte del XVI secolo, epoca in cui la città orobica rappresentava l’estremità occidentale dei suoi domini) è stato effettuato il 4, 5 e 6 maggio. Venticinque alpinisti dei nuclei di Torino, Val Susa, Asti, Bergamo e della sezione Abruzzi, guidati dal coordinatore nazionale alle attività alpinistiche Gianfranco Giaj Arcota, hanno lavorato in condizioni difficili, causate dalla pioggia. La zona interessata dai lavori è stata quella nei pressi dell’Orto botanico Lorenzo Rota. Si è proceduto alla pulizia del tetto di una polveriera, coperto da vegetazione spontanea alta due metri.

    Gli alpinisti, calati in corda doppia, hanno anche ripulito 100 metri di mura, asportando circa 80 metri cubi di materiale, tagliando le liane e gli arbusti e rimuovendo piccole pietre che le radici degli alberi, crescendo, avevano reso pericolanti. Gli interventi effettuati a Bergamo sono stati resi possibili dalla capacità dei volontari della Protezione civile dell’Associazione di operare in condizioni differenti a seconda delle esigenze, grazie anche a quelle specialità (alpinisti, AIB, cinofili, ecc.), fondamentali per rendere un servizio più puntuale a tutela del territorio e a favore delle comunità. (G.B.)

    Pubblicato sul numero di giugno 2010 de L’Alpino.