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domenica, 12 Maggio 2024

CASALE MONFERRATO – Per fortuna ci sono gli alpini

Gli alpini del gruppo di Serralunga di Crea, fedeli al motto Il nostro fronte è la solidarietà, hanno portato a termine un’importante iniziativa sociale legata al territorio. In un anno di intenso impegno hanno acquistato una vettura da adibire al trasporto di persone anziane, sole o in precarie condizioni di salute, bisognose di recarsi presso gli ospedali, gli ambulatori o gli uffici amministrativi.

GORIZIA – Serata di memorie

Nell’ambito dei festeggiamenti per celebrare il 90° della sezione di Gorizia che culmineranno in settembre, mese nel quale è stata fondata la sezione isontina, all’auditorium civico si è svolta una serata dedicata al 70° di Nikolajewka, alla quale hanno partecipato autorità civili, militari e un folto pubblico. In apertura è stato presentato il libro “Da Nikolajewka sono tornati a baita”, scritto dal giornalista Antonio Devetag e curato dal presidente sezionale Paolo Verdoliva.

Una lavaferri chirurgici per l’Ospedale da campo

Una delegazione dell’ospedale da campo si è recata a Riese Pio X (Treviso) per ritirare dalla ditta Steelco una macchina lavaferri chirurgici, prezioso quanto indispensabile strumento per il nostro ospedale.

“Lupi della Monte Bianco” a Recoaro Terme

Il 27, 28 e 29 settembre si svolgerà a Recoaro Terme il 17° raduno dei “Lupi della Monte Bianco”. Nella mattinata di sabato 28 è previsto il pellegrinaggio al Sacrario del Monte Pasubio. Il programma completo è pubblicato sul sito www.lupidellamontebianco.it.

“Cadore”: raduno a settembre

Dal 1999 la sezione ANA di Belluno organizza a cadenza quinquennale un raduno di tutti coloro che hanno prestato servizio militare nella brigata alpina “Cadore”, costituita nel 1953 e sciolta nel 1997. Ma la quarta edizione è stata anticipata a quest’anno per la concomitanza con il 60° anniversario della costituzione della Brigata.

Bergamo, staffetta d’oro

Nei mesi scorsi, avevo già mentalmente messo in relazione una nota frase, posta da Johan Sebastian Bach al termine di una sua monumentale opera, con il nostro impegno nell’organizzare questo campionato: “Non senza fatica si giunge al termine”. Ora, a bocce ferme ho la piena conferma sull’attinenza ed opportunità del paragone. Partiamo da un anno ormai lontano: il 2000.

Alpinità, cioè famiglia allargata

Carissimi Alpini, grazie! Con la vostra allegria e spensieratezza avete ravvivato la mia città di Piacenza. Grazie alla vostra Adunata nazionale avete portato gioia dove prima vi era solamente monotonia. Mi sono divertito moltissimo a cantare i vostri cori accompagnati dalle fanfare. A volte improvvisando. Mi avete insegnato molte cose tra cui la fratellanza umana e la volontà di aiutare il prossimo.

Il bersagliere, morto da eroe

Un eroe. È Giuseppe La Rosa capitano dei Bersaglieri, che in Afghanistan si è gettato su una bomba a mano lanciata a bordo del “Lince”, facendo scudo ai suoi compagni, salvandone la vita. Il nostro mensile arriva in ritardo con questa tragica notizia, per comprensibili tempi di stampa, ma ciò non diminuisce lo sconcerto e il dolore per quanto è avvenuto in quella terra dove si trova anche la brigata Julia e dove sono caduti tanti nostri alpini.

PADOVA – Padova e Vicenza all’ultimo goal

Successo di pubblico alla partita alpina giocata a Padova fra la squadra locale e quella delle giovani penne nere di Vicenza. Le compagini erano guidate dai responsabili delle Commissioni giovani, Luca Bolla e Nicola Stoppa per la sezione di Vicenza, da Diego Giraldin per quella padovana. La partita, molto combattuta soprattutto nel primo tempo, è terminata con il punteggio di due a zero per la formazione “Veneto Team”, rappresentanti di Padova. In gol Franceschini e Di Massimo. È stata una bella gara, arbitrata in modo encomiabile dai due arbitri federali.

Scuola di educazione civica

Il servizio di leva con i suoi riti, alcuni belli, altri meno, conseguiva in realtà il prezioso risultato di proiettare tanti giovani fuori dalla bambagia, a confrontarsi con una realtà diversa e imparare che ognuno di noi ha diritti ma ha soprattutto doveri nei confronti degli altri e della società. E gli alpini sono forse la più bella espressione di questo esperimento perché, smesse le stellette, le loro armi sono diventate le pale e non più i fucili.

Com’è nata la scuola

Si tratta di un nuovo edificio inserito in un polo scolastico già esistente con la scuola elementare e la scuola media di recente realizzo, previsto ad un solo piano fuori terra inserito in un contesto verde, assimilabile a parco, con accesso indipendente su una carreggiata pubblica di scarso traffico. L’area coperta di metri quadri 700 circa insiste su un lotto di 5.000 metri quadri.

Esempio trascinante

Questa è la mail che ho ricevuto oggi da un’amica piacentina. “La nostalgia è scattata un secondo dopo i saluti... È stata una grandissima festa, ho parlato con gente che per me non ha un nome e della quale presto svanirà anche il ricordo del volto.

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