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venerdì, 2 Maggio 2025

Una merenda solidale

È bastata una email del professor Daniele Mozzoni, docente presso l’Istituto comprensivo Giacomo Ferrari di Parma e nipote di uno stimato socio Ana, a provocare la nostra entusiastica adesione alla “merenda solidale”. Questa iniziativa si ripete ormai da alcuni anni e coinvolge 18 classi per un totale di circa 500 ragazzi. Le terze preparano la merenda di metà mattina per tutti gli altri studenti che in questa occasione non si portano lo spuntino da casa, ma sono invitati ad acquistarlo ai banchetti preparati dagli studenti stessi, promuovendo in questo modo una piccola raccolta fondi da devolvere in solidarietà.

Scosse e neve: la Protezione Civile Ana nelle zone colpite

Dallo scorso 18 gennaio la Colonna mobile della Protezione Civile Ana è impegnata nell’assistenza alla popolazione nella provincia di Teramo. I volontari delle Sezioni Ana di Treviso, Padova, Bergamo, Como, Varese e Massa Carrara e Firenze sono all'opera a Castellalto e a Basciano che a causa delle abbondanti nevicate, sono rimasti isolati. «Grazie alpini - ha ripetuto il sindaco di Castellalto Vincenzo Di Marco - perché non ci fanno sentire soli».

Un grazie dal Centro Italia

Vorrei con questa piccola nota ringraziare tramite il nostro giornale tutti quei Gruppi e i singoli alpini che discretamente, ma concretamente hanno inviato aiuti e sostegno economico alla popolazione di Amatrice, sia privatamente sia delegando il mio Gruppo. A nome mio personale e di tutti i miei associati esprimo un profondo ringraziamento per la determinazione e l’affetto che tutti gli alpini d’Italia ci hanno dimostrato. 

Il coraggio non trema

A cavallo fra Umbria, Lazio, Abruzzo e Marche, sta la parte nascosta dell’Italia più colpita dal sisma del 24 agosto 2016. Amatrice, Norcia, Accumoli, Arquata del Tronto e le loro tantissime frazioni hanno subito danni gravi, risultando in gran parte rase al suolo. Una notte tragica nel racconto di un testimone. «Siamo stati svegliati in piena notte da quella terribile, singola scossa, e siamo vivi per miracolo», mi racconta Stefano Piergiovanni che era ad Arquata del Tronto con sua moglie Lidia e le sue figlie Monica e Ludovica.

Inizia la ricostruzione

«Questa costruzione è la prima in assoluto che viene realizzata nella comunità di Arquata dopo il sisma del 24 Agosto 2016», afferma commosso il sindaco Aleandro Petrucci mentre ricevere le chiavi della nuova scuola. L’evento ha naturalmente un significato particolare, quale forte auspicio per nuove iniziative che si svilupperanno. Ha ringraziato la Fondazione Rava che ha contribuito a sostenere l’iniziativa dal punto di vista economico e in particolare gli alpini che «hanno accettato l’impegno di realizzare tutte le infrastrutture e non ci hanno mai abbandonato: non c’è stato vento o pioggia che li abbia fermati». 

Riuniti per crescere

L’opportunità di formare e informare i volontari sulle numerose tematiche di Protezione Civile, in primis la gestione del sisma che ha interessato l’Italia Centrale e che continua a tenerci operativi, ha suggerito un nuovo incontro a Casale Monferrato (Alessandria). Aver scelto la città di un territorio appartenente al 1º Raggruppamento è il frutto di una decisione ponderata che mira a bilanciare le diverse riunioni che si sono tenute a Motta di Livenza (Treviso) nel 2015.

Dov’erano gli alpini

L’impegno dell’Ana in soccorso alla popolazione coinvolta dal sisma sta continuando anche con lo smontaggio di strutture precedentemente installate, utili per altre ricollocazioni. Abbiamo superato complessivamente le 10mila giornate/uomo. Da poco abbiamo chiuso i gemellaggi con Ripe San Ginesio e Apiro, alcuni volontari del 4º Raggruppamento sono a Sant’Elpidio, mentre San Ginesio è presidiato dal 2º Raggruppamento. A Tolentino e Bolognola ci sono volontari provenienti dal 3º Raggruppamento e altri volontari dell’Ana Regione Emilia Romagna sono a Caldarola.

Senza barriere

I volontari della Protezione Civile dell’Ana sono particolarmente soddisfatti per il riconoscimento arrivato, alla fine di novembre, dal sindaco di Asti per quanto compiuto durante la recente Adunata nazionale nella città piemontese. Per tradizione, i volontari di Pc dimostrano il loro spiccato senso di solidarietà realizzando, ogni anno, interventi di natura ambientale e sociale da donare alla città che ospita l’Adunata.

Alpini…sti

All’interno della Colonna Mobile Ana operano, per necessità emergenziali o di prevenzione, dei volontari appositamente addestrati e attrezzati, che rappresentano diverse specialità inquadrate nei cosiddetti moduli, quali gli antincendio boschivo, le unità cinofile da soccorso, le trasmissioni, la sanità, l’idrogeologico, l’informatico, i sub e gli alpinisti. Questi ultimi si sono ritrovati per un’importante e qualificata esercitazione a Trichiana (Belluno) per fare il punto sulla normativa vigente, oltre che per esplorare altre opportunità d’impiego.

Primo campionato

Si è svolto in Val Seriana (Bergamo) il primo campionato delle Unità cinofile da soccorso (Ucs) dell’Ana organizzato dal Nucleo Argo della Sezione di Bergamo. Una prima volta che ha messo in evidenza la sintonia tra cane e conduttore, grazie anche alla partecipazione di una cinquantina di unità. Debutto con la prova libera sui vari campi delle unità sezionali e, a seguire, sorteggio per l’assegnazione dei numeri di pettorale consegnati poi ai concorrenti.

Terremoto a quota 1.600

L’impressionante faglia che spacca la costa del Redentore - Monte Vettore - sui Monti Sibillini, le cui immagini sono state rilanciate da tutti i media internazionali, si apre a poche centinaia di metri dal Rifugio Ana di Forca di Presta, nel comune di Arquata del Tronto, intitolato alla Medaglia d’Oro Giovanni Giacomini di Ascoli Piceno. La struttura sorge a 1.560 metri di quota ed è il più elevato avamposto presidiato dall’uomo sul monte Vettore. 

Un camper di speranza

Come alpini del Gruppo di Leonessa il 2 settembre siamo andati a consegnare un camper che ci ha regalato un amico di Lino Cesaretti di Roma. Lo abbiamo consegnato al Capogruppo di Accumoli perché lui e la sua famiglia devono e vogliono rimanere vicino alla stalla delle capre che accudiscono. 

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