In breve – dicembre 2012
Notizie in breve.
Un museo per don Gnocchi
La sua Topolino furgonata, la motocicletta con la quale aveva stupito il cardinale Schuster, la fedele macchina da scrivere, l’agendina, gli scarponi, le medaglie al valore, spartiti musicali, fotografie, un pezzo dell’altare da campo incredibilmente ritrovato dall’alpino Sovran qualche anno fa ed una quantità importante di oggetti della vita di Don Carlo Gnocchi ordinati in vetrine tematiche costituiscono parte, quella forse più immediatamente apprezzabile, del Museo che è stato allestito nell’ex cappella del Centro Don Gnocchi “S. Maria Nascente” di Milano (via Capecelatro, 66).
Franco Pini, angelo degli altri
Chissà quale piega avrebbe preso il futuro di Franco Pini se quel giorno in Iran, nel lontano 1977… Il fatto è che a quel tempo Franco Pini, bergamasco di Ponteranica, classe 1932, mortaista del 5° Alpini battaglione Tirano, andava girando il mondo in lungo e in largo. In sella alla sua Motom Delfino 160, comprata a rate, e poi ad una Gilera 150, s’era spinto fino a Capo Nord, novemila e passa chilometri. Ma di fatto non s’era fatto mancare niente: Marocco, deserto libico, Emirati arabi, Iran, Iraq, Kurdistan, Turchia, Egitto, Sudan, Sud Sudan, Juba, Uganda… Viaggi intrapresi prendendo ferie dall’azienda tessile dove lavorava, e soprattutto concordate con la moglie Rosetta che, a casa, vegliava sui quattro figli che avevano messo al mondo.
Per l’Italia, con la gente
Storia davvero singolare e affascinante, quella degli alpini. Il Corpo indubbiamente più amato e rispettato al Mondo, 140 anni fa ebbe un’origine quasi clandestina grazie ad alcuni articoli inseriti in quel Regio Decreto con i quali il generale Ricotti Magnani, ministro della Guerra, su suggerimento del capitano Perrucchetti - che, a sua volta, aveva mutuato l’idea da uno studio del col. Ricci - diede vita alle prime compagnie territoriali sulle Alpi. L’idea semplice e geniale era quella di affidare la difesa dei settori alpini ai valligiani che li abitavano, che li conoscevano palmo a palmo e che li avrebbero difesi con la tenacia di chi protegge la propria casa.
Il senso delle missioni all'estero
Nel drammatico momento che sta attraversando la Nazione, crisi economica dilagante, perdita di posti di lavoro, tagli a pensioni e sanità, mancanza di politiche per il futuro, ruberie dilaganti, perdita da parte della politica tradizionale d’ogni riferimento etico, morale e valoriale, si torni a osservare la Costituzione. Si ripristinino Forze Armate di leva. Stop ai professionisti e agli F35.
Nikolajewka 70 anni dopo
Il 26 e 27 gennaio 2013 gli alpini celebreranno il 70° anniversario della battaglia di Nikolajewka a Brescia.
Il gen. Abrate cittadino onorario di Bene Vagienna
Il capo di Stato Maggiore della Difesa gen. Biagio Abrate ha ricevuto la cittadinanza onoraria di Bene Vagienna, un comune del Cuneese. È il Comune nel quale è nato il padre del capo di SME, Paolo Giovanni, del quale il sindaco della cittadina Claudio Ambrogio ha consegnato al figlio gen. Abrate una copia speciale del certificato di nascita, oltre alla pergamena della cittadinanza.
Piacenza, fra storia e futuro
Piacenza è una città di circa 104mila abitanti, posta nell’estrema Emilia occidentale, al confine con il Piemonte, la Liguria e la Lombardia dalla quale la separa il Po. È capoluogo di una provincia di quasi 290mila abitanti: il territorio è in parte di pianura che poi si addentra nell’Appennino. L’economia è prevalentemente agricola con presenze importanti dell’industria metalmeccanica e di trasformazione dei prodotti dei campi e nel settore della logistica. La città si fregia del titolo de “la Primogenita”, riconoscimento che le riservò il re del Piemonte, Carlo Alberto, durante la prima guerra d’indipendenza: nel 1848 i piacentini furono i primi, nel maggio di quell’anno, a pronunciarsi con un plebiscito per l’unione con il regno sabaudo.
Il coraggio contro la forza
Settant’anni fa ad El Alamein, un centinaio di chilometri ad ovest del Nilo, fu combattuta la più grande battaglia in terra d’Africa della seconda guerra mondiale. La Battaglia di El Alamein segnò, insieme a quella di Stalingrado, la svolta del conflitto e colpì al cuore il mito dell’invincibilità dell’esercito tedesco. Sotto il profilo politico-strategico la battaglia pose fine all’incombente minaccia di occupazione dell’Alto Egitto e alla penetrazione delle armate italo-tedesche in Medio Oriente per l’acquisizione dei ricchi giacimenti di petrolio di quei Paesi.
Le riunioni dei presidenti di Raggruppamento
1° Rgpt. - Confronto a febbraio 2013
La seconda riunione annuale dei presidenti del 1° Raggruppamento si è tenuta nella sala consiliare della Provincia di Novara, in occasione del raduno di Raggruppamento. Oltre alla partecipazione di tutte le Sezioni, rappresentate dai loro presidenti, hanno assistito ai lavori anche i consiglieri nazionali Massimo Curasì, Giovanni Greco, Ettore Superina, Stefano Duretto, Renato Zorio, il revisore dei conti Mario Botteselle, il segretario di Protezione Civile del Raggruppamento Mauro Barbano e il referente giovani del 1° Rgpt. Mauro Buttigliero.
SULLE TRACCE DI MARIO
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Mario Grigioni ha frequentato nel 1967 il 48° corso AUC alla SMALP di Aosta. Ed è da questa esperienza, e dal successivo richiamo, che trae spunto per questo agile volume, suddiviso in piccoli capitoli. Sono affreschi di vita militare, scritti con ironia e leggerezza, con il gusto del divertimento. “Le tracce di Mario” sono quelle di Mario Rigoni Stern, illustre “smalpino”, ripercorse da tutti gli AUC di Aosta, ed è il figlio Alberico che ricorda i suoi insegnamenti in poche e intense righe sulla controcopertina del volume. Gli incassi finanzieranno l’iniziativa degli ex allievi del 35° AUC a favore dei bambini di Kitanga (Uganda). |
A gennaio il raduno del Btg. Cividale
Quest’anno il raduno riveste particolare importanza per la ricorrenza del 70° anniversario di Quota Cividale e sarà coronato dall’inaugurazione di un monumento all’8° Alpini a Cividale.