Contrin mozzafiato
Sembra incredibile, ma ogni volta che si risalgono le rampe della Valle di Contrin nessuno resta insensibile ai panorami mozzafiato che fanno da anfiteatro naturale a questo scorcio di Trentino. Quando poi il sentiero, reso agevole negli anni dai lavori di ripristino sostenuti dall’Ana e dalla Provincia Autonoma di Trento, viene letteralmente invaso da una lunga ed ininterrotta colonna di cappelli alpini, questo panorama diventa unico e irripetibile. Insomma, il binomio “alpinimontagna” qui al Contrin si fa oggetto di tangibile riscontro, e l’animo del buon alpino ne trae certamente beneficio e giovamento.
Con i veterani spagnoli
In Spagna, a 40 chilometri da Lleida, sulle colline di Balaguer presso il Monastero di Les Avellanes, l’Associazione Artiglieri Veterani da Montagna di Lleida, membro dell’Ifms, ha ricordato il suo 25º di fondazione, in concomitanza con il 13º Memoriale e l’XI Giornata di fratellanza spagnolaitaliana. All’incontro ha partecipato una delegazione dell’Ana (nella foto) composta dal presidente della commissione Ifms Renato Cisilin, dai membri esterni Alessio Granelli e Danilo Perosa, con i vessilli delle Sezioni di Bergamo, Pavia, Torino e dagli alpini dei gruppi di Gropello Cairoli (Pv), Moncalieri e Testona (To), Mozzo, Osio Sotto e Foresto Sparso (Bg).
Emozioni all’Ortigara
Buon giorno direttore, sono il Capogruppo degli alpini di Vedelago, Sezione di Treviso. Domenica 12 luglio abbiamo partecipato al raduno annuale sull’Ortigara, giornata splendida sia sotto il profilo meteo che della partecipazione.
Esempio Alpino
Tre giorni vissuti tra veci e bocia che hanno contagiato tutti con la loro allegria; canti e suoni di fanfare per le strade e innumerevoli tricolori alle finestre. Ecco cosa ha rappresentato per Bardineto, piccolo borgo sui monti dell’entroterra ligure, la consegna del 41º premio nazionale “L’Alpino dell’anno 2014”. Bardineto è abituata ai grandi eventi: d’estate, quando riaprono le case dei villeggianti e la gente viene al fresco e in autunno, quando diventa la patria dei funghi.
Di scena alle Cinque Torri
Oltre 700 militari di 11 Paesi hanno partecipato all’esercitazione alpinistica organizzata dal Comando Truppe Alpine alle “Cinque Torri”, sulle Dolomiti ampezzane, dove cent’anni fa i nostri soldati combatterono in trincea, a oltre 2.200 metri di quota. Dopo tanti anni al Falzarego, gli alpini hanno raccolto una nuova sfida in uno dei luoghi più belli delle nostre montagne, su vie alpinistiche di notevole difficoltà che arrivano fino all’VIII grado della Columbus, sulla Torre Grande. Scopo dell’addestramento è quello di verificare il livello di preparazione tecnico-alpinistica delle Truppe da montagna, non solo in arrampicata, ma anche su arditi passaggi, nel recupero dei feriti e in azioni tattiche in assetto da combattimento, finanche con lo schieramento dell’artiglieria da montagna. Uno dei momenti più spettacolari è stata la traversata aerea tra la Cima Nord e la Sud della Torre Grande: una fune di acciaio tesa tra le due vette e gli alpini in assetto da combattimento, elmetto e fucile, hanno superato il dirupo.
TORINO – Gli alpini per il Regina Margherita
Anche quest’anno gli alpini non hanno voluto mancare all’appuntamento con Forma Onlus per la tinteggiatura dell’ospedale Regina Margherita. Quaranta penne nere della Sezione di Torino, con i volontari del 2º e 4º Raggruppamento del coordinamento giovani e un Gruppo di alpini in armi del 3º reggimento, si sono messi all’opera per ripulire e colorare il corridoio di collegamento dei reparti dell’ospedale pediatrico. E così i mille metri quadri, divenuti negli anni fatiscenti, sono ritornati a splendere grazie al lavoro dei nostri alpini, che fin dal mattino presto si sono prodigati con stucco, cemento, colore e… tanto “olio di gomito”, per concludere l’opera in giornata.
Il fronte dei ricordi
Cammina con passo deciso, calza scarponi pesanti eppure con ampie falcate mangia veloce la strada che ha sotto i piedi: un passo un metro. Mi fa segno da lontano, allunga il braccio e si presenta: «Buongiorno sono Livio. Adesso saliamo con la seggiovia, su un pezzo, poi camminiamo. La porto a vedere dove ho trovato l’alpino, intanto però guardiamo i ripristini che ho fatto». Il tono alto della voce infila le parole l’una dopo l’altra, rapide e senza pause. Si avvicina allo zaino, mi dice che è quello in dotazione all’esercito svizzero, «lo sollevi!», quasi impossibile con una mano, almeno per me. Saranno 25 chili, forse più.
Grazie Son!
Da anni mi parlavano del Son, di quegli omini fatti di magliette verdi e pantaloni color salvia, quei pazzi del Son. Ma io ogni volta mi chiedevo: cosa ci potrà mai essere di così pazzo in loro da renderli così particolari? Provai ad entrare e ci entrai. Forse non bastano parole per descriverlo, forse non bastano nemmeno le foto: Piacenza, la mia prima Adunata. Quando entrai in quella Caserma rimasi folgorata, sentii in un attimo le stesse emozioni e la stessa fierezza di quando nel settembre 2010 varcai la porta carraia della Caserma del 7º Alpini di Belluno; la fierezza di sentirsi un alpino!
Una storia che unisce
Breno, cittadina della media Valle Camonica, capitale della Valle fin dai tempi della dominazione veneta, e ancora oggi centro di riferimento e di richiamo per l’intero territorio valligiano in quanto sede delle Istituzioni comprensoriali, del Parco dell’Adamello, del sito archeologico di Minerva, di un apprezzato e ricco museo e di numerosi altri servizi, ha accolto quest’anno il 52º pellegrinaggio in Adamello, richiamando tanta gente sia in quota sia durante la cerimonia conclusiva.
Persone splendide
Caro direttore, per poter partecipare all’Adunata a L’Aquila, un mese prima dell’evento, mi sono recato in Abruzzo per cercare un posto dove alloggiare. Avevo con me due persone da contattare. Sono ancora commosso per quanto si sono date da fare per poter soddisfare le esigenze del mio Gruppo. Oltre ad avermi trovato uno splendido posto, la prima mi ha portato a conoscere L’Aquila per l’intero pomeriggio, la seconda mi ha messo a disposizione un capannone a Paganica, dove ci siamo fermati, dopo averci fatto conoscere il paese terremotato e i dintorni, malgrado fosse oberato dagli impegni.
Un caffè con il Comandante
In occasione della Festa della Repubblica 2015, io e la mia fidanzata abbiamo deciso di trascorrere qualche giorno nel soggiorno alpino di Costalovara, la struttura alberghiera situata sull’altipiano del Renon, sopra Bolzano. Così, il 1º giugno decidiamo di far visita alla caserma che mi aveva visto giovane alpino in divisa (quanti ricordi) e di passare dal Comando Truppe Alpine per lasciare un crest al Comandante, gen. C.A. Federico Bonato.
Il 4º raduno della Tridentina
Il 4º raduno della brigata alpina Tridentina si svolgerà dal 9 all’11 ottobre a Bressanone (BZ), con il seguente programma: