Che spettacolo a Monza
Verrà da dire che i raduni, come le Adunate e le feste di gruppo siano tutti uguali. Vero. Poi ogni volta c’è qualcosa in grado di stupirti, di emozionarti ancora. Come l’incanto di Villa Reale a Monza che guarda ai suoi giardini stracolmi di penne nere delle terre di Lombardia ed Emilia Romagna, insieme per il raduno del 2° raggruppamento. Domenica 19 ottobre è stata la giornata culmine, il gran finale di un programma iniziato mesi prima intessuto di conferenze e spettacoli capaci di coinvolgere personalità illustri dell’Associazione, delle Forze Armate e del giornalismo italiano oltre ai giovani delle scuole premiati in un concorso che parla di storia, del mito e dell’eroismo alpino. E non è stato un caso se, davanti a quel prato dove migliaia di penne tagliavano l’aria per incontrarsi, abbracciarsi, ritrovarsi, le autorità che si sono susseguite nei discorsi ufficiali, alzando lo sguardo, abbiano indugiato qualche istante davanti a quella vista straordinaria. Per primo il Mario Penati, presidente dell’ANA di Monza.
Fait e Ranzi fanno centro
Sono state due giornate all’insegna dello sport alpino, piene di soddisfazione per gli organizzatori e per i responsabili nazionali dello sport. Questo, in sintesi, il risultato del 45° campionato nazionale di tiro a segno di carabina libera e del 31° campionato nazionale di tiro a segno di pistola standard che si sono svolti a Treviso. La partecipazione ha avuto numeri da record: 103 tiratori nella specialità di carabina e 110 in quella di pistola, in rappresentanza di 24 Sezioni ANA provenienti principalmente dal Nord Italia. Verona è stata la sezione più numerosa con 29 atleti, mentre 15 sono stati quelli della Sezione ospitante. Menzione speciale per gli alpini abruzzesi - giunti da più lontano - presenti con 6 tiratori.
Quel Bivacco, simbolo di pace
Grande partecipazione per il 40° pellegrinaggio al sacrario San Matteo, organizzato in modo impeccabile dal gruppo alpini di Valfurva con la sezione di Tirano. Le celebrazioni sono iniziate la sera di sabato 16 agosto con l’esposizione dei ricordi e dei documenti originali di un secolo fa, presentati da Ilde Testorelli, vedova di Mario, capogruppo mai dimenticato e animatore del recupero del bivacco “battaglione skiatori Monte Ortles”, a quota tremila.
La nostra bandiera
Valle d’Incarojo, Carnia, anni ’70. Un residente, tale Jacun dal Morul, se ben ricordiamo io e mia moglie che è di quelle parti, aveva rialzato la propria casa, ma parve che l’iniziativa risultasse in un primo tempo abusiva, tanto che le autorità avevano ingiunto la demolizione della struttura.
“Leva obbligatoria di solidarietà”
Egregio direttore, ho letto con interesse il “dibattito” iniziato nel numero di luglio idealmente aperto da Gianbattista Stoppani, proseguito da Luca Ripamonti e da Stefano Peroncini, che cerca di approfondire l’idea di come conservare e rinnovare il valore degli alpini.
"Grazie"
Sono un artiglierie alpino della Julia del 3°/’75, appartengo al gruppo alpini di Campocroce di Mogliano Veneto, sezione di Treviso. Le scrivo per chiedere la sua opinione circa l’idea, partita da alcuni soci, di costruire un monumento agli alpini.
LA SPEZIA – L’eroe del Monte Nero
Nel centenario della nascita è stato inaugurato a La Spezia, all’interno dello stadio comunale, un cippo dedicato ad Alberto Picco, eroe del Monte Nero e primo capitano dello Spezia calcio. Morto ad appena 20 anni, in 23 giorni di guerra si guadagnò due Medaglie di Bronzo ed una d’Argento.
Qualità e competenza
L’esercitazione di Protezione Civile “Triveneto 2014”, organizzata dalla sezione di Verona, segna un nuovo e importante traguardo nell’ambito delle attività di addestramento e formazione sui meccanismi di funzionamento della struttura operativa dell’ANA. Hanno partecipato circa mille volontari della nostra Associazione, provenienti dalle sezioni del Triveneto e da quelle di Bergamo, Pavia, Piacenza e Sondrio. Molti di essi compongono anche le diverse squadre specialistiche (logisti, idrogeologi, alpinisti, antincendio boschivo, subacquei, trasmettitori, unità cinofile da soccorso, informatici, sanità).
Tra postazioni e gallerie
I molti che amano scarpinare sul massiccio del Grappa sanno bene che il monte Palon, subito sopra Possagno, domina tutta la pianura offrendo un panorama mozzafiato. La sua posizione è stata strategica nel sistema difensivo per la prima linea orientale, con postazioni di artiglieria, un minutissimo approntamento di trincee e gallerie per fucilieri, artiglieri e mitraglieri che lo avevano trasformato in una vera e propria fortezza rifornita da quattro mulattiere e da un sistema di teleferiche. Su questi luoghi, il gruppo alpini di Possagno ha realizzato un bellissimo percorso della memoria recuperando trincee, gallerie, appostamenti e presidi della prima guerra mondiale.
Riscoprire i valori – ottobre 2014
Caro don Bruno, complimenti per la nuova vesta grafica che hai dato al nostro mensile e che lo mette alla pari delle riviste più quotate che si trovano in commercio. Un solo piccolo appunto, alcuni articoli iniziano con le prime righe stampate su di una fotografia.
VENEZIA – Onorati gli eroi fiumani
Gli alpini di Fiume si sono incontrati a Gardone Riviera, presso le arche del mausoleo del Vittoriale, per rendere omaggio a due figure significative nel panorama della storia della città del Quarnaro: il comandante Gabriele D’Annunzio e il senatore del regno Riccardo Gigante. Se per D’Annunzio non è necessario spendere parole per rimarcarne l’importanza nell’ambito della storia fiumana, qualche breve cenno è utile per Gigante.
La formazione… continua
Il mondo della Protezione Civile, in seguito all’aumento della sensibilità civica che coinvolge a tutti i livelli la nostra società, richiede una continua e approfondita attività formativa. Per seguire questa tendenza la sezione ANA di Verona, con l’attuale presidente sezionale Luciano Bertagnoli e l’ex Ilario Peraro, in stretta condivisione con la Sede Nazionale, ha promosso una giornata rivolta ai soggetti istituzionali responsabili delle varie attività connesse con gli eventi emergenziali.