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sabato, 26 Luglio 2025

Raduno a Rossosch per il 20° dell’asilo

Il 21 settembre 2013 si svolgerà a Rossosch il raduno per ricordare il 20° anniversario della costruzione dell’asilo di Rossosch e il 70° anniversario della ritirata di Russia.
Chi fosse interessato, e volesse maggiori informazioni è invitato a contattare la propria Sezione o direttamente la I.O.T., presso l’agenzia di Gorizia, Marco Devescovi, tel. 0481/530900 – 534744, oppure l'agenzia di Verona, Emanuela Odoardi, tel. 045/8031782.
Per esigenze organizzative vi preghiamo di prenotare quanto prima possibile.

In breve – gennaio 2013

Notizie in breve.

“Dare un po’ di gioia a chi non l’ha”

Nei Paesi cristiani, specie in Italia, li chiamarono direttori di spirito, poi preti al campo e infine, cappellani militari. Padre Generoso da Pontedecimo era uno di loro. Beffardo il destino che nel 1934 indica “rivedibile per debole costituzione” quel chierico, frate cappuccino, con il naso sottile e aguzzo a sostenere piccoli occhialetti tondi.

SAVONA – Gli alpini adottano… una collina

La collina di Alassio è stata adottata da un manipolo di volenterosi alpini che, negli anni, hanno cercato di salvaguardare l’integrità, la percorribilità e la vita di questo habitat tipico. E poiché le risorse locali sono esigue, a dare una mano ci sono i volontari delle valli lombarde e i volontari delle squadre antincendio boschive che lavorano a fianco degli alpini di Alassio.

Alpini o alpinisti?

In riferimento all’articolo “All’inizio fu un canto di soldati” apparso su L’Alpino n. 10 del 2012 ed ai numerosi altri articoli e cenni sui numeri precedenti relativi ai canti degli alpini, devo dire che non se ne può proprio più del “Signore delle Cime” ovunque e sempre alle varie nostre cerimonie e manifestazioni e soprattutto in forma quasi esclusiva alle esequie di alpini andati avanti.

Ancora sulle donne

Sul recente numero de L’Alpino sono state pubblicate due lettere in ordine alla tematica delle donne nella vita militare. Prima di entrare nel merito di tale argomento vorrei sommessamente far rilevare che lo Scarpone Canavesano, almeno nella grafica, è stato – forse – il primo a porvi l’attenzione. Certamente le considerazioni dell’artigliere Pivotto di Salcedo, anche nel modo come sono state poste, non si possono condividere e la tua breve chiosa è del tutto adeguata, anche se un po’ brusca.

Ombre e luci della storia

Se mi è concesso vorrei fare un’amichevole e breve precisazione all’amico Giuseppe Bertoldi di Gallarate che, sul numero di novembre della nostra rivista, ha evidenziato la stonatura del cappello alpino in quel di Predappio, dove “chi giace in quella tomba” è omaggiato da cappelli alpini.

Un’economia tutta tecnologia e qualità

Piacenza, che si appresta a ricevere nel 2013 l’86ª Adunata nazionale degli alpini, è una città fortemente ancorata alla tradizione, ma con lo sguardo rivolto al futuro. Abbiamo già passato in rassegna la sua carta d’identità. Vediamo ora più da vicino la componente economica. In sintesi è una comunità con una forte tradizione agricola. Una tradizione che viene da lontano, ancora nei decenni scorsi il lavoro dei campi assorbiva la maggior parte della forza attiva. Nel 1951 in agricoltura opera il 49,2% degli addetti a livello provinciale contro il 25,9% dell’industria, l’11,2 del commercio e servizi vari, il 3 dei trasporti e comunicazioni e il 9,90 della pubblica amministrazione. Non solo.

Inaugurato il deposito Colonna Mobile

Un importante tassello del progetto per la costituzione della Colonna Mobile dell’Associazione Nazionale Alpini è stato raggiunto. A Motta di Livenza (TV) nella giornata del 24 novembre, è stato presentato e inaugurato il magazzino-deposito delle strutture logistiche che compongono l’ossatura della Colonna Mobile ANA.

FRANCIA – Omaggio ai Caduti di Tenda e Briga

Domenica particolare per la popolazione dell’Alta Valle Roya. La giornata è iniziata con una cerimonia al colle di Tenda, dove alpini della sezione di Mondovì e chasseurs alpins dell’amicale 22° BCA hanno deposto una corona al cippo che reca la scritta bilingue: “A la mémoire de nos compagnons d’armes - In ricordo dei nostri Caduti”.

Artiglieri italiani e francesi insieme

Alpini del 1° reggimento artiglieria da montagna comandato dal colonnello Camillo della Nebbia e unità operative della 27ª brigade d’Infanterie de Montagne guidata dal generale Houssay hanno effettuato dal 27 novembre al 12 dicembre una esercitazione nella Savoia, nelle vicinanze di Valloire. Le avverse condizioni del tempo non hanno impedito lo svolgersi delle operazioni combinate, alle quali hanno preso parte anche unità di cavalleria e caccia dell’aeronautica francese.

Cappello e politica

Finalmente si legge a chiare lettere, a mio avviso (vedi L’Alpino n. 10), ciò che la nostra Associazione pensa dell’abuso del nostro cappello e del significato della vera politica, che non è quella che si vede ma quella che si vorrebbe vedere.

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Nato ad Aosta il 20 gennaio 1997 è dottore commercialista, iscritto anche all’albo degli esperti contabili della Valle d’Aosta e ha l’abilitazione alla professione...

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