La Cittadella alpina dei record

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    Trentatremilatrecento visitatori in tre giorni, 500 chilometri pattinati dai bambini sulla pista da sci di fondo, ottocento attraversamenti sul ponte tibetano, centodieci ostaggi “liberati” nei blitz simulati dei Rangers, seicento ordigni (finti) neutralizzati dai genieri (veri), quindicimila euro raccolti per beneficenza, due collegamenti radio con la stazione spaziale della NASA in orbita a 400 chilometri dalla terra: questi i numeri di spicco della Cittadella, lo spazio espositivo degli alpini in armi allestito nei Giardini Reali di piazza Castello in occasione dell’84ª Adunata a Torino.

    Moltissime le famiglie che hanno affollato gli stand che hanno ricreato un vero e proprio accampamento in cui sono stati esposti tutti gli equipaggiamenti e i mezzi da combattimento in dotazione alle Truppe alpine. La novità di quest’anno è stata senz’altro la base operativa avanzata – cioè la riproduzione fedele di un caposaldo identico a quelli realizzati negli ultimi dodici mesi dagli alpini in Afghanistan – che ha suscitato molto interesse negli adulti ma non solo. I giovanissimi hanno monopolizzato l’area dedicata alla montagna, dove gli istruttori militari del Centro Addestrativo di Aosta e del 3° reggimento di Pinerolo hanno gestito insieme alle guide alpine dell’ANA un muro di arrampicata e un ponte tibetano (apprezzati da 6.000 giovani visitatori), cui si è aggiunta una pista da sci di fondo artificiale.

    Nell’area dedicata alle operazioni, oltre alle tende degli alpini paracadutisti e alle armi del 2° Alpini, erano esposti i blindati Lince e Puma – che nelle giornate di venerdì e sabato sono stati anche fatti provare su strada a centinaia di persone – disposti a fianco dell’obice FH70, dei mortai del 1° artiglieria da montagna di Fossano e vicino al centro Trasmissioni del Reparto Comando, che sabato si è collegato due volte con l’astronauta italiano Paolo Nespoli – attualmente a bordo della stazione orbitante della NASA – che ha portato il saluto… spaziale agli alpini.

    I genieri del 32°, che completavano il tour operativo, hanno raccontato e dimostrato con pratiche simulate la loro esperienza nella lotta contro gli ordigni e i residuati bellici, in Afghanistan come in Patria. Non sono mancate le vocazioni istantanee, come testimoniano le dieci domande di arruolamento nel Corpo degli alpini registrate dall’Info-Team della brigata Taurinense, che ha inoltre ricevuto centinaia di richieste di informazioni sull’Esercito, le sue specialità, le carriere. Anche la storia e la tradizione delle nostre truppe da montagna hanno naturalmente avuto la loro parte, con un’interessante mostra tratta dalla collezione del museo nazionale degli alpini di Trento diretto dal generale Stefano Basset.

    La formula della Cittadella – che prevede l’interazione sistematica tra i visitatori e gli alpini delle diverse specialità – ha riscosso un notevole successo e nemmeno il caldo di domenica (puntualmente previsto nei giorni prima dai meteorologi alpini di Meteomont presenti alla Cittadella con le loro apparecchiature) ha rallentato il ritmo delle visite, che si sono concluse alle 18 con la cerimonia dell’ammainabandiera, cui hanno partecipato anche gli ospiti ancora all’interno dei Giardini Reali, cantando l’inno insieme ai centocinquanta alpini e alpine in armi che hanno animato per tre giorni di fila la Cittadella dei record.

    Mario Renna
    maggiore, relazioni esterne
    brigata alpina Taurinense


    Una torre e un ponte tibetano dai volontari della Protezione civile

    L’idea di creare una collaborazione con il comando delle Truppe alpine per un’attività da svolgere in modo congiunto nell’ambito promozionale delle Forze Armate, in occasione della presentazione della “Cittadella degli Alpini”, è nata per premiare l’impegno dei volontari di P.C. dell’ANA appartenenti alla specialità alpinistica. Coinvolgendo in prima persona il col. Maurizio Plasso è stata installata nella Cittadella una torre, di proprietà dell’ANA, costituita da tre pareti d’arrampicata con cinque vie attrattive, dove hanno operato i volontari di P.C. Il ten. col. Remo Armano del settore alpinistico dell’esercito ha assegnato ai volontari anche la responsabilità del ponte tibetano.

    Da mercoledì a domenica sera, suddivisi in più turni, i volontari dell’Associazione hanno aiutato gli specialisti dell’Esercito nell’esporre e coinvolgere i visitatori, specie i più giovani, nelle varie attività. Il successo è nei numeri: sono stati oltre 30.000 i visitatori della Cittadella, 2.850 i passaggi sul ponte tibetano e quasi 3.000 sulla torre di arrampicata.