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domenica, 25 Maggio 2025

AUSTRALIA – Gli alpini all’Anzac Day

Quest’anno all’Anzac Day, una delle feste più importanti e sentite in Australia e Nuova Zelanda, erano presenti le delegazioni delle varie Associazioni d’Arma italiane che hanno commemorato l’evento nelle varie città australiane (a Sydney, Melbourne, Perth, Adelaide, Brisbane e Darwin). 

L’amico che ti salva la vita

Lo scorso 11 giugno si è svolta a Casalecchio di Reno (Bologna) l’esercitazione di Protezione Civile per le unità cinofile del 2º Raggruppamento (nella foto). Organizzata per la prima volta dal nucleo cinofilo da soccorso “Reno” della Sezione Bolognese-Romagnola ha visto la partecipazione di 10 squadre con 20 unità cinofile delle Sezioni di Bergamo, Varese, Lecco, Como e Bolognese-Romagnola. 

Gesti d’alpino

Gli alpini del Gruppo di Loano sono stati indaffarati alcuni mesi per prepararsi ad accogliere al meglio il parterre del Premio Alpino dell’anno. Nelle edicole di Loano, vestita di tricolori, i giornali hanno dato ampio spazio all’evento e alla storia delle penne nere. Quella di quest’anno è la 42ª edizione; leggendo i nomi dei premiati succedutisi nel tempo si trovano alpini noti, come il Presidente nazionale Nando Caprioli, e altri conosciuti per lo più in ambito sezionale. Tutti quanti hanno rappresentato più che degnamente l’Associazione Nazionale Alpini, i suoi valori, la sua riservatezza nel fare, la prontezza nell’accorrere dopo le calamità naturali, ma soprattutto il supporto quotidiano e gratuito alle amministrazioni locali e alla gente.

SUDAFRICA – Festa degli alpini in baita

La festa degli alpini della Sezione Sudafrica si è svolta nella baita che sorge sul terreno dell’East Rand Italian Club, alla periferia di Johannesburg.

36º premio Fedeltà alla montagna

La 36ª edizione del Premio, in programma per sabato 27 e domenica 28 agosto, quest’anno si terrà in comune di Rocca Pietore, in provincia di Belluno. Il premio raggiungerà Malga Laste, che si trova a quota 1.868 metri, sul Col de le Casière, dove sorge la malga che dal 1989 è gestita dalla famiglia Dorigo. L’azienda è condotta da Ezio e dal premiato di questa edizione, l’alpino Diego Dorigo 3º/’93, dapprima recluta alla caserma Salsa di Belluno e poi di stanza al distaccamento di Arabba. 

MALATO D’INFINITO – Don gnocchi e le virtù

Concepito dall’autrice come una summa delle virtù del Beato, il libro ripercorre la vita del fondatore della Pro Juventute sul modello delle sette virtù, teologali e cardinali. Un modo inedito per rileggere l’umana avventura del “papà dei mutilatini” insieme a ciò che ha saputo incarnare e comunicare sul sentiero di un Amore unico e totale. Un contenitore di brani, riflessioni, pubbliche e private, attraverso cui don Gnocchi, prototipo senza tempo di uomo, sacerdote e alpino, continua a dar voce alla propria idea di virtù, qui illustrata mediante le sue parole, le opere e le testimonianze di chi lo ha conosciuto di persona, arricchite dalla prefazione del cardinale Tettamanzi. Il libro contiene inoltre un “QR code” per approfondimenti multimediali che vanno dalla proclamazione della beatificazione a dichiarazioni, lettere e documentari di colui che ha speso tutta la vita a servizio dei bisognosi e dei più fragili. Indispensabile per comprendere meglio la sua vita di fede e il suo rapporto con Cristo. Un modello per tutti gli educatori.

Le solite mandrie selvagge

Sono un iscritto all’Ana da diversi anni e volevo complimentarmi per lo spessore morale della rivista. Ho partecipato all’Adunata di Asti mi congratulo per l’organizzazione della sfilata che si è svolta in modo corretto. 

IL MORMORIO DEL PIAVE

Il Coro Ana di Oderzo racconta e si racconta attraverso testi e immagini di luoghi ormai entrati nella memoria. Un lavoro chiaro, piacevolmente impaginato, quasi una moderna pagina di diario con tanto di spartiti sui canti della Grande Guerra, foto a colori e d’epoca, con lo scopo di valorizzare meglio il canto degli alpini e della tradizione popolare presente sul territorio. Una pubblicazione voluta in occasione del centenario che oltre a testimoniarne i posti e gli avvenimenti vuole offrire uno spunto per la riacquisizione del repertorio canoro di quegli anni mediante esibizioni dal vivo che coinvolgono tutti gli abitanti nei dintorni del “rumoroso” Piave.

SVIZZERA – Al monumento dell’Emigrante

Il past-president Bepi Massaro ha incontrato due ex-Soci della Sezione della Svizzera, ora residenti in Italia. Dopo tanti anni, Giovanni Bertolissi di Ragogna, socio del Gruppo di Dietikon, e Ernesto Toniutti di Muris, socio del Gruppo di Zurigo, si sono ritrovati al monumento dell’Emigrante sul Monte di Muris. 

Ancora una volta, grazie alpini

Sono qui, commossa, davanti alla televisione, come ogni anno, per me è un appuntamento importante l’Adunata degli alpini, fanno parte della mia vita... Penso sempre di sapere tante cose sugli alpini, sulla loro grandezza, invece ne scopro sempre di nuove che li rendono ancora più meravigliosi e grandi... Adesso è iniziata ufficialmente la sfilata, non è ancora l’ora del mio amato Friuli, mio marito sarà tra loro, come ogni anno... 

IL CONTADINO CHE CONOBBE BATTISTI

Gli autori, dopo aver custodito per anni il diario del nonno materno, hanno deciso in occasione del centenario della Grande Guerra, di raccontare la storia unica e particolare di Albino, un soldato austro-ungarico, tratteggiando la saga della sua famiglia. Albino riceve sul finire della propria vita una lettera inaspettata e non voluta, che lo riporterà a rivivere e rileggere la propria storia. Sotto una forma romanzata, questo libro raccoglie la vita reale del protagonista, proponendo attraverso il suo diario uno scorcio sulla prima guerra mondiale, un po’ trascurato dalla trattazione storica, largamente divulgata. Per non dimenticare quei soldati di lingua italiana che hanno combattuto sotto un’uniforme straniera. Per non dimenticare le piccole storie e vicende che hanno caratterizzato la vita di ognuno di loro. Per non dimenticare che la guerra non è mai una soluzione.

ASIAGO – Nicolò, alpino speciale

Gli alpini dell’Altipiano hanno inaugurato un monumento in memoria di Nicolò Gianesini, “andato avanti” nel dicembre 2014 all’età di 82 anni, uomo e alpino tutto di un pezzo, ricordato dagli amici del Gruppo di Gallio come «uno che non si tirava indietro quando c’era da fare!». Proprio per questo i figli alpini Antonio, Mauro e Silvano, oltre che il nipote Nicola, hanno voluto realizzare un monumento in sua memoria. 

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