La morte in Afghanistan del 1 maresciallo Pezzulo Ferito un par del Cervino

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    La missione dei nostri militari in Afghanistan non è certo priva di pericoli, perché è praticamente impossibile sventare attentati, pur essendo preparati, pur avendo esperienza di missioni in terre difficili e martoriate dal terrorismo. Com’è noto, martedì 13 febbraio, il 1º maresciallo Giovanni Pezzulo, del Cimic Group South , il gruppo di cooperazione civile militare di stanza a Motta di Livenza, ha perso la vita in un agguato condotto mentre stava distribuendo viveri e coperte in un villaggio semisommerso dalla neve, a circa 60 chilometri da Kabul, nella località di Rudbar.

    Il maresciallo è morto sul colpo, ferito un altro maresciallo, Enrico Mercuri, in forza al 4º reggimento alpini paracadutisti ‘Monte Cervino’ di Bolzano, il reparto che scortava il convoglio di aiuti. All’aeroporto di Fiumicino all’arrivo dell’aereo con il quale è stato rimpatriato anche il maresciallo paracadutista alpino, il presidente della Repubblica ha reso omaggio alla salma del sottufficiale ucciso. Solenni i funerali della vittima di questa imboscata, tanto più vile in quanto i nostri soldati stavano portando aiuti indispensabili alla popolazione.