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domenica, 4 Maggio 2025

Quel piccolo fuoco

Stimatissimo direttore, vorrei farti leggere il ricordo di un lontano Natale di mio suocero Gatti Secondo di Angiari (Verona), così come lo rievoca a figli e nipoti. «Balcani 1943, il fuoco di Natale. Sono un reduce della seconda guerra mondiale. Nel periodo natalizio mi tornano alla mente tanti ricordi e uno di essi risale al Natale del 1943, ossia 72 anni fa.

ABRUZZI – Restaurato il monumento a San Salvo

A ventitré anni dalla sua realizzazione il Monumento all’alpino che si trova in un’area verde all’ingresso di San Salvo (Chieti), richiedeva una manutenzione straordinaria. Le penne nere locali hanno quindi deciso di avvalersi della bravura del socio Giuseppe Cinalli che, con maestria, ha riportato l’artistica aquila in ferro battuto all’antico splendore.

Un Natale di speranza

Cari Alpini mentre scrivo è vivo quanto sta succedendo nel mondo ed in particolare quanto è successo a Parigi con troppe vittime innocenti, tra le quali anche una nostra connazionale, morte per mano di una cultura di odio e disprezzo nei confronti di chi ha fede, valori e tradizioni diverse. Papa Francesco ha detto che siamo nella terza guerra mondiale e francamente non ha torto. 

BOLOGNESE-ROMAGNOLA – Una piazza per gli alpini

Con una solenne cerimonia il Gruppo di Porretta Terme ha inaugurato una nuova piazza dedicata agli alpini. Grande la soddisfazione del Capogruppo Luigi Agostini che ha salutato le tante autorità: il Presidente sezionale Vittorio Costa, il già Consigliere nazionale Fabrizio Balleri, il primo cittadino di Porretta Terme Gherardo Nesti con i sindaci dell’Alta Valle del Reno. 

NOVARA – Aiuti per il Libano

Una delegazione di alpini della Sezione di Novara è stata ricevuta alla Caserma Babini di Bellinzago dal comandante dei Dragoni del Nizza Cavalleria, col. Massimiliano Quarto. L’incontro è il frutto di una bella collaborazione, nata mesi addietro, quando il ten. Luca Bertolani ha contattato il Presidente Antonio Palombo per richiedere un aiuto in vista della missione di pace della Taurinense in Libano, impegnata nell’operazione “Leonte XIX” e in particolare per il Nizza Cavalleria che lascerà per la prima volta dal dopoguerra il suolo italiano.

COLICO – Nuova baita a Musso

Gli alpini di Musso, comune della sponda occidentale del lago di Como, hanno una nuova baita alpina. All’inaugurazione c’erano il Presidente della Sezione di Colico Luigi Bernardi, il Capogruppo di Musso, nonché vice Presidente sezionale Nedo Toffalori e il sindaco Marco Pozzi.

Sempre avanti , mai indietro!

Caro direttore, la “Preghiera dell’Alpino” che tutti gli alpini recitano o ascoltano, non si discosta da ogni altra preghiera che con devozione si recita e tutte le preghiere sono rivolte alla divinità, al buon Dio.

Difendere la nostra dignità

Egregio signor direttore, le porgo il mio più sincero ringraziamento da parte del nostro Gruppo alpini di Foresto Sparso (Bergamo) un paese che ha avuto l’onore di aver dato i natali ad un eroico e leggendario alpino, il col. Gennaro Sora. 

Raduno del Cividale il 9 e 10 gennaio

Il 20º raduno del battaglione Cividale, in calendario il 9 e 10 gennaio 2016, è organizzato dall’Associazione Fuarce Cividât e dalla Sezione Ana di Cividale.

SICILIA – Rocca Salvatesta il Cervino di Sicilia

Gli alpini del Gruppo di Messina e una delegazione dell’arco etneo hanno scalato la Rocca Salvatesta, a quota 1.340 metri, denominata il “Cervino di Sicilia”, ospiti del comune di Novara di Sicilia (Messina). La scalata è iniziata in una giornata nuvolosa e dal clima alpino. 

Adunata non carnevalata

Egregio direttore, nel numero di ottobre è stata pubblicata una lettera che riguardava i trabiccoli e, come al solito, si proponeva una soluzione drastica che non produrrebbe effetti. Anch’io, come la maggior parte di noi, sono infastidito da questo malvezzo che però potrebbe forse essere risolto, almeno in parte, analizzandolo un po’ più in profondità. 

Passione civile e morale

Caro Cesare, la storia sulla “Preghiera dell’Alpino” d’ottobre mi ha molto interessato. Sono un convinto partigiano della versione di 1949, quella del’Ana. Non capisco che il Comando delle Truppe Alpine abbia potuto cedere ai capricci della sinistra e altri pacifisti, cancellando le “armi” e la “nostra millenaria civiltà cristiana”. 

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