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lunedì, 9 Giugno 2025

SVIZZERA – Ginevra non dimentica

Odile Soupison, console generale di Francia a Ginevra, ha presenziato alla cerimonia al monumento che ricorda dei Caduti per la Patria. Nell’occasione gli alunni della scuola francese e di quella tedesca hanno letto alcune lettere dal fronte. 

Patria, onore, sacrificio

Il ricordo della battaglia di Nikolajewka a Colico è stato caratterizzato dal freddo e dalla pioggia, ma i fattori climatici non hanno scoraggiato tantissime penne nere e molti cittadini e autorità che hanno voluto, con la loro presenza, sottolineare la vicinanza agli alpini. Le commemorazioni sono state celebrate con il patronato di Regione Lombardia e il patrocinio delle Province di Lecco, Como e Sondrio, oltre che quello del Comune di Colico.

Alpini di ieri, alpini di oggi

Scrivo per proporre una riflessione riguardo alla lettera dell’amico Edoardo Pezzutti pubblicata sul numero di novembre. Condivido la prima parte, sulla toccante cerimonia di Cargnacco, mentre la seconda parte mi lascia piuttosto perplesso. 

LUINO – Insieme come una famiglia

Grazie a Luca Morandi, figlio del Capogruppo onorario di Lavena Ponte Tresa, da vent’anni si perpetua una tradizione importante per tutto il Gruppo: una festa con i suoi compagni di scuola, i ragazzi diversamente abili del Centro professionale di Varese. 

Una sola Valtellina

Tra le molteplici e diversificate attività che contribuiscono al consolidamento dell’ambizioso progetto di unione delle due ex Sezioni di Sondrio e Tirano ci sono anche quelle che la Protezione Civile dell’Ana ha promosso per armonizzare le strutture organizzative che le due Sezioni disponevano al loro interno.

Non solo rumori di guerra

I bocia, si sa, spesso agiscono d’impeto sulla scia d’idee grintose e di progetti spavaldi, a volte anche poi difficili da realizzare nel concreto e tendono a galoppare sulle ali dell’entusiasmo che spesso fa fatica a tenere il passo più lento e maturo dei più temperati. Questo fa sì che, purtroppo, molte delle iniziative rimangano nella realtà semplici chimere sui verbali delle assemblee e, con il passare del tempo, vengano dimenticati, sepolti da altre carte. Qualcosa di diverso è successo durante una riunione di coordinamento “Giovani alpini” della Sezione di Bolzano, quando da una di queste tante idee è nato un progetto che ancora stupisce per la concretezza e il forte valore che ha assunto. 

Ingiuste accuse

Caro direttore, mi riferisco all’articolo “Pellegrinaggio a Milovice” pubblicato sul numero di gennaio 2016, articolo che ha suscitato in me stupore e disappunto per alcune omissioni che vi ho potuto riscontrare. In particolare, la descrizione dell’evento non fa alcun cenno al ruolo svolto dall’Associazione che ho l’onore di presiedere, in quanto si è limitata a segnalare che il “console Filippo Imbalzano ha scoperto una targa commemorativa…”.

Ricordo di giovantù

Egregio direttore, come abitudine al ricevimento de L’Alpino la pagina con l’editoriale da lei firmato è la prima che leggo. Così è stato anche nel mese di febbraio. La verità e la tenerezza delle prime righe mi ricordano i momenti felici della scuola, inizio della vita. 

Alpino al… fronte

Il Coro dei congedati della brigata Julia ha appena finito di raccontare nel canto l’epopea della Grande Guerra, quando mi avvicina un metro e novanta di uomo: «Sono Mario Picech. Sono di Gorizia. Di Cormons, per l’esattezza». Non sono necessari i convenevoli per creare cordialità, perché un sorriso a trentadue denti sembra il biglietto di ingresso a qualche festa di nozze o rimpatriata tra amici. Quindi quattro battute di circostanza, giusto per dire qualcosa senza dire niente, ma sufficienti per realizzare che l’alpino che hai davanti è un puledro di razza. 

Una fragile pace…

Il generale Franco Federici ha passato tutta la vita militare negli alpini, da comandante di un plotone del battaglione Morbegno, alla guida del battaglione L’Aquila, alle pianificazioni delle missioni operative in Iraq e Afghanistan e, infine, al comando della gloriosa Taurinense. D’altronde buon sangue non mente: suo padre Luigi, anch’egli generale degli alpini, è stato comandante delle Truppe Alpine e comandante generale dei carabinieri dal 1993 al 1997, quando il numero uno dell’Arma era scelto fra i generali di Corpo d’Armata dell’Esercito. Dallo scorso ottobre il gen. Federici guida il contingente italiano in Libano. Una missione delicata in cui occorre far buon uso della saggezza, più che della forza. 

MONDOVÌ – Le due “stelle alpine” di Villanova

Grazie all’impegno dei suoi soci il Gruppo di Villanova Mondovì ha ristrutturato un locale messo a disposizione dall’amministrazione comunale, realizzando una nuova baita alpina. I lavori iniziati a fine gennaio 2015 e ultimati a tempo di record a fine aprile, hanno prodotto una sede accogliente, dotata di ogni comfort. 

Il gen. Manione al Corpo di reazione rapida Nato

Dopo più di tre anni al comando della Scuola di fanteria di Cesano di Roma il generale degli alpini Giovanni Manione ha ceduto il comando al generale Massimo Mingiardi per ricoprire un incarico al Corpo di reazione rapida della Nato a Solbiate Olona (Varese). Alla cerimonia, presieduta dal Comandante per la Formazione, dottrina e specializzazione dell’Esercito, generale Giorgio Battisti, hanno presenziato il vessillo della Sezione Ana di Roma e i gagliardetti dei Gruppi di Roma e Viterbo.

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