Luca tra i suoi della 6ª Compagnia

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    La sezione di Cividale e gli alpini dell’8° Reggimento hanno accolto il caporal maggiore Luca Barisonzi che per la prima volta dopo l’attentato in Afghanistan ha visitato le sedi del suo reparto a Cividale del Friuli e Venzone. Il 18 luglio Barisonzi si è recato al battaglione “Tolmezzo” nella sede di Venzone, dove circondato dai colleghi della 6ª Compagnia “La Bella” ha ricevuto il grado di 1° caporal maggiore.

    L’indomani è stato accolto alla sede dell’8° Alpini a Cividale dove, con il comandante col. Michele Merola, ha salutato la gloriosa Bandiera di guerra. Le penne nere di Cividale hanno organizzato con il reggimento la visita che ha avuto anche momenti conviviali con colleghi e amici; Barisonzi ha desiderato fortemente tornare in Friuli a ringraziare il reparto per il sostegno nei mesi di ricovero e di riabilitazione e gli alpini in congedo, che all’indomani dell’attentato hanno dato vita al progetto “Una casa per Luca”, la raccolta di fondi con cui è stata costruita una casa domotica, calibrata sulle sue esigenze di ridotta mobilità, dove oggi Luca può costruire la sua famiglia con la fidanzata Sarah.

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    La visita in Friuli si è conclusa con una serata presso il Green Volley a Faedis (Udine), dove Luca ha presentato il libro “La Patria chiamò” ed è stato intervistato dal giornalista Fausto Biloslavo, conoscitore della terra afgana. Luca ha raccontato la sua storia, il suo desiderio di diventare soldato, un alpino. Poi l’esperienza al reparto, i mesi dell’addestramento, la preparazione, l’arrivo in Afghanistan, la sabbia, ovunque sabbia; Bala Murghab, le telefonate a casa, la distribuzione degli aiuti umanitari, i giorni alla postazione avanzata, in tana, con la propria squadra. Poi l’attentato.

    Un racconto in un crescendo di emozioni, gli intermezzi della fanfara alpina di Orzano. Sebastiano Favero, già vice presidente nazionale vicario dell’ANA e presidente della commissione per la costruzione della casa, ha raccontato dell’impegno dell’Associazione per tutti gli alpini in armi e come, conosciute le necessità di Luca, sia partito il progetto per costruirgli una abitazione adeguata. La serata è stata dedicata a tutti i militari italiani – oltre 150 – feriti in terra afgana, e ai 51 Caduti.

    Al termine la fanfara ha intonato l’Inno di Mameli, cantato con commozione da tutti. C’erano, tra gli altri, il comandante della brigata Julia gen. Giovanni Manione, il comandante dell’8° Alpini col. Michele Merola, il consigliere regionale Roberto Novelli, il sindaco di Faedis Cristiano Shaurli, accompagnato da numerosi altri sindaci e consiglieri comunali, che sono stati accolti dal presidente della sezione di Cividale Pierluigi Parpinel e dal presidente del Green Volley Franco Bertossi.