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martedì, 7 Maggio 2024

Passato, presente e futuro

Domenica 22 novembre i Presidenti delle Sezioni in Italia hanno risposto all’annuale invito che rappresenta un momento di confronto importante nella vita associativa. Erano presenti 79 Sezioni su 81. Il Presidente Sebastiano Favero ha aperto i lavori con il saluto alla Bandiera, che caratterizza e apre ogni nostro incontro alpino. Anche per la riunione di quest’anno lo spirito è stato sostanzialmente quello di un momento di confronto aperto, basato su un approccio squisitamente alpino, ovvero franco e sincero, soprattutto costruttivo. 

SALUZZO – La Grande Guerra in mostra

 A Saluzzo, nelle sale della ex caserma dell’artiglieria da montagna, gruppo Aosta, è stata allestita una mostra sulla Grande Guerra nell’ambito delle celebrazioni per il centenario della morte - a Cima Puartis in Carnia, il 15 settembre 1915 - del capitano Medaglia d’Oro al V.M. Mario Musso, comandante della 21ª compagnia del btg. Saluzzo, 2º Alpini, a cui è intitolata la caserma.

MASSA CARRARA ALPI APUANE-REGGIO EMILIA – Raduno a Cerreto

Oltre mille alpini hanno pacificamente invaso Cerreto Laghi in occasione del grande raduno organizzato dalle Sezioni di Massa Carrara, Reggio Emilia e dai Gruppi di Fivizzano e Collagna, in concomitanza con l’11º anniversario del percorso monumentale delle Divisioni alpine. Quest’ultimo ha una storia intrigante: uno dei massi di arenaria che lo formano è affiorato al passo del Cerreto durante alcuni lavori di scavo, con le insegne delle sei Divisioni che hanno combattuto su diversi fronti durante l’ultima guerra: Taurinense, Tridentina, Julia, Cuneense, Pusteria e Alpi Graie.

TREVISO – Sessant’anni di Villorba

Il Gruppo di Villorba, guidato dal Capogruppo Alvaro Mariotto, ha raggiunto il traguardo dei sessant’anni come tanti altri Gruppi della Sezione, segno di una realtà alpina longeva e piena di vitalità. Popolazione e penne nere hanno accompagnato i festeggiamenti già da sabato, al concerto di cori alpini nella chiesa parrocchiale. 

Il futuro dello Sport

Il 28 e 29 novembre scorsi i responsabili sportivi delle nostre Sezioni sono confluiti a Teramo per la loro annuale riunione. Trasferta davvero lunga per i più, ma ampiamente giustificata. È stato giusto, infatti, ripagare in qualche modo la dedizione che gli alpini sportivi abruzzesi hanno sempre dimostrato partecipando ad ogni campionato e ad ogni riunione, sobbarcandosi ogni volta viaggi lunghi e faticosi. Questa volta toccava a tutti gli altri scendere a Teramo, città a due passi dal mare ma dominata dall’imponenza severa del Gran Sasso.

Testimonianza e memoria

L’inconfondibile sagoma del Duomo si libera in un caleidoscopio di immagini, statue, ricami di marmo. Una varietà che ci è stata consegnata così dagli artisti che lo costruirono, seguendo l’estro e i canoni della bellezza. La grande cattedrale ci emoziona perché utilizza un linguaggio universale che oltrepassa il senso religioso. In quegli elementi architettonici, che si ritrovano con innumerevoli interpretazioni in altri edifici e monumenti in tutta la Penisola, c’è la nostra storia secolare nella quale un’intera comunità si identifica.

Quell’Italia oltre oceano

Questo è il racconto di un viaggio nel lontano continente australiano per celebrare il 4 Novembre, Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Ma perché proprio in Australia? L’idea è stata del col. Antonio Coppola, addetto alla Difesa presso l’Ambasciata italiana a Canberra, che aveva assistito con interesse, qualche mese fa, ad una serata sulla Grande Guerra organizzata dalla Sezione Ana di Sydney, la città più popolosa dell’Australia. Detto fatto: da Canberra vengono inviati gli inviti alle Associazioni d’Arma italiane presenti in Australia, compresa l’Ana, che accetta con entusiasmo. 

Estro di alpino

Tutto ha inizio un mattino di novembre. In via Marsala 9, gli amici della Sezione di Como ci recapitano una scultura. Al centro del lavoro campeggia la prima pagina de L’Alpino del mese di ottobre, quella sulla preghiera. È talmente perfetta che la tocchiamo e ci chiediamo se non sia, per caso, una riproduzione fotostatica. E invece no. È proprio tutta in legno scolpito e poi dipinto. Incredibile.

Il coro ANA di Milano in concerto al Conservatorio

“Amis, ve raccomandi la mia baracca…”, con questo appello, negli ultimi giorni della sua vita terrena, don Carlo Gnocchi ci lasciava. Era il 28 febbraio 1956, in tarda serata, in una camera della clinica Columbus di Milano. La sua preoccupazione per la sua “opera”, la Pro Juventute, era ben evidente in quelle poche parole. Con la consapevolezza di essere erede e continuatrice di quell’Opera, la Fondazione che oggi porta il suo nome, ha approntato un calendario di iniziative e celebrazioni per il 60º anniversario della morte del Beato.

Cercansi moto e mezzi d’epoca per l’Adunata

#alpiniadunata2016

All’Adunata ad Asti si sta organizzando una mostra itinerante, concentrata soprattutto sulla Grande Guerra, curata da Dino Aloi. Per l’occasione il Comitato Organizzatore dell’Adunata ha richiesto ufficialmente all’Associazione Alpini Motociclisti di predisporre un’esposizione statica di mezzi motoveicoli e similari, usati dall’Esercito Italiano durante i periodi bellici e preferibilmente prodotti dalle aziende motociclistiche italiane. La mostra sarà aperta dal 30 aprile al 17 maggio 2016 presso il Palazzo Enofila ad Asti.

Pellegrinaggio a Milovice

Tra le tante cerimonie in omaggio ai Caduti, quella che ogni anno le Sezioni di Belluno e Conegliano celebrano al cimitero di Milovice suscita un’emozione particolare. La cittadina a 30 km da Praga fu da sempre luogo di detenzione per i prigionieri di guerra, russi, serbi e dopo la rotta di Caporetto anche di molti nostri connazionali. 

LECCO – Omaggio alle donne

“Con gratitudine in ricordo delle mamme, spose, donne di Esino che negli anni di Guerra, dal 1915 al 1918, affrontarono con tenacia e coraggio, difficoltà, sacrifici, restrizioni, rafforzando la coesione delle famiglie e dell’intero paese, mantenendo forte e determinato lo Spirito degli uomini al fronte, contribuendo al raggiungimento dell’Unità dell’Italia”. Con queste parole, incise sulla pietra di una nuova stele, la popolazione di Esino Lario esprime la riconoscenza alle mamme, alle spose, alle donne che durante la Grande Guerra seppero, con enormi sacrifici e privazioni, mantenere saldo il nucleo familiare, accudire e crescere i figli con amore e dedizione, sostituire i loro uomini nei compiti quotidiani, mantenere unito il paese e fornire, quando era possibile, viveri e vestiario per inviarlo ai loro cari impegnati al fronte. 

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