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domenica, 1 Giugno 2025

I nostri titoli di Stato

Cosa ne pensate di questa veste di difensori del nostro Paese? Garibaldi ha contribuito ad unire l’Italia con i Mille, anche noi italiani già uniti, che ci commuoviamo davanti al Tricolore e al suo Inno Nazionale, possiamo continuare l’opera di unione d’Italia, in barba allo speculatore straniero, comprando i nostri titoli di Stato. 

Lotterie sul cancro?

Nel periodo di Natale come ogni anno organizzate la lotteria a favore di associazioni che fanno ricerca sul cancro. Vorrei esprimere il mio parere in quanto noto che si fa raccolta fondi per associazioni che utilizzano la pratica ignobile, superata, crudele e inutile che è la vivisezione. 

NOSTRI MUSEI: Canove, memoria di due guerre

Il museo di Canove, curato dal locale gruppo alpini, è un importante percorso snodato in quattordici sale per una superficie di circa seicento metri quadrati di esposizione dedicata alla Grande Guerra, più una sezione riservata alla seconda guerra mondiale. È allestito in via Roma 68, nell’edificio che originariamente era la stazione ferroviaria di Canove: lo si incontra percorrendo la provinciale, a circa tre chilometri da Asiago. Il museo dispone di numerose raccolte tematiche, organizzate in modo da fornire una chiave di lettura dell’evento bellico e di reperti che costituiscono il tema di fondo museale.

Una casa per Luca: al via la struttura

Dopo un impegno personale a Milano, avendo terminato lo stesso per tempo, ho sentito il dovere di fare una visita a Gravellona Lomellina nel cantiere dove i nostri volontari alpini della sezione di Pordenone, con l’assistenza tecnica del nostro consigliere nazionale Antonio Munari, stavano completando la loro seconda settimana consecutiva di lavoro. Li ho raggiunti all’ora di pranzo nella splendida sede del gruppo di Vigevano che ci ospita per questo nostro impegno.

Ritorno sul Don 1941-1943

Protagonisti i reduci trentini dalla Campagna di Russia sul Don e gli alpini in particolare, nella cerimonia di inaugurazione della mostra “Ritorno sul Don 1941-1943” a Trento, nelle Gallerie di Piedicastello, lo scorso 4 dicembre. L’iniziativa è della Fondazione Museo Storico del Trentino in collaborazione con il “Museo centrale della grande guerra patria” di Mosca e l’Università statale agraria di Voronezh (Vgau). È la mostra sulla guerra degli italiani in Unione Sovietica, che va letta non solo come la tragica ritirata alpina nel gennaio 1943, ma come la storia di quella sventurata spedizione nel contesto della “guerra di sterminio” condotta dalle truppe tedesche in URSS.

Grazie, Massimo!

Zaino a terra per Massimo Mangili, che per oltre 10 anni ha lavorato in sede nazionale come addetto alla corrispondenza e magazziniere. Ha deciso di godersi la meritata pensione per dedicarsi a tempo pieno ai nipotini Mattia e Tommaso e alla sua famiglia. Alpino del 5°, negli anni 1960-1961 ha prestato servizio al 17° corso ASC alla SMALP di Aosta e in seguito a Malles Venosta, btg. Tirano e a Merano, nell’Edolo.

Il col. Giuseppe Montalto nuovo capo di S.M. della Julia

Il colonnello Giuseppe Montalto è il nuovo capo di Stato Maggiore della brigata alpina Julia. Ha lasciato il comando del 4° reggimento alpini paracadutisti “Ranger” per assumere questo nuovo prestigioso incarico. Con i suoi alpini paracadutisti il col. Montalto ha svolto importanti e difficili missioni a fianco delle Forze Speciali in Iraq ed Afghanistan, conducendo operazioni ad alto rischio.

Lo stemma sabaudo

Con orrore vedo stampata su L’Alpino di Ottobre nella sezione incontri la foto di un gruppo di sottufficiali SMALP degli anni 1954/55 che sfoggiano un tricolore con lo stemma sabaudo.

Sfogliando i nostri giornali

La nostra stampa.

CANADA – Il coro di Sulmona a Welland

Il coro ANA di Sulmona, sezione Abruzzi, in trasferta in Canada, è ritratto davanti al monumento ai Caduti di tutte le guerre di Welland (Ontario), eretto dagli alpini nel 1988. Ospiti del Gruppo locale della sezione di Hamilton, guidato da Doro Di Donato, gli alpini abruzzesi hanno partecipato al pranzo in loro onore, preparato dalle signore dell’Ordine dei Figli d’Italia nella sede del Gruppo (casa Dante).

“La Patria chiamò”: ovvero il destino d’un eroe alpino

“La Patria chiamò” sembra un motto d’altri tempi, il titolo d’una rivista riservata ai soldati al fronte. È ancora attuale, purtroppo, e riguarda il destino di – ormai troppi – nostri militari che dalle missioni chiamate di pace non sono più tornati, o sono tornati feriti nel corpo e nell’anima. “La Patria chiamò” è dunque anche l’appropriato titolo d’un libro che racconta la storia dell’alpino Luca Barisonzi, caporale dell'8° reggimento Alpini, stampato dall’editore Mursia e presentato – presente lo stesso Luca – il 22 dicembre scorso al Circolo di Presidio di Milano, a Palazzo Cusani. Il volume, curato dalla ricercatrice Paola Chiesa, è stato introdotto dal nostro presidente nazionale Corrado Perona e dal comandante delle Truppe alpine gen. C.A. Alberto Primicerj.

Se vincono gli egoismi

Apocalisse, baratro, default, insolvenza, fallimento... e via drammatizzando, sono i termini che sentiamo ripetere da troppo tempo ormai sulla crisi economica che attanaglia soprattutto i Paesi dell'Europa e il nostro Paese in particolare. Ma c'è un'altra crisi che incombe, ed è quella del progressivo mutamento delle condizioni climatiche della terra, provocato dai gas di scarico, che pare non interessi quasi nessuno anche se i segni e le conseguenze sono evidenti. Questi due flagelli hanno origini e caratteristiche parallele: sono il frutto di egoismi e di interessi particolari di governi e nazioni ma pur sempre, nel panorama mondiale, particolari nel senso che di volta in volta ogni possibile soluzione ciascuno si aspetta che la trovino gli altri. Si è appena chiuso il vertice di Bruxelles con i rappresentanti di 27 nazioni: era definito il più importante degli ultimi vent’anni.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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