MONZA – Nova: un monumento, messaggio di speranza
Quando le penne nere di Nova Milanese decisero di dedicare un monumento agli alpini, si posero tante domande: su tutte, un concorso dei bozzetti aperto agli scultori. È stato un successo insperato, perché sono stati ben 20 i partecipanti, alcuni di notorietà nazionale.
Passo Pramollo: il 23-24 giugno 38° incontro italo-austriaco
Il 23 e 24 giugno si terrà il 38° Incontro Alpino Internazionale (Italia-Austria) a Passo Pramollo con il seguente programma: sabato 23 giugno, ore 10,30 ritrovo presso il municipio del Comune di Pontebba e deposizione corone al monumento ai Caduti; domenica 24, ore 9 incontro a Passo Pramollo; rassegna degli schieramenti da parte delle autorità militari italiane e austriache; arrivo delle staffette militari presso il cippo della Wulfenia con accensione del tripode della pace; onori ai Caduti con deposizione di corone.
Il ten. col. Franco Forlani
Ho letto la lettera “Lo stemma sabaudo” di Mauro Galbiati (L’Alpino, n. 1 di gennaio) e mi è venuto in mente quanto scritto dal ten. col. Franco Forlani, che è ‘andato avanti’ e che fu capogruppo di Molinella (BO) dopo aver combattuto in Russia, quale sottotenente del Gruppo “Vicenza”, Croce di Guerra al V.M. Il nostro Forlani, dopo il fatidico 8 settembre, fu “ospite” dei campi tedeschi e vi rimase fino al termine della guerra, fedele al giuramento prestato.
BOLOGNESE ROMAGNOLA – “Vi racconto la mia Russia…”
Il libro “L’alpino dalle sette vite sul fronte russo” dell’artigliere alpino della Julia, reduce di Russia Diotalevio Leonelli, sopravvissuto alla battaglia di Nikolajewka – uno dei pochissimi reduci di Russia ancora in vita che possa raccontare in prima persona il fronte russo – è stato presentato a Lugo di Romagna da Bruno Pizzul, alpino e giornalista, presenti Vittorio Brunello, direttore de L’Alpino, Gianfranco Cenni, presidente della sezione Bolognese Romagnola, il reduce pluridecorato Carlo Vicentini e circa 300 alpini.
A Sirmione gli ex del C.d.N.
Si è realizzato il desiderio di Ornello Capannolo di continuare a tenenere i contatti con gli alpini che hanno svolto servizio con vari incarichi presso la Sede Nazionale (presidenti, consiglieri e revisori dei conti nazionali, direttori de L’Alpino). All'incontro avvenuto nei giorni 31 marzo e 1° aprile a Sirmione, c’erano circa quaranta persone provenienti da varie località d’Italia. Era presente il presidente emerito Beppe Parazzini che durante la cena ha manifestato apprezzamento per questa iniziativa che si ripeterà il prossimo anno, e il vice presidente nazionale in carica Luigi Bertino che ha portato il saluto del presidente nazionale Perona e di tutto il CDN.
Indagine sui tempi di consegna de L’Alpino
A seguito di alcune segnalazioni da soci ed abbonati alla nostra rivista, è stata promossa dal Comitato di Direzione un’indagine volta a raccogliere informazioni sui tempi di distribuzione de L’Alpino.
Quella lunga notte tragica non finisce mai
Settant’anni, tanti sono trascorsi da quella tragica sera del 28 marzo 1942, quando alle ore 23,45 il sommergibile inglese Proteus, comandato da Philip Steward Francis, squarciò con un siluro la fiancata sinistra del il piroscafo Galilea. Quest’ultimo era partito da Patrasso alla volta di Bari ma la sua traversata si fermò all’altezza di Prevesa, nel Mar Ionio, portando con sé quasi tutto il suo carico umano; dei 1.275 imbarcati si salvarono 284 uomini e più della metà di questi erano alpini.
Da Cuneo al Don, in una mostra
Il 9 luglio 1942 venne istituita l’ARMIR (Armata Italiana in Russia), comandata dal gen. Gariboldi, di supporto al Corpo di Spedizione Italiano in Russia (CSIR) inviato l’anno prima a fianco delle truppe tedesche impegnate nell’Operazione Barbarossa.
Sfogliando i nostri giornali
La nostra stampa.
GENOVA – Altavalpolcevera: 90° e raduno di settore
Grande festa per il gruppo Altavalpolcevera della sezione di Genova per il 90° di fondazione, e il raduno del 2° settore. Nella serata di sabato, al termine dello spettacolo “Battaiun anciua, storia del Battaglione Pieve di Teco”, è stato consegnato al Provinciale dei Frati Cappuccini ed al responsabile delle missioni in Centrafrica ed in Perù un cospicuo assegno, prima parte del ricavato della vendita del libro “Padre Generoso… stammi vicino, muoio”, edito dal Gruppo per i suoi 90 anni e per ricordare il concittadino Attilio Ghiglione, frate cappuccino col nome di Padre Generoso, cappellano del battaglione Gemona in Grecia, Albania e Russia. L’obiettivo è quello di costruire un pozzo in uno dei villaggi della Repubblica Centrafricana dove operano i frati cappuccini.
Trincee e caverne: i segni della Grande Guerra
Nella nostra serie dedicata ai musei ben s’inserisce questo che è tra i più significativi e completi. Non espone cimeli, divise, armi, ma riguarda i luoghi in cui vissero, combatterono e morirono tanti nostri soldati in quella guerra di trincee e di mine che spesso si rivelò, in montagna, non meno cruenta di quella di pianura. Ecco dunque questa testimonianza recuperata con il lavoro di tanti volontari alpini “per non dimenticare”.
Ne è valsa la pena
In merito a quanto scritto dal socio Albino Porro di Asti: “Ma ne valeva la pena?” su L’Alpino di aprile, vorrei esprimere la mia opinione. Albino fa riferimento a coloro che hanno lottato e combattuto, anche immolando la propria vita per una “Italia libera e giusta”. Ebbene io penso che “ne sia valsa la pena”, perché quei combattenti hanno creduto negli ideali, nei valori, in una “Italia libera e giusta”.