In pensione, ma non troppo!
Oltre che alpino, sono un correttore di bozze in pensione. Ti segnalo qualche errore non dovuto (penso) a una semplice svista. L’Alpino di agosto/settembre, pagina 4, titolo “Frecce... a costo zero”: frecce Tricolori (non: Tricolore); vedi indicazione esplicita nel DOP, dizionario d’ortografia e di pronunzia (Edizioni Rai Radiotelevisione Italiana) stessa pagina e stesso titolo: il che (non: il ché); idem in DOP pag. 23 (“Incontrare la montagna”): ingrossare le proprie file (non: le fila); stesso errore anche a pag. 26 (“I parà nelle forze speciali”); idem in DOP.
“Ciao, San Carlo…”
Impossibile dimenticare il 25 ottobre del 2009: l’immagine della folla di fedeli raccolti a Milano, in piazza del Duomo, per assistere alla beatificazione di don Carlo Gnocchi. La sua opera, la sua baracca come la chiamava lui, rappresenta ancora oggi l’eredità più bella. La guerra, il dramma della ritirata, le immagini di morte e distruzione cessarono di tormentare l’animo di questo grande uomo solo quando i suoi occhi poterono posarsi sui volti sereni dei suoi mutilatini.
Meeting a Costalovara
Nel corso della cerimonia di chiusura il sindaco di Piacenza Paolo Dosi aveva ribadito che l’Adunata nazionale era stata un evento storico per la città: aveva creato un connubio di amicizia spontanea e generosa, unica e irripetibile, e aveva rafforzato la collaborazione tra enti e istituzioni del territorio, impegnati nella complessa organizzazione della manifestazione.
Pace non pacifismo
Noi molte volte siamo abituati ad un pacifismo banale del “...vogliamoci tutti bene”. Io, molto tempo fa, mi sono laureato in filosofia a Torino ed uno dei miei migliori maestri si chiamava Norberto Bobbio, insegnava filosofia del diritto e della politica.
Grazie a tutti
Caro direttore, al termine del raduno del 1° raggruppamento che ha visto nella nostra Omegna la partecipazione, a detta degli organi ufficiali, di circa trentamila persone, sento il dovere di scrivere queste quattro righe per ringraziare tutti, sia per le presenze sia, soprattutto, per lo spirito testimoniato durante i tre intensi giorni.
La Madonna del Don
Le sezioni di Piacenza e Trento hanno espresso la loro devozione alla Madonna del Don con il dono dell’olio per le lampade che ardono sul suo altare, alla fine di un percorso della memoria ispirato alle figure dei nostri cappellani alpini. Nel cimitero di Montecchio Pietro Luigi Calvi ha ricordato padre Policarpo che aveva conosciuto da fanciullo essendo figlio del gen. Nanni Calvi, medaglia d’Argento al V.M. con il Tirano, che era in Russia insieme a padre Crosara.
Bergamo… in musica
Tutte le promesse del marzo 2005, scaturite da un incontro quasi casuale tra chi scrive, allora direttore di questo mensile, e l’alpino Alfredo Conti della fanfara dei congedati della brigata Cadore, si sono realizzate anche nella quinta edizione della manifestazione. Con il consenso dell’allora presidente nazionale Corrado Perona, ci accordammo per istituire un concerto aperto alle già esistenti fanfare degli alpini in congedo delle “antiche” brigate, concerto che ancora mancava nei programmi dell’ANA.
L'ignoranza che nuoce
Durante una escursione in montagna mi sono trovata in contatto con alcuni esponenti della vostra Associazione legati alla Protezione Civile. Nel bel mezzo di una discussione sull’immigrazione nel nostro Paese, una signora, che indossava la divisa della sezione di Monza e si vantava di essere degna portatrice della penna nera, si è esposta in modo chiaramente razzista, arrivando allo squallore di frasi come: «Negri di m…» e «Li ucciderei tutti», ripetute più volte e con viva convinzione.
A difesa del territorio – Aprica
La sezione ANA di Tirano, in accordo con l’amministrazione comunale di Aprica e di Teglio e con il supporto economico dell’Ente “Bacini Imbriferi Montani”, ha organizzato una esercitazione intersezionale di Protezione Civile. La decisione di intervenire nel comune orobico in forma preventiva, deriva dalla situazione critica di alcuni luoghi del territorio. In accordo con l’amministrazione comunale e il dinamico gruppo ANA locale, sono state individuate le aree dove la situazione territoriale è maggiormente problematica.
Un'amara considerazione
Partendo dal fatto che la guerra, anche se a volte necessaria, è un’immane tragedia e quindi quando si commemorano eventi tragici come la Grande Guerra si dovrebbero fare delle considerazioni al di sopra delle posizioni.
In ricordo di Urriani
A cinquant’anni di distanza dalla tragedia del Vajont, vorrei ricordare come si sono svolti i fatti ai familiari del geniere Giovanni Urriani e a tutti coloro che quella notte hanno perso parenti e amici. Poco prima della mezzanotte del 9 ottobre, nella caserma Fantuzzi di Belluno, suona l’allarme e l’ufficiale di picchetto irrompe nelle camerate della compagnia genio Pionieri intimando a tutti i militari di adunarsi nel più breve tempo possibile, in tenuta tattica, davanti al magazzino.
Camminare insieme
Il 15 maggio 1916 iniziava sul fronte trentino l’offensiva austriaca, nota come “Strafexpedition”, che dalle basi di partenza della Val Lagarina doveva portare l’11ª armata austriaca allo sfondamento delle linee italiane fra la Val Brenta e la Vallarsa e la 3ª armata allo sfruttamento del successo, dilagando nella pianura veneta fino al raggiungimento del mare Adriatico.